Per i tifosi di Golden State la gara di stanotte sarà un motivo di festa, un motivo di celebrazione considerato che corrisponde al primo ritorno nella Baia da avversario di Klay Thompson, uno dei giocatori più importanti nella storia della franchigia. Tuttavia non sembra che l’attuale guardia dei Dallas Mavericks abbia segnato questa gara sul calendario. Di seguito le sue parole, all’apparenza quasi fredde, riguardo il ritorno al Chase Center.
”Quel capitolo è finito, non c’è motivo di guardare al passato. Abbiamo l’opportunità di diventare grandi qui e sto cercando di dare il mio meglio qua.”
Gli Warriors hanno pickato Klay con la loro undicesima scelta assoluta al Draft del 2011 e nelle sue undici stagioni con quella divisa ha segnato 19.6 punti a partita con una media di 3.1 triple segnate. Ha giocato prima ad Oakland e poi a San Francisco vincendo ben quattro titoli NBA su sei Finals disputate. È il sesto di sempre ad aver realizzato più punti con Golden State, quarto per partite giocate ed inoltre è dietro solamente a Stephen Curry per triple messe a segno. Il 5 dicembre 2016 ha messo a referto 60 punti contro Indiana in soli 29 minuti di gioco ed ha realizzato un record NBA con le sue 14 triple contro i Chicago Bulls il 29 ottobre 2018.
Adesso che siamo arrivati alla vigilia del suo ritorno nella Baia ha continuato ad essere gelido anche riguardo ai risultati ottenuti in carriera:
”Conservo i ricordi, ma voglio andare avanti e vincere qui.”
Golden State negli anni scorsi ha premiato con delle ricche estensioni contrattuali Stephen Curry, Draymond Green, Andrew Wiggins ed anche l’attuale guardia degli Washington Wizards Jordan Poole. Klay Thompson, invece, nonostante fosse eleggibile per un’estensione già l’anno scorso non ha trovato l’accordo con la franchigia. Ha saltato le stagioni 2019-2020 e 2020-2021 a causa della rottura prima del crociato e poi del tendine d’Achille e la scorsa stagione ha segnato 17.9 punti a partita, la sua media più bassa dalla stagione 2012-2013. Dopo essere diventato unrestricted free agent ha firmato con i Dallas Mavericks un triennale da 50 milioni di dollari complessivi.
Non sembra comunque aver rimpianti, gli hanno se ci fosse qualcosa che l’ha infastidito, ma ha risposto con un semplice:
”Niente, ad essere onesti. È così che vanno le cose.”
Scorsa stagione Golden State ha perso al play-in contro i Sacramento Kings, mentre Dallas è arrivata alle Finals 13 anni dopo l’ultima volta. Klay, di fatto, ha lasciato una squadra in declino per quella che ha vinto la Western Conference ed è arrivata ad un passo dall’anello. Tuttavia gli Warrios hanno vinto 8 partite su 10 e sono in vetta all’Ovest insieme ad OKC e Phoenix. Dallas, invece, ha un record che recita cinque vittorie ed altrettante sconfitte. Thompson è il terzo miglior marcatore di squadra con 14.2 punti per partita.
Nonostante questo, però, Klay è fiducioso ed è convinto che possa essere una stagione speciale per Dallas:
”Abbiamo esperienza e la chance di vincere. So che non stiamo andando bene e stiamo giocando una pallacanestro mediocre, ma la stagione è lunga e devi essere pronto al momento giusto. Abbiamo l’opportunità di diventare speciali.”
Curry, Klay e Draymond Green sono tra i Big Three più vincenti di sempre nella storia della pallacanestro e le loro 98 vittorie nei playoff li posiziona terzi in questa speciale classifica. Dunque Thompson è in contatto con loro?
”Non proprio, sono concentrato. Li vedrò quando sarà il momento, tutto qui.”
Klay era molto amato nella Baia per il suo essere semplicemente unico. Lanciava ai media aeroplanini di carta con i punteggi dopo le partite, aveva un bulldog di nome Rocco e si è guadagnato il nome di “Capitan Klay” dopo che arrivava al Chase Center in barca attraversando tutta la Baia di San Francisco. Ha affermato, inoltre, che quello che gli manca di più degli anni precedenti è l’acqua, ma non ha intenzione di guidare la sua barca martedì.
Golden State ha chiamato la partita “Salute Captain Klay”. Thompson riceverà un video tributo di circa un minuto, Stephen Curry terrà un discorso e tutti i tifosi presenti riceveranno un cappello da capitano bianco con il logo di Golden State. Anche il coach Steve Kerr si è espresso a proposito:
”Non vedo l’ora, credo che sarà molto emozionante.”
Sarà anche la prima partita dell’NBA In-Season Tournament e Klay Thompson si è detto elettrizzato per la seconda edizione di questo torneo che vedrà le Final Four disputarsi a Las Vegas in dicembre. Nonostante questo, però, non è particolarmente emozionato per tornare nella Baia: basketball is basketball.