Difesa
Se creare vantaggio è molto importante, lo è altrettanto tentare di limitarlo. Ecco una serie di termini difensivi che troverete spesso nelle nostre analisi:
- Drop coverage: è il tipo di difesa standard sul pick&roll, utilizzata moltissimo durante la Regular Season. Prevede che il difensore del palleggiatore lotti contro il blocco, mentre l’uomo del bloccante (il lungo) si posiziona qualche metro dietro il livello del blocco (distanza variabile, può essere profonda o meno profonda), a protezione del pitturato, con l’obiettivo di non farsi prendere alle spalle né dal palleggiatore né dal rollante. È una buona strategia per limitare il consumo di energie e proteggere il ferro, ma risulta spesso vulnerabile ai Playoffs contro i Pick&Pop e, soprattutto, contro giocatori capaci di tirare ad alta efficienza dal palleggio o in uscita dai blocchi.
- “At the level”/ Catch Hedge: In questa variante, l’uomo del bloccante alza il suo posizionamento, piazzandosi all’incirca al livello del blocco, con l’obiettivo di contenere il palleggiatore per un istante, e tornare alla sua marcatura solo una volta che il suo compagno è passato sul blocco. Rispetto alla drop coverage, facendo Catch Hedge non si concede un tiro semi-libero al palleggiatore, a costo di rischiare che quest’ultimo aggiri il lungo ed entri in penetrazione. La strategia prevede la provvisoria rotazione di un terzo uomo sul rollante, per contenere la sua corsa verso il ferro prima del ritorno del suo marcatore.
Infine: level of the screen sul P&R.
Stoppate il video nel secondo 1 e vedrete una situazione di hedge/show da parte di KAT, efficace.
Poi, ancora show con Okogie che è il gregario perfetto per recuperare.
Buona la prima per Minnie. pic.twitter.com/g82h7raH33— Mattia Tiezzi (@MattiaTiezzi) October 21, 2021
- Hedge (Soft Hedge/Show – Hard Hedge): strategia con dinamica simile a quella precedente, solamente più aggressiva. In questo caso, l’uomo del bloccante esce in pressione sul palleggiatore e rimane con lui uno (Soft Hedge) o due (Hard Hedge) passi, tentando di farlo arretrare, e solo successivamente torna di corsa alla sua marcatura originale (hedge&recover). Nell’uso dell’hard-hedge diventa ancora più importante la rotazione del terzo uomo, e si accetta il rischio di concedere un buon tiro da tre punti se gli avversari fanno una buona circolazione di palla. L’hard-hedge viene usato soprattutto dai non-lunghi, quindi dalle guardie sottodimensionate (Curry, Lillard, Young) per evitare di concedere mismatch agli avversari.
Steph defensive highlight #3
— Joe Viray (@JoeVirayNBA) November 17, 2021
Nets try to get KD switched onto Steph, but Steph with a hedge/show, then recovers back toward Patty Mills. Draymond then forces KD as close to the baseline as possible to force the tough shot angle. pic.twitter.com/TgY4rH3E7k
- Blitz/Trap: variante più aggressiva della scala. Il blitz inizia sostanzialmente come un hard-hedge, con l’unica differenza che l’uomo del bloccante rimane in pressione sul palleggiatore fino al momento in cui quest’ultimo raccoglie il palleggio o passa il pallone ad un compagno, attuando un vero e proprio raddoppio insieme al suo marcatore diretto. La scelta di questo tipo di strategia espone la difesa ad un potenziale 3-contro-4, grazie allo short-roll del bloccante. La difesa “trap” segue le stesse linee guida, ma si svolge più solitamente nei pressi delle linee di limitazione del campo (centrali o laterali), cercando di “intrappolare” il portatore e forzando la palla persa.
- Ice: tipo di difesa che viene usata contro il Side Pick&Roll, in cui il lungo rimane in drop coverage e il difensore perimetrale cerca di indirizzare il palleggiatore verso la linea di fondo (coperta dall’aiuto del lungo), impedendo il blocco. Anche questa difesa è vulnerabile al Pick&Pop.
