FOTO: NBA.com

Questo contenuto è tratto da un articolo di Eddie Bitar per Fadeaway World, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.


I Dallas Mavericks sono stati protagonisti di un caso molto discusso quando hanno deciso di non far scendere in campo Luka Doncic e Kyrie Irving contro i Bulls, in un’elimination game. All’NBA, come prevedibile, tutto questo non è piaciuto e nel giro di pochi giorni è stata combinata una multa di 750mila dollari all franchigia texana.


Secondo quanto raccontato ieri da Kevin O’Connor (The Ringer) nell’ultimo episodio di Beyond The Arc, la scelta di tankare nel finale di stagione – con lo scopo di preservare la prima scelta nel prossimo Draft – era stata discussa all’interno dell’organizzazione già qualche settimana prima. Momento in cui le due stelle della squadra, Doncic e Irving, hanno espresso il proprio dissenso.

“Il tanking avrebbe potuto anche iniziare prima, se ne è parlato. Secondo delle fonti vicine alla situazione, a fine marzo il coaching staff si è incontrato con i giocatori per discutere un maggior utilizzo di Markieff Morris e JaVale McGee. E questo era il momento in cui il tanking sarebbe dovuto cominciare, ma Luka e soprattutto Kyrie erano contrari all’idea di alzare bandiera bianca si sono rifiutati di non giocare.”

(Kevin O’Connor)

In ogni caso, i Mavs non sono riusciti a dare una svolta alla propria stagione nelle ultime settimane e alla fine, nella gara contro i Bulls, la priorità dell’organizzazione è stata tentare di trattenere la lottery pick nel Draft in arrivo, rinunciando alla possibilità di giocarsi l’accesso ai Playoffs nel Play-In.

E così, la deludente stagione 2022/23 di Doncic e compagni si chiusa precocemente. E all’orizzonte, adesso, c’è un’estate ricca di interrogativi (e possibili scenari) riguardo il futuro di questo nucleo.