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Il giorni che precedono la free agency sono sempre movimentati per le franchigie NBA, e anche in quel di Indianapolis il front office sta avendo diversi grattacapi a cui far fronte. Dopo le manovre di mercato operate nel corso della passata stagione, gli Indiana Pacers potrebbero essere tra le squadre più attive in questa free agency, grazie allo spazio salariale di cui possono disporre e alle possibilità sul trade market.

Il president of baketball operations dei Pacers, Kevin Pritchard, ha recentemente parlato a The Athletic del percorso della franchigia intrapreso negli ultimi mesi. Nel corso del suo mandato, in passato, non si era fatto notare come un vero e proprio trade man, ma ad un certo punto della passata stagione ha deciso che fosse giunto il momento di dare una scossa alla squadra.

“Non ci sono scorciatoie: il rebuilding è sempre un processo lungo, lento e delicato. Abbiamo apportato parecchie modifiche importanti prima della scorsa trade deadline, il che ci ha permesso di costruire uno young core su cui stiamo lavorando. Più che un rebuilding, adesso stiamo rimodellando la squadra attorno ai nostri prospetti migliori. Sappiamo che Indianapolis non è una delle città più ambite per i free agents, ma stiamo lavorando per trovare gli elementi adatti a noi.”


Kevin Pritchard

Le difficoltà citate da Pritchard nel convincere i migliori FA non sono una novità. Ad esempio, alcuni rumors volevano il front office sulle tracce di Miles Bridges, ala degli Hornets, che però parrebbe intenzionato a scartare l’ipotesi di trasferirsi in Indiana.

Un altro nome sul taccuino di Chad Buchannon è Tristan Thompson, in grado di aggiungere esperienza e affidabilità difensiva e sotto i tabelloni; in più, Thompson conosce già diversi elementi del roster attuale dall’esperienza ai Kings, cosa che faciliterebbe il suo inserimento.

Pritchard ha parlato poi di Tyrese Haliburton e degli altri talenti in prospettiva, tra cui le scelte al Draft: “Mathurin, Nembhard e Brown sono il futuro di questa squadra. Sono tutti e tre molto atletici e dinamici, avevamo bisogno di ragazzi come loro. E in più, amano questo gioco”. E a proposito di giocatori in prospettiva, è ufficiale l’esercizio della team option da parte dei Pacers nei confronti di Oshae Brissett ($1.8 milioni, non del tutto garantiti) e secondo HoopsHype c’è l’intenzione di offrire nuovamente un contratto a Jalen Smith, in cui i Pacers vedono un potenziale da provare a sviluppare sul lungo termine.

Per quanto riguarda il trade market, invece, i nomi più chiacchierati in uscita sono quelli Malcolm Brogdon, Myles Turner e Buddy Hield. Per quest’ultimo, secondo Action Network, si è rifatto vivo l’interesse da parte dei Los Angeles Lakers, tuttavia i Pacers non sembrano intenzionati a privarsi di lui; discorso simile per Turner, con cui Pritchard discuterà la possibile estensione nei prossimi mesi. Differente, invece, il caso di Brogdon.

Le condizioni fisiche di Malcolm preoccupano e dopo l’arrivo di Haliburton è considerato sacrificabile dal front office, che infatti è sembrato propenso a scambiarlo prima del Draft e lo sarà anche nelle prossime settimane. Il contratto di Brogdon (22 milioni all’anno per tre stagioni ancora) non rende semplice una trade, tuttavia ci sono – o saranno, entro la prossima deadline (febbraio 2023) – squadre interessate alle sue caratteristiche in entrambe le metà campo; e tra queste, ancora una volta è stato fatto il nome dei Lakers.

Insomma, nell’estate dei Pacers potrebbe succedere molto. Le scelte che veranno fatte in merito all’utilizzo del cap space (e dunque sulla flessibilità salariale delle prossime stagioni) e al futuro di Malcolm Brogdon saranno importanti per dare una direzione all’organizzazione.