La sconfitta subita da Team USA ai Mondiali di un anno fa, la seconda consecutiva nella competizione, sembrava aver acceso un allarme nel mondo cestistico statunitense. La sensazione era stata poi in qualche modo confermata dalle convocazioni per i Giochi Olimpici che si stanno disputando in questi giorni, con la presenza di tutte le più grandi superstar a stelle e strisce.

Dopo le ultime vittorie semplici conquistate da LeBron James, Stephen Curry, Kevin Durant e compagni, tuttavia, l’allarme sembrerebbe essere rientrato, almeno nella testa di qualcuno. Uno di questi è Draymond Green, che nel suo podcast ha parlato così delle Olimpiadi e della distanza tra Stati Uniti e resto del mondo:

Quando Usain Bolt correva, tutti gli altri lottavano per argento e bronzo, ed era incredibile. Lo sapevamo tutti, e la parte più interessante delle gare era scoprire se avrebbe battuto il record oppure no, e chi sarebbe arrivato dietro di lui. E succede la stessa cosa con Team USA nella pallacanestro in questo momento.


Ci sono tutti questi discorsi sul fatto che il resto del mondo stia raggiungendo gli Stati Uniti, ma a me non sembra affatto. Anzi, mi sembra stia accadendo l’esatto opposto. Sembra che il divario sia sempre più ampio. Team USA è sempre più forte.