Questo contenuto è stato tratto da Andrew Petcash e tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


Ja Morant ha concluso la sua stagione coi Memphis Grizzlies al primo turno dei Playoffs, con il 4-2 incassato dai Lakers. In generale, a prescindere dall’epilogo, sia per Ja che per la squadra è stata un’annata un po’ movimentata, con la giovane point guard che a stagione in corso è stata interdetta alle attività in campo a seguito di un contenuto sui social inappropriato, l’ennesimo, in cui mostrava un’arma da fuoco.

Recentemente, Morant e sua madre hanno parlato di un obiettivo di prima importanza nella vita della giovane stella di Memphis: diventare miliardario prima del raggiungimento dei 30 anni d’età. E non è stata una cosa detta tanto per, in realtà ha radici molto profonde.


Praticamente dall’agosto 1999, quando Ja è venuto al mondo in quel di Dalzell, South Carolina, i genitori Tee e Jamie (due ex atleti) hanno riposto enorme fiducia nella possibilità del figlio di diventare, un giorno, un giocatore professionista. Suo padre, ai tempi compagno di Ray Allen all’high school, ha deciso di virare su un’altra carriera rispetto al basket professionistico per potersi dedicare in toto alla crescita del figlio.

Da allora, di strada Ja Morant ne ha fatta parecchia. Dopo aver lasciato il college di Murray State dopo due stagioni per dichiararsi eleggibile al Draft 2019, è diventato il simbolo dei Grizzlies e ha ottenuto parecchi riconoscimenti in NBA, che gli sono valsi lo status di All-Star e lo hanno trasformato in uno dei giocatori con più seguito tra i fan, soprattutto i più giovani. Il suo successo in campo, sottolineato dalla vittoria del Rookie of the Year (2020) e del Most Improved Player (2022), oltre che dalla doppia selezione per l’All-Star Game (2022, 2023) e dal lancio delle prime signature shoes, le Nike Ja 1, testimonia i passi da gigante compiuti dal ragazzo nella sua ancora giovanissima carriera in NBA.

Dal punto di vista contrattuale, il nativo di Dalzell ha firmato un’estensione al massimo salariale con i Grizzlies nel luglio 2022: 193 milioni di dollari, che potrebbero lievitare fino a 231, per quattro stagione. Una buona base da cui partire nella scalata al miliardo.

Inevitabilmente, col passare del tempo il suo volto è divenuto sempre più noto e il momento di legare il suo nome a quello di alcuni brand internazionali è arrivato presto. Ad esempio, JBL, Hulu, Hasbro e Beats by Dre sono alcuni dei brand con cui collabora, oltre ai main sponsor, Nike e Powerade. Il contratto con Nike, da solo, gli garantisce la bellezza di 75 milioni di dollari. Dopo aver firmato con il brand dell’Oregon e aver messo in commercio le sue prime signature shoes, Ja si era espresso così:

“Adesso sono un vero e proprio brand. Un business. Devo proteggere la mia immagine affinché il mio business non ne risenta in negativo.”

Parallelamente, il 23enne ha investito in altri business: da un’app sviluppata in collaborazione con HyperIce alla nascita di Promiseland (uno show televisivo che racconta il suo viaggio nel mondo del basket), ad investimenti in compagnie private e beni immobili. Senza dimenticare le ingenti somme devolute in favore degli studenti di Memphis e del Tennessee con meno possibilità.

Nonostante la giovanissima età, dunque, Morant riesce a guadagnare – come giocatore, e con le tante attività e sponsorizzazioni fuori dal campo – come una superstar affermata da tempo in NBA. E questo, oltre al suo talento, per il suo stile di gioco spettacolare, che il pubblico ha mostrato di apprezzare molto in questi anni.

E proprio mentre gli occhi di milioni di ragazzini da tutto il Mondo sono puntati su di lui… ecco i recenti problemi dovuti alla pubblicazione di post e stories con armi da fuoco. Con tutti i danni di immagine e dunque economici – per sè stesso e non soltanto – che ne sono derivati.

Le conseguenze materiali a cui Ja è andato incontro lo avranno fatto riflettere su quanto fatto, e su come correggere il tiro. Per non compromettere definitivamente la sua immagine, Morant dovrà cambiare immediatamente direzione e portare pazienza, finché il tempo non avrà fatto il suo corso. Ha ancora molto tempo prima dei suoi 30, per rimediare, per riuscire ad esprimere il meglio di sé in campo e, non ultimo, per raggiungere il proprio obiettivo: il miliardo di dollari.