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Il finale di ieri notte fra San Antonio Spurs e Boston Celtics è stato divertentissimo.

Lato “Verdi”, Jayson Tatum (13/26 FG, 5/10 3PT) e Jaylen Brown (12/26 FG, 2 STL, 2 BLK) hanno chiuso una prestazione da 63 punti in due, con il primo che ha coronato il tutto grazie a quello che è stato a tutti gli effetti un game winner nel clutch time. Molto bene anche Malcolm Brogdon, con 23 punti e soprattutto un 5 su 6 al tiro pesante e solo 4 errori sui 12 tentativi dal campo, e freddezza dalla lunetta nel finale.

Per gli Spurs, invece, orfani di Devin Vassell e Keldon Johnson, a far bene in uscita della panchina è uno degli ex Boston, Josh Richardson (18 PTS, 7/14 FG, 4/9 3PT, 2BLK, 1 STL), resosi protagonista nel finale assieme ad un altro volto noto ai Celtics, Romeo Langford.


Ma bando alle ciance. Ecco un riassunto di quello che è successo negli ultimi 90 secondi:

  • come detto, ad essere protagonisti sono gli ex dei Celtics. Si entra negli ultimi 2 minuti con gli Spurs sul -5, ma in leggera risalita, sebbene nessuno stia segnando da 3 possessi consecutivi. Alla fine, a sparigliare è Romeo Langford, che segna 2 canestri in back-to-back per riportare San Antonio sul -1 a poco più di 1 minuto dal termine.
  • per i Celtics sembra mettersi male nel possesso successivo. Nulla di fatto, Tatum rischia lo sfondamento, ma riesce a scaricare a – toh, un altro ex – Derrick White, che è bravissimo a leggere gli ultimi secondi del cronometro e alzare lucidamente per la facile schiacciata di Robert Williams III. Boston sul + 3, distanza minima di sicurezza.
  • come detto, però, Josh Richardson è in grande spolvero. Tre Jones attacca Jaylen Brown a testa bassa, e Timelord a centro area si muove prevenendo l’attacco al ferro. Così facendo, però, lascia Al Horford solo sul perimetro fra Zach Collins e Richardson, che esce dal blocco del compagno e scaglia la tripla del pareggio completamente smarcato. Pari 116, palla al centro.
  • sulla rimessa, la palla arriva nelle mani di Jayson Tatum. E, da lì, sembra tutto semplice.
  • sul possesso definitivo, Langford vorrebbe completare la rivincita degli ex, ma è marcato benissimo da Robert Williams che, dopo averlo costretto ad arrestare il palleggio e ruotare in maniera sospetta sul perno, lo costringe a scaricare all’ultimo secondo. La palla arriva a Richardson che, con 5 secondi sul cronometro, deve improvvisare tampinato da Brown. Alla fine se la cava con un drive&kick per un tiro di Jeremy Sochan, completamente smarcato, che da fuori sta tirando attorno al 20% in stagione. Palla piatta sul ferro e Boston che ha l’opportunità di chiuderla del tutto.
  • infine, con le speranze ridotte a 0 per gli Spurs, Jayson Tatum va in lunetta. Bene il primo, adesso tutto grava su quel decisivo secondo libero. San Antonio non ci crede praticamente più, tanto che sbaglia: la palla viene respinta dal ferro e resta sospesa per un istante a mezz’aria. Lo stesso istante sufficiente ad Al Horford per spezzare sul nascere le speranza dei texani, che concedono il tap out offensivo e due liberi a Malcolm Brogdon. 2 su 2: game, set and match per i Celtics. La rivincita degli ex è da rimandare.