
Dopo un disastroso finale di stagione, che è costato l’esclusione dai Playoffs e addirittura dal Play-In, i Dallas Mavericks sono già in offseason, con la mente proiettata alle importanti decisioni che li attendono nei prossimi mesi. A partire, ovviamente, da quelle relative alla free agency dell’ultimo arrivato: Kyrie Irving.
Nei giorni scorsi su queste pagine avevamo raccontato come dall’arrivo dell’ex Brooklyn Nets la squadra di coach Kidd non sia riuscita a cambiare passo, anzi. Ma non certo per colpa del nuovo duo composto da Kyrie e Luka Doncic: con le due guardie insieme, infatti, l’attacco di Dallas ha avuto numeri eccezionali negli ultimi due mesi, mentre a mancare è stata indubbiamente la solidità difensiva, soprattutto dopo la partenza di Finney-Smith.
Ora, dopo aver chiuso all’11esimo posto a Ovest con 44-38 di record, i Mavs si affacciano all’estate con due cruciali incognite da sciogliere, prima di pensare a come rinforzare il roster. Ovvero, come detto, la permanenza di Irving, ma non solo: anche quella della scelta al primo round nel Draft 2023.
Come avevamo spiegato in questa analisi, la first-round pick dei texani finirà nelle mani dei New York Knicks qualora dovesse cadere fuori dalla top-10 (per effetto della trade-Porzingis). Perché rimanga ai Mavericks, dunque, la Draft Lottery dovrebbe assegnarla loro tra la 1 e la 10, con le seguenti probabilità (via Tankathon):
- Prima scelta: 3.0%
- Seconda: 3.3%
- Terza: 3.6%
- Quarta: 4.0%
- Decima: 65.9%
- 11esima-14esima: 19.8%
Marc Stein nella sua ultima newsletter ha spiegato che i Mavs sperano di riuscire a trattenere la scelta per poterla utilizzare come asset sul mercato, per aggiungere role player funzionali a un roster che si è dimostrato vistosamente sbilanciato dopo la trade con i Nets. E questo ci riporta al punto di partenza, nonché alla domanda più ingombrante nella testa di Mark Cuban e soci: Kyrie rimarrà in Texas?
Dopo le parole dello stesso proprietario della scorsa settimana, che avevano fatto trapelare un certo ottimismo sulla sua permanenza e su quella (sempre più chiacchierata) di Doncic, nel weekend Ramona Shelburne (ESPN) ha svelato qualche indiscrezione in più sulla posizione dei Mavs:
“Il front office di Dallas si sente in un’ottima posizione per ri-firmare Kyrie Irving. Quando hanno scambiato per lui, sapevano quale fosse la sua situazione a livello salariale, e sapevano che il giocatore volesse un lungo contratto. Tutto dipenderà dalla disponibilità ad offrirgli il quadriennale che Kyrie desidera.”
A tal proposito, Marc Stein ha aggiunto:
“Kyrie riceverà quell’offerta contrattuale da 3/4 stagioni? Le prime (precoci) voci in arrivo dall’organizzazione sembrano indicare di sì.”
Lo scenario più roseo, dunque, sarebbe per i Mavs quello di trattenere la scelta in Lottery, e poi cederla (magari proprio nella notte del Draft) per rinforzare il roster e dare ulteriori motivi a Irving per decidere di impegnarsi a lungo termine con la franchigia. Uno scenario che accontenterebbe anche la stella della franchigia, Doncic:
“Ovviamente spero che rimanga con noi. È un ottimo fit, anche se la gente dice di no. Il tempo ci aiuterà a costruire la giusta chimica e sistemare quello che non ha funzionato in campo in questi mesi.”
Insomma, saranno mesi molto importanti per capire la direzione futura dei Dallas Mavericks. Detto dello scenario ideale, infatti, dietro l’angolo c’è anche quello più disastroso: scelta in top-10 e dunque a New York, Irving che firma con un’altra squadra, e fine di un’era – quella di Luka Doncic – spaventosamente vicina.