KG è una leggenda dell’NBA, ma il suo talento non si fermava vicino al pallone. Ecco una collezione delle sue più crudeli uscite “digitali”.

Kevin Garnett nba around the game
FOTO: NBA.com

Questo contenuto è tratto da un articolo di Orlando Silva per Fadeaway World, tradotto in italiano da Alessandro Di Marzo per Around the Game.


Kevin Garnett è stato uno splendido giocatore di pallacanestro, di certo una delle migliori ali grandi di sempre, ma c’è un’altra sfaccettatura del suo gioco che l’ha reso forse addirittura più famoso dei suoi canestri: il suo trash talking. KG era un vero e proprio professionista di questa attività, spesso e volentieri oltrepassando il limite, senza mai essere a corto di qualcosa di pungente da dedicare ai suoi avversari.


Sul parquet, l’Hall of Famer era letale da entrambi i lati del campo e anche con le parole, dunque, ma non è tutto: l’arrivo di Twitter è stato il Natale del trash talking di Garnett, che su questo social ha iniziato a sbeffeggiare i suoi avversari prima che chiunque altro in NBA avesse pensato di farlo.

Uno dei suoi primi e più celebri bersagli fu Carmelo Anthony, preso di mira per non aver mai alzato un Larry O’Brien Trophy e per non essere riuscito a reggere la stazza di Garnett:

Ma non preoccupatevi, non era un accanimento solo contro Melo: ce n’è per tutti. Nessuno era al sicuro quando KG apriva Twitter. Vediamo un po’ di malcapitati, allora.

AL HORFORD

KENYON MARTIN 

JASON KIDD

RAY ALLEN

Addirittura Ray Allen, suo compagno nella corsa al titolo 2008, non è riuscito  scappare dalle grinfie e dalle frecciatine di The Big Ticket dopo l’addio a Boston (anzi il tradimento, agli occhi di Garnett) e il trasferimento ai Miami Heat…

Finale col botto, forse il tweet più pungente di questa collezione: