Questo contenuto è tratto da un articolo di Jahlil Williams per Air Alamo, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.
Prima che la Regular Season avesse inizio, i San Antonio Spurs avevano ben chiari i propri obiettivi in vista della Stagione 2024/25. Avevano compreso e accettato di essere una squadra giovane, seppure dal roster colmo di giocatori competitivi, per cui la loro aspirazione dichiarata, in quel periodo, era di voler vincere apprendendo il mestiere. Dopo un mese di Regular Season, e con un record di 9-8, si può tranquillamente affermare che le cose stiano andando a gonfie vele per la franchigia nero-argento.
Gli Spurs sono da Playoffs
Le statistiche sopracitate narrano una storia molto specifica per San Antonio. Ci sono partite che generano aspettative, quelle in cui si presuppone che una buona squadra porti a casa il risultato, ed è ciò che sta accadendo agli Spurs. Le squadre più “scarse” somigliano invece più agli Spurs degli ultimi 5 anni, escludendo la scorsa stagione – poiché, nonostante un misero record finale, nella scorsa annata c’erano chiari segni indicanti che la franchigia del Texas fosse una squadra migliore di quanto la gente pensasse. Hanno mandato per aria svariati risultati con enormi vantaggi sugli avversari, perdendo gare che avrebbero dovuto vincere. Tutto ciò era principalmente dovuto all’inesperienza della squadra, poiché del talento in suo possesso erano state fornite prove evidenti. Oggi sono giunti i veterani, e i più giovani stanno mettendo in mostra gli allenamenti estivi, rendendo reale ciò che era sempre stato nei sogni di tutti. Questa squadra si trovava 3° in assoluto per quanto riguarda il Defensive Rating prima che Jeremy Sochan s’infortunasse. In seguito sono usciti dalla Top-10, riuscendo alla fine a tornare all’8° posto. Sembrerebbe anche più impressionante, osservando gli avversari affrontati di recente dai nero-argento, avendo sconfitto 2 delle squadre d’élite della lega nella loro streak di 3 partite: gli Oklahoma City Thunder e i Golden State Warriors.
Stanno ottenendo le loro vittorie grazie al contributo di più giocatori, e non si può mai sapere chi sarà il prossimo a salire in cattedra nel corso della serata, rendendo il game-plan molto più complicato per gli avversari. Harrison Barnes sta dominando di recente, lo dimostra anche il premio di Player of the Week della Western Conference, ma, se gli si intendo affidare maggiori responsabilità difensive, può concedere qualche serata “no” a Keldon Johnson, così come Stephon Castle può fare 20 o più punti o Chris Paul far mandare indietro le lancette e sigillare la gara.
L’alieno in mezzo a tutti questi emerge esponenzialmente, ma quando salta qualche sfida, per gli attenti osservatori diventa ancor più chiaro che questa sia divenuta una squadra vera e propria. Tutti giocano con passione e veemenza, influenzando il gioco su entrambi i versanti del campo, riuscendo ad avere la chance di poter vincere ogni partita che giocano – e in realtà ce l’hanno a tutti gli effetti. Dopo aver sconfitto i migliori 3 team della Western Conference, non ci sono ragioni per pensare che non possano riuscirci ancora. Gli Houston Rockets sono avanti 2-1 nei confronti stagionali con gli Spurs, ma ciò non toglie quella vittoria ottenuta, e i Rockets sono attualmente il 3° seed: non c’è nessun altro nella lega a poter affermare di aver sconfitto quelle 3 squadre di punta dell’ovest. E parlando del numero 3, San Antonio sta tirando col 37% da oltre l’arco nelle ultime 10 partite, in cui Devin Vassell ha giocato raramente. Riaverlo in campo potrà solo elevare la qualità delle offensive texane, già in miglioramento. La starting lineup dei nero-argento è tra le migliori della lega, e il pensiero di un’ulteriore evoluzione non può che far ingolosire i tifosi. Raggiungere i Playoffs nella Western Conference non è un’impresa facile da compiere. Ogni anno è una guerra sanguinosa, ma i San Antonio Spurs possiedono le star, lo star power, la sicurezza difensiva e lunghezza nelle rotazioni per poterci riuscire. Sono già avanti sulla tabella di marcia, e ciò dovrebbe spaventare qualsiasi loro avversario. Hanno affrontato moltissime difficoltà fin qui, con giocatori dentro e fuori dalle rotazioni e Coach Gregg Popovich ancora fuori causa per via del problema di salute avuto settimane fa. Il modo in cui la squadra sta giocando, nonostante gli ostacoli, è una prova del fatto che abbiano ottenuto una marcia in più, poiché prima o poi il caos sarà destinato a terminare, lasciando via libera al basket giocato. E i San Antonio Spurs stanno dimostrando di essere davvero bravi in questa materia.