5 – La gestione dei finali punto-a-punto
Anche se questi Playoffs sono ormai famosi per la frequenza di blowout, la lucidità e l’efficacia nella gestione dei finali di partita è ancora un fattore che può cambiare una serie. Anche solo un paio di partite decise nell’ultima manciata di possessi possono indirizzare l’esito finale da una parte o dall’altra.
E, per l’intera stagione, i Celtics hanno mostrato difficoltà nel vincere le partite decise nel clutch time (ultimi 5 minuti con 5 o meno punti di differenza): 13 vittorie e 22 sconfitte in Regular Season (37% di vittorie, secondo peggior record della lega), -1.5 di Net Rating complessivo ai Playoffs, con soli 94.7 punti segnati su 100 possessi – nonostante il bilancio positivo di 6 vittorie e 4 sconfitte.
Dall’altra parte, pur tenendo conto del livello più basso degli avversari incontrati, gli Warriors hanno giocato 30 minuti di clutch time in questa post-season, vincendo 5 partite su 7 e segnando 121.5 punti su 100 possessi, per un Net Rating pari a +11.9.
La differenza nell’esecuzione e nell’how to win sembrerebbe abbastanza marcata. Tatum e compagni devono necessariamente cambiare rotta se vogliono vincere l’anello, perché non hanno più il margine di errore delle serie precedenti.
Con un vantaggio tecnico teorico a favore dei Boston Celtics, e un vantaggio di condizione fisica ed esperienza a favore dei Golden State Warriors, fare una previsione prima di vedere le squadre in campo è una pratica, per forza di cose, legata alle sensazioni personali.
Il mio pronostico: Boston in 6 (ma Golden State in 7 se si arrivasse a Gara 7).