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Si è parlato tanto del fatto che Erik Spoelstra abbia preso il sopravvento sulla serie a discapito di Mike Budenholzer, e ci sono sicuramente molti spunti tattici che si possono trarre da Gara 4 e Gara 5, quando i Miami Heat (senza Herro) hanno affrontato dei Milwaukee Bucks a pieno organico.

L’obiettivo primario era quello di riuscire a tirare Brook Lopez fuori dal pitturato nei minuti con Bam Adebayo in campo, sebbene quest’ultimo non sia una minaccia perimetrale. Anziché approcciare la situazione passivamente, Spoelstra ha sfruttato le doti da connettore del proprio lungo, impiegandolo come fulcro dell’impostazione offensiva a partire dalle debolezze di Lopez: lontano dal ferro.

Se per Budhenolzer, come dimostrato anche dalla drop coverage profonda sul pick&roll, l’idea era quella di non regalare tiri facili al ferro, per i Miami Heat è stata di sfruttare Adebayo per creare conclusioni aperte sul perimetro. Con chilometri di spazio, un semplice kick in angolo, coordinato con un hand-off, si è dimostrata una soluzione letale per i Bucks.

E con più varianti: essendo Lopez un difensore intelligente, all’ennesima occasione ha capito di dover uscire più alto per negare il tiro, contando così sulle doti mostruose in aiuto di Giannis Antetokounmpo. Nella seguente occasione quest’ultimo riesce infatti nell’obiettivo di ruotare per evitare i due punti facili al ferro, ma spalanca la linea di passaggio per un lungo tiratore, Kevin Love.

Anche qualora Connaughton fosse uscito forte, la taglia avrebbe costituito un vantaggio per il giocatore di Miami, senza dimenticare l’opzione extra-pass per quello che sarebbe stato Kyle Lowry. Una soluzione molto semplice, ma che richiede tempi di esecuzione rapidi e non banali.