FOTO: Sportskeeda

Questo contenuto è tratto da un articolo di Lee Tran per FadeawayWorld, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.


Draymond Green è uno dei migliori difensori dell’NBA, e un elemento fondamentale dei Golden State Warriors da diversi anni a questa parte. Oltre alle capacità difensive, il suo playmaking, la sua leadership e la sua sintonia con Steph Curry sono stati e sono parte integrante del team di Steve Kerr. Nonostante tutto ciò, però, non manca chi pensa che la franchigia potrebbe riflettere sulla sua situazione in sede di mercato, valutando anche una sua cessione nell’immediato.


Il contratto di Draymond è in scadenza il prossimo luglio, con una player option da 27.5 milioni di dollari per la stagione 2023/24; un suo “opt out”, quindi, lo renderebbe nel giro di qualche mese free agent. Per questo motivo, unito agli strascichi del pugno tirato a Jordan Poole a inizio anno, un anonimo dirigente della Western Conference ha spiegato a Sean Deveney e Jack Simone (Heavy.com) perché “Golden State dovrebbe scambiare Draymond Green”:

“Se hanno preso la decisione di non rinunciare a nessuno dei loro giovani e vogliono proseguire con questo nucleo nei prossimi anni, dovrebbero pensare di scambiarlo. Inoltre, il pugno a Poole è un problema più grande di quanto lascino intendere, sta ancora logorando lo spogliatoio.”

La convinzione del dirigente in questione affonda le proprie radici nell’indisponibilità della franchigia a cedere alcuni dei propri giovani e sacrificare una parte del proprio futuro, per rinforzare il roster attuale e massimizzare le chances di difendere il titolo. In uno scenario del genere, secondo l’executive rivale, assicurarsi un ritorno dalla partenza di Draymond potrebbe essere una priorità di Bob Myers e soci.

Recentemente, tra l’altro, lo stesso Green era stato sincero riguardo alla complessità della situazione – sua e soprattutto dei Warriors, a livello salariale – spiegando perché non si dovrebbe ridurre la questione soltanto al legame tra lui e l’organizzazione:

“Onestamente, capisco come funziona questo business. Da fuori si tende a pensare che sia tutto dovuto, se si ha dato tanto a una squadra, ma non può essere sempre così. Ragionare in questo modo è stupido e può esporre a grandi delusioni.”

Tutti gli affari, i rumors e gli aggiornamenti dal mercato NBA
SPECIALE TRADE DEADLINE