Questo contenuto è tratto da un articolo di Rajpal Brar per 3CB Performance, tradotto in italiano da Mattia Tiezzi per Around the Game.


Il centro dei Philadelphia 76ers, Joel Embiid, ha riportato una commozione cerebrale e una frattura all’altezza dell’orbitale destro, infortunio che gli costerà l’esclusione dal parquet a tempo indeterminato.


La dinamica è stata del tutto fortuita, frutto di uno scontro di gioco con Pascal Siakam, avvenuto sul finire di Gara 6 contro i Toronto Raptors, a partita già abbondantemente chiusa. Embiid ha da subito dimostrato un dolore lancinante, lasciando il campo immediatamente dopo la botta.

Un vero colpo di sfortuna per il giocatore e i 76ers, con Doc Rivers che si troverà a mangiarsi le mani per aver prolungato la permanenza in campo della superstar, già alle prese con un problema al legamento del pollice destro.

I tempi di recupero variano in base al grado di estensione e scomposizione della frattura. Nello specifico, la parte lesionata dell’orbitale consiste di molteplici ossa, e sarebbe necessario anche valutare se siano avvenuti danni ai muscoli circostanti – se non, addirittura, all’occhio stesso.

Assumendo che i sintomi della commozione cerebrale si dissolvano, i tempi di recupero previsti per il ritorno si aggirano, di media (dopo una ricerca frutto di un lavoro di tracciamento), sulle 3.75 partite per fratture che non richiedano operazione. Ben 10 partite, invece, in caso di intervento chirurgico.

Embiid ha avuto un infortunio simile all’altro occhio nel 2017/18, perdendo 10 partite e un totale di 22 giorni.

La speranza è che si tratti di un recupero rapido dalla commozione cerebrale e di una frattura orbitale superficiale e senza ulteriori complicazioni. Questo sarebbe l’unico scenario per cui si possa parlare di giorni anziché di settimane.

Per Joel Embiid questo è solo l’ennesimo problema fisico di una lunga serie che, da vari anni a questa parte, sta tormentando i suoi Playoffs e quelli dei Philadelphia 76ers, che si affronteranno ad affrontare dei temibilissimi Miami Heat privi della loro superstar.