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Questo contenuto è tratto da un articolo di Billy Sy per Celtics Blog , tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


I termini che definiscono il concetto di role player si addicono spesso ai giocatori della second unit. Ma non sono gli unici ad avere degli specifici obiettivi in squadra: anche chi parte in quintetto ha dei target specifici. Ciò vale in particolar modo per gli starters dei Boston Celtics (QUI  abbiamo parlato delle strategia di Brad Steven ed il suo staff). Gli All-Star dovranno allargare la fase offensiva occupando vertici ed angoli, per i giocatori di livello All-NBA sono previsti specifici schemi. Infine, tutti hanno il compito di difendere il ferro e prendere rimbalzi.


“I nostri compiti e ruoli sono molto chiari per noi. Sappiamo bene il livello che vogliamo raggiungere e quale sia il nostro obiettivo. Sappiamo che tipo di giocate bisogna cercare nei momenti più importanti delle partite, ad esempio in situazioni di tre contro due o di tre contro uno. Siamo stati bravi a stabilire esattamente ciò che vogliamo essere in futuro.”

Jaylen Brown

Durante tutto il training camp i leader del roster hanno fatto leva su sacrificio e spirito di squadra per serrare le fila. Jaylen Brown ha parlato di possibili soluzioni tattiche, tra cui la ricerca di Kristaps Porzingis in uscita dai blocchi (QUI abbiamo parlato della sua importanza nel roster dei Celtics). Dal canto suo, The Unicorn bramava di poter giocare con tanto spazio a disposizione, creato da Jayson Tatum e lo stesso JB. Jrue Holiday ha dichiarato di essere consapevole di dover suddividere i propri sforzi tra playmaking e scoring (QUI abbiamo riportato l’intervista a Paul Pierce in cui parla dell’importanza della coesione di squadra).

Nella vittoria all’esordio di Regular Season 2023/24, ottenuta per 108-104 al Madison Square Garden contro i New York Knicks, Tatum e Porzingis hanno rubato l’attenzione dei riflettori, raggiungendo quota 64 punti in combo, inclusi 18 dei 26 totali dei C’s nell’ultima frazione di gioco contro i Knicks. 

Tuttavia, per raggiungere la vittoria con costanza è necessario che il box score venga alimentato anche dai loro compagni. Holiday è stato l’uomo principalmente incaricato di marcare l’ex compagno Julius Randle, riuscendo a limitarlo ad un 5/22 al tiro. Al Horford, in uscita dalla panchina e giunto alla sua 15° stagione in NBA, è stato autore di due triple fondamentali. Brown, dopo un avvio difficoltoso, è riuscito a guidare la squadra con assist e giocate, risultando il principale playmaker per i bianco-verdi di ritorno dall’intervallo.

Coach Joe Mazzulla si è espresso sul suo All-Star a fine partita, parlando del suo cambio di ruolo all’interno delle geometrie di squadra. 

“Ha dovuto rivedere il suo autocontrollo. Una volta riuscito in ciò ha portato a termine tre ottime giocate, una per D-White, una per KP ed infine un’altra. Siamo riusciti a condurre il gioco ed è stato bravo nel giocare una situazione di due contro uno. Si affermerà come il secondo ball handler di squadra, ma è capace di co-condurre le azioni in trio, con altri due compagni, oppure creare blocchi.”

Coach Joe Mazzulla

La nota più lieta della vittoria nella Grande Mela è stata probabilmente Kristaps Porzingis. Prima del match, ancora Joe Mazzulla aveva rilasciato queste dichiarazioni parlando del lettone.

“Ci permette sfruttare meglio gli spazi e giocare con maggior disciplina, perché tutti i nostri starter sono molto bravi tecnicamente. Sono eccellenti al tiro, nel dribbling e nel servire i compagni. Un altro vantaggio è la possibilità di farli giocare in uscita dai blocchi. Mantenere rigore e disciplina è molto importante per il nostro stile di gioco: dobbiamo essere scrupolosi nell’approccio alle partite, nella cura del corpo e nel gioco.”

Coach Joe Mazzulla

I Celtics hanno totalizzato soltanto 18 assist nella gara d’apertura stagionale, ma un terzo di essi (7) sono stati rivolti a Porzingis. Che fosse in uscita da un pick&roll/pick&pop o da un blocco, il neoarrivato in Massachussetts è stato una spina nel fianco della sua ex squadra. “Ha un’innata abilità nell’attrarre palla ed avversari, è magnetico.” Ancora coach Mazzulla.

Si nota già chiaramente che i vari pezzi del puzzle stiano andando al proprio posto in casa bianco-verde, nonostante alcuni volti nuovi impiegati in ruoli insoliti. Ad esempio, il posizionamento di Jrue Holiday nell’angolo, Brown alla ricerca del post up dalla linea dei liberi, Tatum a costruire blocchi per i compagni. Con Derrick White a trovare costantemente i tagli offensivi di KP. Se si fosse analizzata la situazione in estate, si sarebbe immaginato il lettone a creare il blocco, Holiday impegnato nel pick&roll e Brown a condurre. 

Ovvero, tutti i giocatori si stanno abituando ad un nuovo ruolo in campo. Porzingis ha messo in pratica un esordio memorabile con la canotta dei C’s addosso, Tatum ha giocato al suo livello. Tuttavia, non è stato un esordio del tutto perfetto per i Boston Celtics. Mazzulla sa che sia ancora presto e che ci vorrà tempo prima che i giocatori riescano ad assimilare bene le nuove direttive, migliorare la chimica di squadra e giocate singole e collettive. Holiday ha parlato del bisogno di far girare il pallone. 

Il giorno dopo il debutto stagionale è difficile non pensare che si tratti di un percorso work in progress. Al Horford ha rilasciato un’intervista in cui si è detto però soddisfatto di quanto visto sul parquet.

“Sono entusiasta di ciò che abbiamo messo in mostra. La nostra attenzione era diretta a ogni dettaglio, specialmente sul versante difensivo, in cui abbiamo fatto molto bene. Ottima l’esecuzione della fase offensiva, specialmente alla fine del 4° Quarto. Penso che i ragazzi abbiano fatto un gran lavoro a trovare le giocate giuste nel corso della gara.”

Al Horford

I Boston Celtics sono pronti a proseguire la loro caccia al 18° Larry O’Brian Trophy: sembra proprio che coach Joe Mazzulla abbia deciso di intraprendere un percorso alternativo al passato, visti i nuovi nomi e compiti all’interno del roster.