
Questo contenuto è tratto da un articolo di Orlando Silva per Fadeaway World, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.
Dopo aver iniziato la stagione con tre sconfitte, i Los Angeles Lakers sembrano già trovarsi in una posizione scomoda. Ed è bastata una settimana di NBA perché tornassero a moltiplicarsi i rumors di mercato intorno ai giallo-viola.
La squadra nelle prime uscite stagionali ha dimostrato una buona attitudine e una fase difensiva molto migliorata, ma la principale mancanza di questo roster, il tiro da fuori, ha limitato fortemente la produzione offensiva di LeBron James e compagni. Proprio per questo, Rob Pelinka e soci sono attivi sul mercato alla ricerca di tiratori che possano aiutare in termini di pericolosità perimetrale e spacing offensivo.
In tutto questo, al centro dei rumors c’è, come sempre, Russell Westbrook. L’impatto della point guard sull’attacco dei Lakers è stato evidentemente negativo nelle prime uscite stagionali, tra pessime percentuali e scelte rivedibili nei finali di gara, e ora la sua presenza in squadra sembra quantomai dannosa e provvisoria.
Secondo Shams Charania (The Athletic), Rob Pelinka e soci riprenderanno presto le conversazioni lasciate in sospeso dall’estate, avendo individuato i quattro obiettivi principali, di cui abbiamo parlato QUI. Per Kevin O’Connor (The Ringer), sono due le destinazioni da tenere d’occhio, Indiana Pacers e Utah Jazz, molto chiacchierate già a luglio e destinate a riprendere quota nelle prossime… settimane? Mesi? Secondo Adrian Wojnarowski (ESPN), “è improbabile che un accordo venga trovato prima del Thanksgiving Day” (24 novembre), ovvero fino a che Dennis Schroder non sarà tornato a pieno regime dopo l’infortunio alla mano.
I Lakers innanzitutto torneranno a bussare alla porta dei Pacers per cercare uno scambio per Myles Turner e/o Buddy Hield. In offseason le parti non sono riuscite a trovare un accordo prima dell’inizio del training camp, per via della distanza mai colmata tra la richiesta dei Pacers (due first-round picks, 2029 e 2027) e l’offerta dei Lakers (solo quella del 2027).
L’alternativa sono i Jazz. Secondo diverse fonti interne alla lega, prima che Danny Ainge spedisse Bojan Bogdanovic a Detroit, i Lakers avevano offerto Westbrook, una prima e una seconda scelta al Draft in cambio di un pacchetto che comprendeva l’ala croata. La trade Jazz-Pistons, in ogni caso, non ha interrotto il dialogo con Rob Pelinka, potenzialmente interessato ad altri tre giocatori nel roster di Utah (con le valigie in mano): Jordan Clarkson, Mike Conley e Rudy Gay.
Sì, è già iniziato il lungo (e sempre turbolento) avvicinamento dei Lakers alla trade deadline.