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Questo contenuto è tratto da un articolo di Jake Brown per The Knicks Wall, tradotto in italiano da Alessandro Di Marzo per Around the Game.



Dopo anni di calma piatta, stavolta i New York Knicks si sono mossi alla trade deadline, acquisendo un giocatore che può aiutare la squadra come Josh Hart. Per l’ormai ex Blazer, NY ha sacrificato Reddish, Arcidiacono, Mykhailiuk e una scelta al primo giro del Draft 2023, protetta in lottery.

Anche se non ha portato al Madison Square Garden una stella come speravano in molti, questo è un tipo di scambio che dovrebbe rendere i tifosi Knicks abbastanza soddisfatti. Per un innesto potenzialmente molto utile, New York non ha sacrificato alcun giocatore di rotazione e ha dato ai Blazers una scelta che, guardando alla situazione attuale, sarà compresa tra la 15 e la 20 probabilmente.

Con medie di 9.5 punti, 8.2 rimbalzi, 3.9 assist e 1.1 rubate a partita, Hart è un tipo di giocatore desiderato da molti general manager. I tifosi potrebbero ricordarsi di lui per la gara del 25 novembre scorso, quando Portland vinse al Madison Square Garden e lui mise a referto 10 punti e ben 19 rimbalzi. I suoi intangibles difensivi e il suo impegno si renderanno preziosi nel corso della stagione per New York, che attualmente è la 28esima squadra NBA per palle rubate e la 21eisma per second-chance points.

Pur sotto la guida di coach Tom Thibodeau, la squadra ha faticato molto da questo punto di vista. E indubbiamente Hart potrà aiutare molto in campo, e far dormire a Thibs sonni più tranquilli…

Hart nella Grande Mela tra l’altro ritroverà Jalen Brunson, ex compagno a Villanova. I due giocheranno insieme per la prima volta dopo aver vinto il titolo NCAA. Questa la reazione di JB dopo aver scoperto della trade:

Il ruolo di Hart ai Knicks dovrebbe essere quello del sesto uomo (di lusso), pronto a impattare dalla panchina insieme ad Immanuel Quickley e al resto della second unit. Hart è molto affidabile in difesa, anche contro alcuni dei migliori talenti offensivi della Lega. Con lui, sarà interessante vedere una lineup che finirà le partite più tosta difensivamente, anche se Thibodeau è sembrato riluttante a cambiare le gerarchie di partenza, se non davanti agli infortuni.

Non dimentichiamoci, poi, dell’impatto di Miles McBride in uscita dalla panchina, un’altra solida guardia difensiva. “Deuce”, Hart e IQ sapranno garantire affidabilità sulla palla, un’ottima minaccia sulle linee di passaggio avversarie e aiutare NY a raggiungere una generale consistenza difensiva più alta. Il nuovo arrivato, poi, potrebbe alleggerire Quentin Grimes da questo lato del campo, dandogli la possibilità di concentrarsi maggiormente sui compiti offensivi.

Non è tutto, però. Anche le ottime capacità di Hart a rimbalzo saranno importanti per i Knicks. I problemi dei newyorkesi nei boxout e nel contenere le seconde opportunità per gli avversari sono stati sotto gli occhi di tutti nelle ultime settimane. Ebbene, Hart si trova nel 99esimo percentile tra i pari-ruolo per percentuale di rimbalzi difensivi catturati sui tiri sbagliati dagli avversari (quasi il 19%), e nel 97esimo percentile per rimbalzi offensivi (6% circa).

È lecito chiedersi se e quanto Hart migliorerà nel tiro da 3, visto che per ora ha un deludente 30.4% dall’arco in Regular Season. Riuscirà a aggiustare la mira, come avvenuto lo scorso anno dopo il passaggio in Oregon (37.4% da tre, per quasi 20 punti ad allacciata di scarpe), oppure si manterrà sotto la media NBA anche nei prossimi mesi?

Dal punto di vista contrattuale, infine, Hart dispone di una player option per la prossima stagione, ma la sua permanenza (attraverso un “opt-in” o una ri-firma da free agent) sembra piuttosto probabile.

Per tutti questi motivi, Hart potrebbe rivelarsi un ottimo fit per New York, acquisito a un prezzo onesto. Il duo Hart-Brunson, molto affiatato, potrà anche essere un punto di riferimento in più nello spogliatoio dei Knicks.

Sicuramente, considerando le scelte al Draft di cui disponeva il front office, Leon Rose e soci avrebbero potuto optare per un approccio più aggressivo alla deadline; soprattutto tenendo a mente il generale indebolimento a Est, dove sembra esserci spazio tra le prime forze della Conference negli anni a venire. In ogni caso, per il front office dei Knicks ci saranno ancora delle occasioni di dare la caccia a una stella, a partire dalla prossima offseason. Intanto, l’innesto di Hart – se confermato per le prossime stagioni – è una mossa che potrà aiutare molto la squadra di Thibodeau.