Questo contenuto è tratto da un articolo di Evan Bell per Sportskeeda, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.
Andrew Wiggins tornerà in campo con i Golden State Warriors per l’inizio del primo turno Playoffs contro i Sacramento Kings. Come riportato da Kendra Andrews (ESPN), già sabato in Gara 1, coach Steve Kerr potrà contare nuovamente su di lui, dopo due mesi di assenza per motivi personali.
“Gli Warriors hanno in mente di riaverlo in Gara 1, questo è il piano. Mi è stato detto che è sembrato in buona forma negli scrimmage e in allenamento. La sua assenza contro Portland è stata per sicurezza e per i giorni di riposo dopo la Regular Season, ma lo staff è molto soddisfatto delle sue condizioni fisiche.”
Gara 1 sarà dunque la sua prima partita dal 13 febbraio, quando segnò 29 punti in 38 minuti contro i Washington Wizards, prima di allontanarsi dalla squadra. Il suo reinserimento nelle rotazioni di Golden State, ora, potrebbe avvenire in modo graduale nel corso della serie, come suggerito anche da Kendra Andrews:
“Se partirà nello starting five o meno, non lo so. Però ricordo quando Steph Curry è tornato dall’infortunio nei Playoffs della scorsa stagione: hanno deciso di farlo partire dalla panchina nelle prime due partite. Non sarebbe strano se accadesse anche con Andrew Wiggins, che ha perso due mesi. È anche vero, però, che Wiggins si è potuto allenare costantemente mentre era lontano dalla squadra, quindi parte da una condizione fisica migliore.”
Una conferma su un possibile reinserimento graduale è arrivata anche da Anthony Slater (The Athletic):
“Golden State attualmente è orientata a farlo partire dalla panchina, con un minutaggio tra i 20′ e i 25′, almeno inizialmente.”
Nei giorni scorsi, lo stesso Steve Kerr aveva sottolineato le buoni condizioni di Wiggins ma anche la necessità di testare ulteriormente i suoi progressi:
“In allenamento ha già giocato qualche 5-vs-5 a tutto campo e l’impressione che ci ha fatto è stata buona. Deve continuare ad allenarsi in questa maniera per essere pronto ai ritmi di una partita NBA, perché non possiamo rischiarlo. Deve migliorare il suo stato di forma e riguadagnare un certo tono muscolare.”