4 – Possibili co-protagonisti dalla panchina

In una serie equilibrata come si preannuncia quella tra Warriors e Celtics, i contributi extra dalla panchina sono un dettaglio non di poca importanza, soprattutto se diventano consistenti con l’allungarsi della serie. Ne sanno qualcosa i Dubs stessi, che hanno visto vincere il Finals MVP del 2015 ad Andre Iguodala, il sesto uomo della rotazione per l’intera annata.

Proviamo dunque a individuare due possibili eroi, uno per squadra, i cui potenziali exploit potrebbero fare le fortune delle rispettive squadre.


  • Boston Celtics – Derrick White

Dopo un finale di serie contro gli Heat spumeggiante per lui (proprio a partire dalla nascita del figlio), Derrick White si prepara per provare ad avere un impatto importante anche alle Finals. E ha le caratteristiche per farlo.

L’ex Spurs è uno dei migliori difensori Point-Of-Attack della lega, specialista nel creare problemi alle guardie e nel passare sui blocchi.

Il suo apporto difensivo è fuori discussione, ma dove si può conquistare sempre più minuti è la metà campo offensiva. Nelle ultime quattro partite, White ha messo a segno ben 14 punti di media, con un accettabile 35% da 3. Forti del 27% complessivo ai Playoffs, gli Warriors inizieranno la serie “battezzandolo” al tiro, ma una buona striscia da parte sua potrebbe cambiare le cose, per lui e per la squadra.

  • Golden State Warriors – Otto Porter Jr

Sarebbe troppo facile fare il nome di Jordan Poole, concentriamoci su qualcun altro. Al dì fuori di Curry, Thompson, Wiggins e Green, gli Warriors non hanno in rotazione nessun giocatore impattante in entrambe le metà campo. Ad esempio, Iguodala è ancora un mastino in difesa, ma è un danno per le spaziature offensive; viceversa, Nemanja Bjelica aiuta l’attacco sotto più punti di vista, ma è una debolezza difensiva troppo evidente.

Nessuno a parte Otto Porter Jr (sano). Taglia e versatilità difensiva, tiro (37% in stagione, 32% ai Playoffs ma con in canna partite da tre o quattro triple), rimbalzi offensivi (6.3% di Offensive Rebounding Percentage, 91esimo percentile nel ruolo), e non solo, in attacco.

Contro una difesa così ben attrezzata e preparata come quella di Boston, un passo in avanti dal punto di vista dello scoring da parte di un giocatore come Porter, almeno per un paio di partite, sarebbe una boccata di ossigeno necessaria per l’attacco degli Warriors.

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