ICE sul P&R laterale con aiuto sul bloccante. Molto bene DJJ. pic.twitter.com/SGtRKWAZQC
— Mattia Tiezzi (@MattiaTiezzi) November 1, 2021
- Weak: Questa strategia prevede il lungo in drop coverage e il difensore del palleggiatore posizionato in modo da impedire lo sfruttamento del blocco, indirizzando l’avversario sul lato della mano debole.
- Switch: il cambio difensivo. Prevede che in difesa (prevalentemente contro il Pick&Roll) si cambi direttamente la marcatura tra lungo ed esterno. Al netto del teorico effetto collaterale nel regalare un mismatch all’avversario (soprattutto se il lungo non è particolarmente rapido lateralmente), rispetto a tutte le altre strategie lo switch permette di non concedere un vantaggio di base all’avversario, costringendolo a costruire il canestro in 1-contro-1. Per questo motivo, con difensori sempre più versatili, sta ormai diventando il principale modo di difendere ai Playoffs.
- Heavy-switch/switch-everything: strategia che prevede cambi difensivi su tutti i tipi i blocchi portati dagli avversari, dal classico Pick&Roll ai blocchi senza palla per smarcare i tiratori. Questo modo di difendere, con il personale adeguato e la giusta concentrazione, funge da perfetto antidoto per i sistemi di circolazione di palla, e costringe la squadra avversaria a creare ogni vantaggio offensivo in situazioni di 1-contro-1 dal palleggio. Ci sono tuttavia svantaggi più o meno sostenibili a seconda della qualità (e soprattutto della taglia) dei difensori a disposizione, come la concessione di mismatch e il rischio di soffrire a rimbalzo.
- Veerback switch/Late switch: è un cambio di marcatura non pianificato svolto in emergenza. Può succedere ad esempio nella difesa di un Pick&Pop, in cui il difensore si accorge di essere in ritardo dopo il passaggio sul blocco e decide di chiamare un cambio in emergenza andandosi ad accoppiare con il lungo tiratore sul perimetro.
- Tagger: Nella difesa del Pick&Roll, il tagger è un terzo uomo coinvolto, il cui compito è ruotare ed aiutare sul roll del lungo avversario, per evitare canestri facili.
How are you supposed to score at the rim against Gobert as a low man helper?
— Mattia Tiezzi (@MattiaTiezzi) October 21, 2022
Here’s 1 minut of Rudy defending the paint in the 4Q.
x/ pic.twitter.com/rJpypfJ06n
- Scram switch: è un cambio di marcatura eseguito velocemente lontano dalla palla per mitigare gli effetti del mismatch hunting avversario. Quando, ad esempio, l’attacco forza il cambio di un piccolo su un lungo per sfruttare il gioco in post, un compagno con taglia più adeguata accorre a scambiare la marcatura con il piccolo precedentemente coinvolto prima che la palla arrivi al lungo in post: lo scambio di marcatura tra i due è detto appunto scram.
- Pre-switch: Come lo scram switch, il pre-switch ha come obiettivo quello di contrastare il mismatch hunting. Consiste nel cambiare la marcatura lontano dalla palla prima che venga portato il blocco sulla palla. Risulta utile per evitare di concedere all’avversario l’accoppiamento voluto, o comunque per rallentare il processo offensivo.
- Peel switch: Consiste in un cambio in emergenza sulla palla quando il diretto marcatore del palleggiatore viene battuto; il difensore in aiuto cambia velocemente sul palleggiatore e il suo compagno battuto ha il compito di correre verso l’attaccante rimasto smarcato.
- Difesa a zona: tipo di difesa alternativo alla canonica difesa a uomo, in cui ogni giocatore ha l’incarico di difendere una determinata zona. Ci sono vari tipi di difesa a zona, ma generalmente l’obiettivo è togliere fluidità all’attacco avversario, proteggendo il pitturato a costo di concedere qualche buon tiro da tre punti.
