Nel disperato tentativo di trovare un trade partner, i Lakers avrebbero preso in considerazione un affare con i Bulls.

FOTO: Sporting News

Here we go again. Con cadenza periodica, come fosse Natale, per usare un riferimento che ci riguarda da vicino, i trade rumors che riguardano i Los Angeles Lakers tendono a ripetersi e susseguirsi senza sosta. E, in casi come questo, passando anche per fonti piuttosto autorevoli.

“Posso assicurarvi al 100% che i Lakers abbiano avuto discussioni interne riguardo alla possibilità di imbastire una trade per DeMar DeRozan e Nikola Vucevic, qualora si presentasse l’opportunità. Non che sia certo che lo farebbero, fatemi essere chiaro. Solo che, guardandosi in giro, qualsiasi squadra lo potrebbe fare.”

Zach Lowe (ESPN), su “The Lowe Post podcast

Il motivo per cui il celebre Zach Lowe si sia addentrato in un discorso del genere è da ricercare in un tweet di Bill Simmons (The Ringer) che, durante un episodio del proprio podcast, avrebbe parlato di 3 potenziali trade coinvolgenti i Chicago Bulls, di cui la prima riguardante i giallo-viola:


LAKERS: DeMar DeRozan, Nikola Vucevic

BULLS: Russell Westbrook, first-round Draft picks 2027 (unprotected), 2029 (protected top-5)

Ora, con tutto il rispetto per Bill Simmons, i Bulls non avrebbero motivo, per il momento, di tentare la corsa a Victor Wembanyama, se non compiendo un suicidio sportivo del tutto illogico e insperato. Come fatto notare anche su NBC Sports Chicago da Rob Schaefer, la squadra allenata da coach Billy Donovan – tra l’altro, come emerso negli ultimi giorni, esteso a inizio stagione – ha dovuto affrontare una schedule tra le più complicate dell’intera Lega, il tutto senza Lonzo Ball, ancora alle prese con gli interminabili problemi al ginocchio. In poche parole, questo nucleo dovrebbe conservarsi per almeno un altro anno.

Interessante, invece, concentrarsi sulle osservazioni di Lowe. Uno scambio di questo tipo, pensando in termini di puro mercato e non di fit, avvantaggerebbe (e non di poco) i Los Angeles Lakers. Questi ultimi, come detto QUI, hanno asset ben precisi a disposizione, e il pacchetto comprensivo di Westbrook e le due prime scelte potrebbe effettivamente permettere di arrivare a un giocatore come DeRozan, pur non bastando probabilmente ad aggiungere Vucevic.

Il fattore chiave, però, potrebbe essere celato paradossalmente in quello che è uno dei punti deboli dei giallo-viola: il contratto di Russ, in scadenza a fine stagione. Chicago sta corteggiando la Luxury Tax, e possedere un contratto di queste dimensioni di cui liberarsi il più in fretta possibile concederebbe enorme flessibilità, considerando i $28.6 milioni dovuti per il 2023/24 a DeMar DeRozan – eleggibile per un rinnovo già dalla prossima estate. In poche parole, il cap space (e non si scopre certo oggi) è un bene molto prezioso, che assume trade value. Trade value che avranno anche le due prime scelte future, considerando l’incertezza che si vivrà a LA dopo la scadenza di LeBron James.

Proprio LeBron potrebbe essere il punto di giunzione definitivo fra DeMar e LA: l’ex Toronto e Spurs ha giocato in estate con James in Drew League, torneo Pro-Am di Los Angeles, comunque già terra d’origine a cui il nativo di Compton è particolarmente legato. Talmente tanto che, circa un annetto fa, aveva dichiarato di credere di poter giocare per i giallo-viola, come riportato in questo estratto da un nostro articolo:

“Pensavo che l’affare che mi avrebbe portato a L.A. fosse concluso. Stavo per tornare a casa, poi qualcosa non ha funzionato. È parte di questo business, parte del Gioco. La mia altra opzione era Chicago, che è poi andata in porto.”

Lato Lakers, invece, l’expiring contract di Nikola Vucevic sarebbe senza alcun dubbio valevole, ma Rob Pelinka e il resto della dirigenza potrebbero non essere convinti di firmare un giocatore extension eligible, e con ancora un anno di contratto oltre questa stagione, come DeRozan. Senza dimenticare che, in termini di fit in campo, si avrebbe un upgrade rispetto a Westbrook, ma si aggiungerebbe comunque un profilo prevalentemente ball dominant e storicamente poco predisposto ad allargare il campo.

Insomma, non sappiamo se potrebbe essere questa la svolta di mercato tanto attesa a Los Angeles, ma è certo che i Lakers – come sempre – saranno una costante nei trade rumors di qui e febbraio.