Non tutti, di sicuro nemmeno Dirk Nowitzki, riescono a giocare ad alti livelli atletici anche a fine carriera. Ma l’NBA è severa: dai controlli antidoping non è esente nessuno.

Dirk Nowitzki Dallas Mavericks nba around the game
FOTO: NBA.com

Questo contenuto è tratto da un articolo di Nico Martinez per Fadeaway World, tradotto in italiano da Alessandro Di Marzo per Around the Game.


Dirk Nowitzki ha giocato in NBA per 21 stagioni con i Dallas Mavericks, firmando la seconda carriera più longeva di sempre dopo Vince Carter e la più longeva in assoluto tra i giocatori che non hanno mai cambiato squadra.


Nel corso del suo ultimo anno, l’MVP delle Finals 2011 non poteva di certo essere considerato una consistente minaccia per le difese avversarie, e il livello del suo atletismo era davvero minimo, soprattutto in una lega come l’NBA. Onestamente, era difficile pensare che assumesse sostanze dopanti…

Tuttavia, la lega non si preoccupa molto di chi tu sia. Nessuno, infatti, è esente dai routinari antidrug test dell’NBA nel corso dell’offseason, e non solo. E proprio Nowitzki, nel luglio 2018, fu selezionato per sottoporsi ai controlli. La sua reazione su Twitter fu iconica: “Mi hanno appena fatto un test antidoping. Ho detto al ragazzo – ma mi hai visto muovere lo scorso anno? Se mi facessi di qualcosa, dovrei cambiare prodotto SUBITO!”

Come dargli torto? Nowitzki ha disputato una stagione discreta, giocando 51 partite e venendo selezionato (come premio alla carriera, così come Dwyane Wade), per l’All-Star Game di quell’anno. Viste le sue movenze non proprio esplosive a livello atletico e visto anche il contesto dei Mavs, però, era piuttosto difficile immaginare il suo sangue colmo di sostanze non permesse.

Never change, Dirk.