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Come ogni anno, il giorno dopo a quello della chiusura del mercato è il momento dei bilanci sull’operato di tutte le 30 franchigie della lega. Che trade deadline sarebbe, d’altronde, senza il tradizionale pagellone di AtG?

Oltre a questo, è il momento di pensare anche a chi ne è uscito “in sospeso”, tra giocatori destinati al buyout market e nomi che si sono tenuti a sorpresa ai margini delle Woj/Shams Bombs, ma il cui futuro rimane incerto.

Infine, è il momento dei “dietro le quinte”: la coda lunga di settimane, mesi trascorsi tra trade rumors e indiscrezioni di ogni genere. Ed eccoci qui con cinque interessanti retroscena svelati nelle ore successive al gong del mercato.


Il primo arriva dai report di Shams Charania (The Athletic) e Zach Lowe (ESPN) su un paio di trattive del front office di Toronto per Fred VanVleet. Con i Milwaukee Bucks, che si sarebbero (sorprendentemente) interessati al giocatore, senza però riuscire a trovare un accordo con i Raptors; e con i Los Angeles Clippers, che invece erano ampiamente attesi come corteggiatori di FVV, ma che hanno gettato la spugna per l’indisponibilità a includere Terance Mann – fortemente voluto da Masai Ujiri – nell’affare.

Rimaniamo in casa Raptors per un’altra trattativa naufragata, in una deadline che si è dimostrata molto tranquilla per i canadesi nonostante le scoppiettanti aspettative. Oltre a VanVleet, un altro candidato protagonista della giornata di ieri era OG Anunoby, per cui effettivamente Toronto ha ascoltato diverse offerte. CJ Holmes (SF Chronicle) ha raccontato dove si è fermata la conversazione con i Golden State Warriors, che hanno tastato il terreno per l’ala nelle ultime ore di mercato. Bob Myers e soci hanno ritenutoo eccessivo il prezzo fissato per OG: Jonathan Kuminga e un consistente contorno di giocatori e first-round picks.

A proposito di scelte al Draft. Secondo Zach Lowe, i Brooklyn Nets hanno deciso di trattenere Mikal Bridges, acquisito da Phoenix nella trade-Durant, nonostante un’offerta molto importante arrivata a ridosso della deadline. Un general manager, secondo l’insider di ESPN, avrebbe messo sul piatto addirittura quattro prime scelte per Bridges, ricevendo un “no” da Sean Marks.

Proprio Bridges e Anunoby, tra l’altro, di recente (nel caso del primo, dopo il passaggio a Brooklyn) erano stati menzionati da diverse fonti come obiettivi dei New Orleans Pelicans. Secondo Will Guillory (The Athletic), però, la franchigia del Louisiana ha optato per un approccio più cauto del previsto a questa sessione di mercato, considerando un all-in del genere prematuro all’interno della loro timeline. Una prospettiva che non è difficile comprendere, guardando al roster dei Pelicans e al diffuso rafforzamento delle contender a Ovest. “Il front office non ha mostrato seriamente interesse”, ha detto Guillory, “per nessun giocatore che avrebbe comportato il sacrificio di asset futuri come Trey Murphy e Dyson Daniels.”

Infine, James L. Edwards (The Athletic) ha raccontato perché i Detroit Pistons si sono prestati a partecipare al “giro di seconde scelte” sull’asse Warriors-Hawks-Blazers, che ha portato Gary Payton a Golden State e Saddiq Bey ad Altanta: i Pistons, acquisendo James Wiseman, “sono conviti di aver preso un giocatore con un upside più alto rispetto a quello di Bey”.

BONUS TRACK: il retroscena svelato da Kristian Winfield (New York Daily) sulla possibile blockbuster trade a tre squadre discussa la scorsa estate da Heat, Nets e Jazz.