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Per i Los Angeles Lakers, come avevamo anticipato nei giorni scorsi, sta per arrivare il momento di prendere importanti decisioni sul mercato. Di dare, o non dare, una svolta a questa stagione.

Solo due settimane ci separano dal 15 dicembre, data a partire dalla quale il trade market entrerà nel vivo, con tutti i giocatori free agent l’estate scorsa che diventeranno eleggibili per uno scambio. I Lakers hanno attualmente un record di 8 vittorie e 12 sconfitte, con due partite di ritardo dalla zona Play-In e tre dall’ultimo posto valido per i Playoffs, e nelle prossime settimane li attende un calendario piuttosto impegnativo.

Non è un mistero che Rob Pelinka e molti membri (in varie posizioni) dell’organizzazione sentano l’urgenza di dare una scossa al roster, es è probabile che i Lakers si muovano prima di perdere ulteriore terreno nella corsa alla post-season. I possibili obiettivi emersi negli ultimi mesi sono parecchi, più o meno realistici, a partire da Myles Turner e Buddy Hield, protagonisti della non-trade più chiacchierata del 2022. In uscita, invece, i nomi sul tavolo sono Russell Westbrook, Patrick Beverley e Kendrick Nunn. Che tipo di trade e di pacchetto aspettarsi, dunque?


Secondo gli ultimi aggiornamenti di Jovan Buha (The Athletic), i tre possibili scenari – e relativi trade packages – per i Lakers sono i seguenti:

  • 1. Westbrook + 1/2 prime scelte (2027 e/o 2029) – in cambio di una stella o una coppia di starter.
  • 2. Beverley e/o Nunn + 1 prima scelta e/o multiple seconde scelte – in cambio di uno starter o due role player.
  • 3. Una prima trade cedendo Beverley + Nunn + 1 scelta – una seconda trade cedendo Westbrook + 1 scelta.

Secondo Buha, l’ipotesi più probabile nell’immediato è la numero 2, ovvero una trade con cui provare a migliorare il roster, ma senza stravolgerlo. Almeno per il momento.

I contratti di Beverley e Nunn pesano rispettivamente 13 e 5 milioni, e sono due pedine sacrificabili in un roster che conta tantissime guardie: possono avere un decente appeal per squadre alla ricerca di scoring, tiro e difesa perimetrale in uscita dalla panchina, è da capire cosa Pelinka possa riuscire a ottenere in cambio. Verosimilmente, con l’obiettivo prioritario di aggiungere un’ala versatile e un lungo alle rotazioni di Darvin Ham.

In seguito, entro la deadline del 9 febbraio, questo scenario potrebbe evolversi nel numero 3 con una trade per Westbrook (ne abbiamo parlato qui); ma non prima di aver testato il miglioramento del roster con le nuove aggiunte e con l’ormai consolidata rotazione con l’ex OKC in uscita dalla panchina. Valutando l’andamento della squadra e la posizione in classifica, Pelinka dovrebbe quindi decidere se sacrificare la tanto agognata seconda first-round pick e separarsi da Westbrook, alla ricerca di un upgrade che li possa avvicinare (quanto più possibile) alle prime della Western Conference.

Salvo trade molto grosse, insomma, è prevedibile che i Lakers si muoveranno con due deadline. Una, imminente, per colmare le carenze più urgenti, appena Beverley sarà spostabile sul mercato; una per decidere – non senza pressioni, interne ed esterne – se vale la pena investire altri asset su questo core.