
Gilbert Arenas ha deciso, come ha commentato lui stesso più tardi attraverso il suo profilo Instagram, di “dire quel che era necessario dire” sull’incessante confronto (e polemiche annesse) tra i giocatori NBA del passato e gli atleti di oggi. Nell’ultimo episodio di No Chill with Gilbert Arenas su Fubo Sports, Agent Zero ha risposto con questa lunga invettiva a chi “glorifica le difese degli anni ‘80”, a chi “pensa che ai tempi avrebbero fermato LeBron James”, e via dicendo.
Ecco la traduzione del suo lungo discorso, che siamo sicuri susciterà più di una reazione da parte di alcuni esponenti di quel periodo:
“Il basket degli anni ’80 era di livello più alto? Basta dire questa cosa, smettetela. I giocatori degli anni ’80 non potrebbero neanche competere con i giocatori degli anni ’90, degli anni 2000, di oggi. È una polemica senza senso. Bill Laimbeer non potrebbe giocare a basket oggi, lo sapete? La sua difesa non potrebbe funzionare adesso. Quello che state glorificando, adesso, sarebbero tutti falli, non una buona difesa. Duri falli e basta. Giocatori che colpivano duramente altri giocatori, non buoni difensori.
(…) Un buon difensore ti sa fermare giocando all’interno delle regole. Voglio dire, in attacco non è che puoi fare quello che vuoi: se prendi la palla, inizi a correre senza palleggiare e vai a canestro, è illegale. Se lo potessi fare, potresti dire: ehi, sono il miglior scorer della lega! E questo vale anche per la difesa. Stai solo stendendo a terra dei giocatori, stai solo picchiando duro. Questo succedeva. È così che i giocatori meno talentuosi potevano fottere quelli più forti.
(…) Nell’NBA di oggi non puoi trovare gente come Dennis Rodman, ragazzi con le sue abitudini fuori dal campo; non puoi trovare gente che dopo le partite, senza neanche farsi la doccia, prende e va nei club per tutta la notte, con una partita il giorno dopo. Non succede oggi, non succede e basta. Non stai a Las Vegas tutta la notte al casinò, per poi tornare la mattina stessa della partita. I giocatori di oggi non fanno niente di tutto ciò, lavorano duro in palestra e potete star certi che farebbero il culo a quelli degli anni ’80. Davvero. Dicono tutti che passavano sei/sette ore al giorno in palestra: non è vero, non è così! Non lo facevate, basta con tutte queste stronzate!
(…) Ogni periodo va preso per quello che è, lasciate i vostri stupidi culi nei vostri anni. Basta paragoni senza senso. ‘Se LeBron James avesse giocato nei nostri anni, lo avremmo limitato’, dicono. Avete bevuto per caso? Vi avrebbe fatto a pezzi, ragazzi.
(…) Quando io sono entrato in NBA, nel 2001, c’era cocaina ovunque. Ovunque, anche nelle calze dei giocatori in campo. Tu pensa quanto devi essere fuori di testa per giocare una partita NBA con della droga nelle calze. Non nella borsa, non nello spogliatoio: nelle calze, in campo! In panchina, il 14esimo e 15esimo della rotazione mettevano alcolici nei bicchieroni di Gatorade, e nel quarto periodo erano dei veri e propri tifosi. Questo negli anni 2000… e ora devo sentir dire che voi giocatori degli anni ’80 potreste fermare le stelle di oggi? È una cosa incredibilmente stupida.”