Per il bene del presente e del futuro dei New York Knicks, RJ Barrett dovrà fare un enorme passo avanti.
Questo contenuto è tratto da un articolo di Quentin Haynes per The Knicks Wall, tradotto in italiano da Stefano Trentini per Around the Game.
C’è stato un grande polverone sui Knicks recentemente. Dopo le sconfitte in fila contro i Golden State Warriors e i Phoenix Suns, con il record di 145 punti subiti (!) dagli Oklahoma City Thunder pochi giorni prima, tutto sembrava in discussione. L’allenatore Tom Thibodeau potrebbe essere licenziato? La squadra potrebbe fare una trade per scambiare i pezzi importanti del roster? Dovremmo discutere di Leon Rose (presidente della franchigia) e del piano del front office per il futuro della squadra?
Le vittorie contro Jazz, i Nuggets e Thunder durante le cinque partite in trasferta hanno placato alcuni problemi, ma la conversazione generale è tornata alla ribalta sia su Twitter che sulle pubblicazioni di New York. Da problemi già affrontati, come l’utilizzo di Obi Toppin e Julius Randle assieme, a cose più complesse, come l’uso improprio che i Knicks fanno di Isaiah Hartenstein in attacco.
Un altro argomento è stato quello riguardante RJ Barrett. Dopo aver firmato un’estensione contrattuale di quattro anni per un valore di 120 milioni di dollari, ci si aspettava un salto di qualità. L’aggiunta di Jalen Brunson lo avrebbe dovuto alleggerire di alcune responsabilità e, dopo essersi dimostrato all’altezza quando gli è stato affidato un maggior carico offensivo nella seconda metà della scorsa stagione, si pensava che Barrett avrebbe completato una proiezione che lo potesse inserire nel gruppo delle future ali All-Star della lega.
Ma non è successo.
Al 2 dicembre Barrett ha una rispettabile media di 18.8 punti, 5.2 rimbalzi e 3assist. Tuttavia, il problema si nasconde nei dettagli. Barrett sta tirando male – 40.6% dal campo, 28.1% da tre, 0.508 di TS% (True Shooting) – e attualmente si trova con un BPM (Box Plus/Minus) di -3.6. La cosa peggiore è che i Knicks hanno un differenziale maggiore di otto punti con Barrett fuori dal campo. Dopo un quarto della stagione 2022-23, è giusto dire che Barrett sia stato a dir poco deludente.
L’efficienza è un problema. A parte la stagione 2020-21, in cui ha tirato con il 40% da dietro l’arco, Barrett è rimasto nella fascia del 32-34%, un valore che ha risentito della sua propensione a iniziare la stagione sempre lentamente. Il vero problema, però, è ancora nel pitturato. Barrett è atletico, ma non a livello elitario, e si complica sempre la vita prima di arrivare al canestro. Secondo Basketball-Reference.com, Barrett tira con il 36% tra gli 1 e 3 metri. Un po’ più di polso verso il canestro aiuterebbe molto a risolvere i problemi di RJ.
I numeri sull’ efficienza sono una cosa, ma la difesa è un’altra. Nelle sue prime due stagioni nell’NBA, Barrett è stato un difensore efficace – non un atleta d’élite, ma intelligente e scaltro quando difendeva sul perimetro e sufficientemente solido per gestire i giocatori più piccoli in post quando necessario. Ci si aspettava che Barrett mantenesse la sua abilità difensiva e offrisse a New York un giocatore solido su tutte e due le metà campo.
Non è stato così. La difesa si è affievolita, fino a diventare negativa per una squadra piena di difensori scarsi. Attualmente Barrett ha un EPM (Estimated Plus/Minus) difensivo di -2.0, il peggiore tra i giocatori di rotazione dei Knicks. Con profili come Cam Reddish e Quentin Grimes a presidiare lo spot di seconda ala, la combinazione di entrambi i giocatori con Barrett dovrebbe, in teoria, formare un buon duo difensivo. Ma questo, come l’upgrade nella sua produttività offensiva, non è mai successo.
Una cosa che ha fatto scalpore sul profilo Twitter dei Knicks è stata la pubblicazione di questo scambio da parte dell’ex giornalista di TKW (The Knicks Wall, seguitissimo sito riguardante il mondo Knicks, da cui è preso questo articolo), Brian Gibberman. La notizia è stata accolta con un certo scalpore, e non mi ha trovato d’accordo, ma rappresenta un sentimento vero, seppur raro, nella tifoseria che posso capire: se RJ Barrett non è uno scorer efficiente e la sua difesa ha già toccato il suo punto massimo, RJ è sotto un buon contratto?
Personalmente, continuo a tornare al paragone con Micheal Finley. Finley era un atleta migliore, ma il suo gioco si basava sul segnare canestri difficili, attaccare il canestro e giocare una buona difesa con Steve Nash, Dirk Nowitzki e i Dallas Mavericks dei primi anni 2000. Finley ha finito per partecipare a due All-Star Game, e vedo un destino simile per Barrett, se tutto va bene: un’ala solida che potrebbe diventare un All-Star grazie a un gioco equilibrato.
Ad onor del vero, Barrett ha disputato un’ottima partita contro i Thunder lunedì scorso: 25 punti con 10 su 16, 3 su 4 da fuori e otto rimbalzi.
Ma quando si entrerà nel secondo quarto della stagione, RJ Barrett dovrà fare un salto di qualità solo per tornare ai suoi standard di carriera, per non parlare delle aspettative riposte in lui durante la pre-season. L’attacco è stagnante e il giocatore sembra un realizzatore inefficiente che in tutti i modi vuole andare al ferro. La difesa ha fatto un notevole passo indietro, tanto da pregiudicare il suo rendimento complessivo. Qualsiasi discorso su un “buon” RJ Barrett inizia con un buon Barrett in difesa.
C’è ancora molto tempo per Barrett per invertire la rotta, e in questa fase i Knicks hanno bisogno di lui. Una squadra in bilico come New York, pur cercando di lottare per un posto nei Play-In, deve capire la direzione da prendere, riguardante la squadra, lo staff tecnico e i rischi da prendere, sia che si tratti di uno scambio al Draft o di un’acquisizione di una stella. Nonostante il modesto record (9-9), credo che sia giusto considerare tutto ciò.
Per avere qualche speranza in futuro, i Knicks hanno bisogno di vedere RJ Barrett non solo tornare al suo livello del 2020-21, ma anche di un suo miglioramento, in modo da poter delineare i piani della squadra per il futuro.