All’inizio del weekend, dopo la richiesta di trade di Kyrie Irving, la corsa alla point guard dei Nets è stata circoscritta da diversi insider a quattro principali contendenti. Ovvero:

  • Dallas Mavericks – i vincitori della contesa, attesi ora da altre importanti decisioni di mercato;
  • Phoenix Sunsqui i dettagli sulla trattativa sfumata, con Kevin Durant sullo sfondo;
  • Los Angeles Lakers – per la terza volta, gli asset messi sul tavolo da Rob Pelinka non sono stati sufficienti;
  • Los Angeles Clippers – che probabilmente assisteranno al debutto di Kyrie con i Mavs da avversari.

Questi ultimi, secondo quanto riportato da Kevin O’Connor, avrebbero offerto un pacchetto composto da Terance Mann, Luke Kennard, una futura prima scelta al Draft e due pick swap. Alla proposta i Clippers avrebbero poi aggiunto almeno uno o due altri giocatori (e/o allargato la trade ad altre squadre) per soddisfare i criteri del salary-matching; Irving percepisce infatti 26.5 milioni di dollari in questa stagione (sarà free agent a luglio, dopo l’opt-in dell’estate scorsa) e quindi i soli contratti di Kennard ($14.4M) e Mann ($1.9M) non sarebbero stati sufficienti. In ogni caso, da Brooklyn è arrivato un “no” e nel giro di qualche ora la conversazione tra i due front office è stata definitivamente interrotta.


Alla fine, i Mavs ha bruciato le tre concorrenti della Western Conference e finalizzato l’accordo con i Nets, cedendo un pacchetto importante e mostrando tutta la propria urgenza nella volontà di costruire un contesto davvero competitivo intorno a Luka Doncic.