Il debutto di Kyrie Irving con la sua nuova squadra, dopo la trade di ieri, avverrà a Los Angeles, sul parquet della Crypto.com Arena. Non, però, come si sarebbero augurate le due franchigie di LA, Lakers e Clippers, che hanno trattato a lungo con i Brooklyn Nets prima che venisse ufficializzato l’accordo con i Dallas Mavericks.

I Lakers erano, secondo molti, la destinazione favorita per la point guard in uscita dai Nets. L’ex Celtics e Cavaliers era stato accostato già in estate ai giallo-viola, considerato l’instabile legame con Brooklyn, le turbolenze della franchigia, il trascorso con LeBron James a Cleveland e la volontà di trasferirsi nella città degli angeli.

Il flirt quest’estate era stato concreto, con Rob Pelinka che – dopo l’opt-in di Irving (player option) – aveva chiesto informazioni al front office dei Nets per il giocatore, e ottenuto l’autorizzazione a parlare direttamente con l’agente Shetellia Riley Irving. L’accordo tra le due parti, però, non è mai stato trovato. Né in estate, né a ottobre (quando il caso legato al tweet antisemita di Kyrie aveva portato i Lakers a tastare nuovamente il terreno), né nei giorni scorsi. Ancora una volta Pelinka e soci hanno fatto la loro proposta, ma ancora una volta non sono riusciti a colmare la distanza con le richieste di Sean Marks.


Secondo Shams Charania (The Athletic), il trade package dei giallo-viola era composto da Russell Westbrook e due prime scelte al Draft (le solite: 2027 e 2029): non abbastanza per Marks, che avrebbero chiesto di aggiungere altre pick swap e i giovani Austin Reaves e Max Christie.

Stando all’insider Marc Stein, invece, il mancato accordo tra Lakers e Nets è riconducibile prima di tutto alla volontà del proprietario Joe Tsai, che avrebbe espresso esplicitamente il desiderio che Kyrie non venisse scambiato ai Lakers. Per non darla vinta al giocatore, forse, o per il dietro le quinte (noto solo in parte) delle conversazioni tra le due franchigie.

Chi sicuramente non l’ha presa bene, comunque, è LeBron, che poco dopo l’annuncio della trade ha twittato: “Maybe It’s Me”, “Forse sono io il motivo”.