Questo contenuto è tratto da un articolo di Marc J, Spears per Andscape, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.
Kyden Randle era il bambino più famoso a New York City, specialmente tra i tifosi dei New York Knicks. Figlio dell’ex ala dei Knicks, Julius Randle, era amato per la sua passione e sense-of-humor durante le partite casalinghe del padre. Ma a soli 2 giorni dall’inizio del training camp, Randle ha scoperto di non esser più parte dei Knicks, dovendo quindi annunciare la notizia al figlio, che nel frattempo aveva già ripreso la scuola. “La cosa maggiore è stato l’effetto avuto sulla mia famiglia,” ha raccontato lo stesso Randle ad Andscape dopo la vittoria dei Minnesota Timberwolves per 117-115 contro i Sacramento Kings del 24 ottobre. “Il mio primogenito era a scuola. Compirà 8 anni a dicembre. Da 2 anni e mezzo va a scuola con tutti i suoi migliori amici, e avevano già iniziato l’attività scolastica. Per lui è stato un duro colpo. Per me è stata la parte peggiore..”.
“Gli ho annunciato la notizia provando ad essere onesto, dicendogli che ero stato scambiato finendo in Minnesota. Gli ho detto che sarebbe stato il meglio per lui, per la nostra famiglia ed anche per me. Ho provato con delle piccole cose a renderlo entusiasta. Kyden è un gran fan di Justin Jefferson [atleta dei Minnesota Vikings, ndr]. Inoltre è entusiasta di Ant-Man, e vuole stare sempre vicino alla squadra. Si trova in una nuova abitazione. Devo trovare i modi per addolcire un pò il boccone amaro.”
Julius Randle
Randle in prima persona si è detto “scosso dal tempismo” della trade che lo ha portato dai Knicks ai Timberwolves, con il 4 volte All-Star Karl-Anthony Towns e la guardia Donte DiVincenzo a svolgere il percorso inverso, avvenuta. Non che Julius non fosse informato dei rumors circa una trade, ma è raro che una mossa venga messa in atto in prossimità del training camp. E nonostante i Knicks abbiano attuato parecchi cambiamenti nell’ultimo anno, Randle ha rivelato ad Andscape di credere che sarebbe riuscito ad inserirsi al meglio in questa stagione. Julius ha messo a referto 22.6 punti, 9.9 rimbalzi e 4.7 assist per i Knicks dal 2019 al 2024. Tutte e 3 le sue apparizioni All-Star sono avvenute durante la permanenza a New York. Il Most Improved Player ha condotto i Knicks ai Playoffs 2020 per la prima volta dopo un’assenza di 8 anni. Pochi giorni prima della trade un campo da basket a New York City è stato intitolato a Julius Randle dalla Earl Monroe New Renaissance Basketball School, dopo che l’ex Knicks ha donato $1.3 milioni per l’istituzione. “Ero davvero infastidito dal fatto che sia avvenuto così vicino al training camp,” ha affermato Randle riguardo la trade.
“Avremmo avuto il training camp dopo 2 o 3 giorni. Mi ero preparato mentalmente ad andare a Charleston, South Carolina, per il training camp. Mi ci sono volute una notte o 2 per accettarlo. Il mattino successivo ero molto felice, perché avevo dimenticato tutto il resto ed ho pensato solo al lato cestistico…”
“Non che pensassi di non poter essere scambiato. Sapevo già che qualche voce su una trade era in circolo, ma pensavo potesse accadere durante la stagione o vicino alla trade deadline, perché l’estate era appena terminata. Sono stato un pò scioccato dal tempismo. Ma certamente ero felice della mia destinazione.”
Julius Randle
Al calmarsi delle acque, Randle è stato entusiasta di ciò che lo aspetta in Minnesota da qui in avanti: ha raggiunto Anthony Edwards, una delle giovani superstar più intriganti in NBA, e i Minnesota Timberwolves sono giunti alle Western Conference Finals 2024. A rendere il tutto più semplice c’è stato il fatto che Randle si sarebbe ricongiunto con il coach dei T-Wolves, Chris Finch, ex Assistant Coach dei New Orleans Pelicans quando Randle giocava in Louisiana nella Stagione 2018/19. “Mi piace perché rende davvero il gioco più semplice,” ha affermato il ventinovenne Randle.
“La sua comprensione delle spaziature, i movimenti off-the-ball, gli schemi, tutta questa roba, cos’è un buon tiro e cosa non lo è. Mi sentivo così quando ero a New Orleans e mi sento così anche adesso. Sento di non dover forzare nulla..”
“Per quale altro coach dovrei voler giocare a parte coach Finch? Conosce il mio stile di gioco molto bene. Una volta aver iniziato a pensare a quest’aspetto sono diventato super galvanizzato.”
Julius Randle
Coach Finch ha detto che aver collaborato con Randle abbia “aiutato parecchio”. Inoltre ha aggiunto di essere da sempre un “gran fan di Julius”, e che sia Edwards che il resto del roster adoreranno la sua solidità, le abilità in assistenza ai compagni e l’impatto sulle sfide. “Ho adorato Julius sin da quando l’ho allenato a New Orleans,” ha raccontato coach Finch ad Andscape.
“Ho pensato che sarebbe stato felice di venire in Minnesota. Quando è stato scambiato gli ho detto soltanto: ‘Lo adorerai. Adorerai i nostri ragazzi. Adorerai il sistema di gioco. Ti daremo presto la palla. Avrai un’opportunità di poter mettere in pratica il tuo stile di gioco’.”