- Zona 2-3: tipo di difesa a zona che prevede due difensori avanzati e gli altri tre schierati a protezione del ferro. L’obiettivo della zona 2-3 è impedire all’avversario penetrazioni e conclusioni nei pressi del canestro; il difetto è la quasi inevitabile concessione di buoni tiri dal perimetro se l’attacco gira la palla nel modo adeguato
- Zona 1-2-2: In questo caso, la formazione prevede il difensore più avanzato con i piedi sul perimetro, due difensori dietro di lui posizionati più o meno all’altezza della linea del tiro libero, e i restanti due a protezione del ferro. Questo tipo di difesa è efficace per limitare gli esterni e le penetrazioni, ma rimane vulnerabile alla zona del post alto e agli angoli, dove spesso gli attacchi creano buoni tiri.
- La zona 1-2-2 diventa Zona 3-2 quando il difensore più avanzato scende all’altezza di quella che era la seconda linea. In questo modo si copre meglio la zona del post alto, ma si lascia un tiro semplice al giocatore in punta.
- Zona 1-3-1: Prevede un difensore avanzato sul perimetro, una seconda linea formata da tre giocatori all’altezza della linea del tiro libero e l’ultimo difensore nella terza linea a protezione del ferro. Utile per portare buona pressione sugli esterni, copre anche la zona del post alto, mentre ha nella difesa del post basso e degli angoli il suo punto debole.
P.S.: Queste sono solamente modi standard di schierare la difesa a zona, ci sono poi vari modi di difendere a zona che indicano come poter reagire e aggiustarsi all’attacco.
Zona mista/Junk Defense: sono tipi di difese che mischiano la difesa a uomo alla difesa a zona. Ne vediamo due:
- Box-And-One: La difesa Box-And-One prevede un difensore (chaser) incaricato di rimanere incollato inderogabilmente al miglior giocatore avversario (quasi sempre un esterno), con gli altri 4 a formare una specie di quadrato alle sue spalle. Se la palla arriva al miglior attaccante, la difesa collassa ulteriormente su di lui. Questo tipo di difesa serve per cercare di confondere l’attacco avversario e farlo ripensare ai propri meccanismi, cercando allo stesso tempo di far innervosire e stancare l’eventuale stella avversaria. Diventa però una difesa poco utile quando gli avversari hanno più giocatori con buone percentuali dal perimetro e capaci di mettere palla per terra per creare pericoli. Ad esempio, i Toronto Raptors la usarono alle Finals 2019 contro Stephen Curry, sfruttando il cast di supporto senza talento offensivo dovuto agli infortuni degli Warriors; in condizioni normali, o anche solamente la scorsa stagione, non sarebbe stato possibile difendere Curry in quel modo. In NBA è usata da pochi allenatori, che la ritengono utile a piccolissime dosi per togliere ritmo alle stelle e agli attacchi avversari in momenti particolari.
- Triangle-and-Two (Triangolo e due): Questo secondo tipo di zona mista prevede invece due giocatori a uomo sui due migliori giocatori avversari e i tre restanti posizionati a zona in modo da creare un triangolo. E’ utile contro quintetti che affidano l’intero carico offensivo a due giocatori, con gli altri che hanno carenze nel tiro o nella capacità di prendere decisioni palla in mano. Per quanto riguarda pregi e difetti, il discorso è molto simile a quello fatto per la Box-and-One.
Probably the best triangle-and-two possession of the night from the Warriors.
— Joe Viray (@JoeVirayNBA) November 17, 2021
Andre Iguodala guarding KD, Andrew Wiggins guarding Patty. Nets have Patty screen for KD to get him loose — but that’s an easy wing-wing switch when you have Andre and Wiggins involved in the action. pic.twitter.com/JP5m805uZ0