Questo contenuto è tratto da un articolo di Nico Martinez per Fadeaway World, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.
I Golden State Warriors non stanno vivendo la tipica stagione che ci si potrebbe aspettare dai campioni (per la quarta volta) in carica. Anzi, l’annata della squadra di Steve Kerr ha vissuto alti e bassi, con diversi momenti di difficoltà, in campo e fuori.
Con Stephen Curry, Klay Thompson e Draymond Green ormai giunti alla fase finale delle rispettive carriere, e con gli ultimi due con contratti in scadenza tra il 2023 e il 2024, l’insider Tim Kawakami (The Athletic) ha parlato in una recente puntata del suo podcast (The TK Show) con coach Steve Kerr delle sue sensazioni riguardo al futuro di questo nucleo. Ecco le parole dell’allenatore di Golden State:
Questa non è la nostra “Last Dance”. A Chicago, nel 1997, era stato chiarito a tutti che sarebbe stato così. Phil Jackson aveva chiuso e tanti contratti erano in scadenza. Le cose dovevano andare così. Qui, invece, non è affatto il caso. So che a Joe Lacob (proprietario, ndr) piacerebbe continuare, e negli anni è stato incredibile nel suo impegno economico per mantenere questa squadra forte e competitiva. Parliamo di un decennio, e non si è mai tirato indietro in questo. Quindi penso che ci siano davvero buone possibilità che andremo avanti.
In attesa del primo importante bivio per il loro futuro, la possibile free agency di Draymond, gli Warriors intanto continuano nella loro corsa verso i Playoffs. Con un motivo in più per guardare con ottimismo alla post-season: il ritorno nella Baia di Andrew Wiggins.