“Ho una buona sensazione al riguardo. Mi ha detto che gli piace la libertà e la fluidità che abbiamo messo in campo. Gli piaceva anche a New Orleans. Gli ho detto e ripetuto varie volte che siamo felicissimi di averlo con noi.”
Coach Chris Finch
Randle ha messo a referto 24 punti e 9.2 rimbalzi in 46 presenze durante una parecchio travagliata Stagione 2023/24 a New York. Ha abilità nello scoring, nel prendere rimbalzi e nel playmaking per poter rimpiazzare Towns, ma in occasione del suo debutto con i Timberwolves ha terminato la gara con soli 16 punti – scaturiti da un totale di soli 10 tentativi dal campo -, nella sconfitta dei T-Wolves contro i Los Angeles Lakers del 22 ottobre. Durante lo shootaround del 24 ottobre, coach Finch è stato molto diretto con Randle, dicendogli di essere più aggressivo in fase offensiva, smettendo di provare ad ambientarsi. “Gioca molto di default,” ha affermato Chris Finch prima della sfida contro i Kings.
“Negli ultimi giorni gli abbiamo detto: ‘Devi essere più aggressivo. Devi provare un pò di più a fare il tuo gioco. Apprezziamo il fatto che tu stia provando ad inserirti al meglio e, come risultato, riuscendo a creare molte opportunità per i tuoi compagni.’. Ma anche che abbiamo fiducia nel fatto che eseguirà le giocate giuste, e che deve continuare ad imporsi nelle sfide, ed essere un pò più aggressivo.”
“Questo è il modo migliore per farlo. Andare lì fuori ed essere te stesso. Troveremo una soluzione. Ma se si è tanto dotati di talento, da poter fare la differenza, allora abbiamo bisogno che dia il meglio di te.. Perciò sembrerebbe che abbia compreso il messaggio.”
Coach Chris Finch
Randle ha dimostrato di aver compreso tutto ciò con una prestazione dominante contro Sacramento: 33 punti, con 13/17 dal campo e 5/6 da oltre l’arco, con in aggiunta 5 assist e 4 rimbalzi in 35 minuti di gioco. Randle ed Edwards hanno inoltre provato di essere una combo quasi devastante durante quella sfida.
“Finchy gli ha detto, giovedì mattina: ‘Non adattarti a noi, noi ci adattiamo a te. Tu sei un All-Star, Ju. Sii te stesso.’ E contro Sacramento, quella prestazione è stata magnifica. Era ciò di cui avevamo bisogno.”
Anthony Edwards
Sia Randle che Edwards hanno terminato con 24 punti la vittoria dei Timberwolves contro i Toronto Raptors per 112-101. Edwards ha raccontato ad Andscape di essere parecchio eccitato dell’arrivo di Randle in Minnesota.
“Significa che possiamo affidargli il pallone, fargli strada e dirgli di andare a fare canestro per noi: ciò di cui abbiamo bisogno. Dobbiamo muoverci, muoverci, muoverci. Siamo statici sul perimetro. Ci serve qualcuno che possa realizzare canestri a parte me. E contro Sacramento ha dimostrato di poterlo fare.”
Anthony Edwards
“Si è adattato davvero, davvero bene, sia dentro che fuori dal rettangolo di gioco. Julius è davvero super felice di essere qui. I ragazzi lo hanno accolto alla grande.”
Coach Chris Finch
Quando ha iniziato la sua carriera NBA ai Los Angeles Lakers, Julius Randle ha giocato al fianco di Kobe Bryant, uno dei più grandi scorer dei Lakers di tutti i tempi. Edwards è un Oro Olimpico e 2 volte All-Star noto per il suo scoring, le sue slam dunk acrobatiche e le giocate elettrizzanti. La domanda è: Edwards sarà tanto pericoloso in fase offensiva, dal punto di vista tecnico ed atletico da pareggiare Kobe Bryant? “Non ho giocato con Bean nel suo prime,” ha rivelato Randle.
“Ma la mentalità è molto simile. Nessuna esitazione. Va dritto al punto. Un giocatore speciale. Fisicamente, ha un dono. Tecnicamente, ha un dono: è un ragazzo senza eguali. Non ci sono molti giocatori come lui.”
“Adesso posso osservare la sua leadership, il suo carisma, la sua energia. Mette tutti in grado di crederci. Ed è davvero speciale.”
Julius Randle
Dopo il primo road trip dei Timberwolves, Randle ha incontrato nuovamente sua moglie ed i suoi 2 bambini a Minneapolis. Il pensiero che i suoi bambini terminassero la scuola a New York City nel 2025 non era contemplabile per Randle, perché “avevano bisogno di stare con me.”. Attualmente si trova al terzo anno di un accordo quadriennale da $117 milioni, con una player option per la Stagione 2025/26, ed aperto ad ascoltare proposte per un’estensione contrattuale. Il nativo di Dallas ha aggiunto che si trova “in un posto con una grande mentalità.”. E nonostante si stia già scaldando in vista dei freddi inverni, è invece ottimista osservando al futuro con i Timberwolves. Randle crede che cambiare per il Minnesota sia stato un bene.
“Sono entusiasta dalla testa ai piedi. Che si tratti della vita, della franchigia, del coach o del modo in cui si facciano le cose qui. Per me è una ventata d’aria fresca.. Possiamo fare davvero bene. Dobbiamo affrontare tutto giorno per giorno. Ma possiamo diventare un gruppo speciale. Se siamo competitivi possiamo essere davvero bravi. Possiamo esserlo quanto vorremo esserlo.”
Julius Randle