Questo contenuto è tratto da un articolo di Lee Tran per FadeawayWorld, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.


I tre anni e mezzo di Julius Randle ai New York Knicks sono stati un incessante sali-e-scendi. Reduce da una stagione da MIP (2020/21) e da una, se solo esistesse il riconoscimento, da “stella più involuta della lega” (2021/22), quest’anno Randle è tornato a un rendimento da All-Star, come confermano i suoi numeri: 24.4 punti a partita, conditi da circa 10 rimbalzi e 4 assist, con percentuali – soprattutto dall’arco – nettamente migliorate rispetto all’anno scorso.


Dodici mesi fa, New York si affacciava alla trade deadline con il pensiero di liberarsi dell’oneroso contratto di Randle, che oltre all’involuzione sul campo sembrava in rottura definitiva con l’ambiente Knicks. E lo stesso qualche mese più tardi, prima del Draft 2022. E ora? Dopo un’ottima prima metà di stagione, il suo contratto quadriennale da 117 milioni di dollari (in scadenza nel 2026) potrebbe essere più semplice da spostare rispetto a un anno fa. È quello a cui stanno pensando Leon Rose e soci?

Secondo quanto riportato dall’insider Ian Begley (SNY), la franchigia newyorkese sembra attualmente soddisfatta e convinta della permanenza in squadra dell’ex Lakers e Pelicans. Nonostante “qualche conversazione non superficiale” con altri executive della lega, infatti, “non c’è desiderio di scambiarlo” al momento.

Prima del Draft dell’anno scorso, i Knicks si sono seriamente impegnati nel cercare uno scambio che coinvolgesse Randle. E delle conversazioni non superficiali hanno continuato ad avere luogo in estate e all’inizio della Regular Season. Al front office di New York, però, non è mai stato proposto un deal che soddisfacesse completamente le richieste dell’organizzazione, e a questo punto non credo che ci sia più il desiderio di cederlo. Non penso che i vertici dell’organizzazione – Leon Rose, Williams Wesley, Brock Aller e Scott Perry – vogliano fare un “salary dump”, anzi non credo proprio che ci sia attualmente la volontà di liberarsi di Julius Randle.

– Ian Begley (SNY)

Nel caso arrivasse un segnale di apertura, diverse squadre potrebbe essere al momento interessate al numero 30 di New York.

In primis, come avevamo spiegato qui, i Miami Heat sarebbero una delle possibili destinazioni da tenere d’occhio per il giocatore. Oppure, altre possibilità suggerite di recente da insider vicini all’organizzazione sarebbero i Phoenix Suns (in un eventuale scambio che coinvolgerebbe Jae Crowder e Dario Saric), i Washington Wizards (per arrivare a Kyle Kuzma), i Los Angeles Clippers (per un pacchetto che comprenderebbe Luke Kennard e Robert Covington), i Chicago Bulls e i Toronto Raptors (nel caso in cui NY decidesse di muoversi per i tanti giocatori importanti che potrebbero salutare Chicago e Toronto nel prossimo mese).

Le indiscrezioni in arrivo dalla Grande Mela, però, non sembrano suggerire uno scenario del genere. Anzi, lo stesso Ian Bagley ha recentemente rincarato la dose sulla questione, definendo “uno spreco di tempo” anche solo immaginare uno scenario di trade nell’immediato per Randle. Fino alla prossima estate, almeno, in cui per la franchigia arriverà un momento di importanti riflessioni sul proprio presente e sulla propria direzione per il futuro.