I Brooklyn Nets hanno concluso la loro stagione con sole 32 vittorie, non si sono nemmeno qualificati per il play-in e non potranno nemmeno beneficiare della propria pick dal draft. È lecito, quindi, che i tifosi della franchigia, ma anche in generale gli appassionati di basket, si chiedano che percorso vogliano intraprendere. Il General Manager Sean Marks ha evidenziato come “priorità” la ri-firma di Nic Claxton, spiegando anche come intende costruire il roster attorno a lui. Il numero 33 dei Nets ha un grandissimo impatto difensivo e viaggia a 9.9 rimbalzi e 2.1 stoppate di media a partita, ma quando è in panchina tutto questo viene a mancare e Brooklyn patisce nel pitturato. Ecco perché trovare un buon backup di Claxton è uno degli obiettivi dei Nets in questa offseason.

Mikal Bridges, nelle sue prime partite con Brooklyn dopo la trade deadline della scorsa stagione, ha forse vissuto il suo miglior momento cestistico dal punto di vista dello scoring, considerati i suoi 26 punti di media nelle ultime 27 partite. È diventato ben presto il giocatore di punta della franchigia ed inevitabilmente quest’anno ha subito la maggior parte del contraccolpo a causa della stagione fallimentare dei Nets. Durante la sua exit interview ha affermato che non si sentiva bene psicologicamente, e la progressiva perdita di fiducia ha danneggiato le sue capacità e abilità sul parquet.

Bridges ha migliorato il suo playmaking ed il suo ball-handling, ma nonostante ciò la sua produzione offensiva è diminuita a 19 punti per partita, e ciò potrebbe essere stato causato dal suo cambio di ruolo. Ha dovuto giocare molto più con la palla in mano e come facilitatore, ma le sue migliori doti sono quelle off-ball ed è riconosciuto per essere un role-player d’élite. Per risolvere questo problema i Nets dovrebbero cercare di prendere una guardia che possa essere la prima opzione offensiva della squadra, e togliere questi compiti all’ex Suns. Cercare un centro che possa migliorare difensivamente la squadra è una priorità, ma la possibilità di firmare un facilitatore non dev’essere trascurata.

JONAS VALANCIUNAS, C: NEW ORLEANS PELICANS

Il centro lituano sarà free agent quest’estate, e nelle ultime due stagioni in Louisiana ha viaggiato a medie di 12.2 punti, 8.8 rimbalzi e 2.1 assist a partita. È bravo ad usare la sua taglia per andare al ferro e per creare seconde chance. I Nets nella scorsa stagione hanno dovuto affrontare numerosi problemi fisici e lui, invece, è rimasto sano per tutta l’annata disputando tutte e 82 le partite di Regular Season.

DONOVAN MITHCELL, SG: CLEVELAND CAVALIERS

Spida, in realtà, potrebbe essere anche classificato come combo-guard. È bravo a giocare off-ball ed anche come facilitatore, ruolo che ha abbracciato quest’anno ai Cavs. La sua abilità nell’attirare i difensori, inoltre, potrebbe essere utile per creare tiri wide open ai suoi compagni, con Schroder, Cam Johnson e Bridges che potrebbero beneficiare di queste situazioni. Mitchell si è sviluppato come uno dei tiratori migliori della lega, è un grandissimo scorer sia dall’arco che dal mid-range, oltre che un buon finisher al ferro.

TRAE YOUNG, PG: ATLANTA HAWKS

Nella stagione appena conclusa l’11 degli Hawks ha segnato 25.7 punti e distribuito 10.8 assist per partita. A Brooklyn completerebbe un roster di tutto rispetto grazie al suo playmaking ed al suo tiro. Un quintetto con lui, Simmons, Claxton, Bridges e Cameron Johnson sarebbe uno dei migliori della Eastern Conference, anche se dal punto di vista dello spacing lascia un po’ a desiderare.

SECOND UNIT

Quest’anno, quando lo starting five non era in campo, la 2nd uniti ha mostrato tutte le sue lacune, senza una profondità adeguata ed un facilitatore. Questo permetteva agli avversari di allungare e di realizzare parziali che compromettevano le partite. Con anche solo una di queste aggiunte i Nets risolverebbero alcuni dei loro problemi. Quest’estate sarà centrale per il futuro della franchigia.