In una serie tra le più equilibrate dei Playoff 2023, Quickley può rivelarsi il giocatore in grado di spezzare le partite

Questo contenuto è tratto da un articolo di Candace Pedraza per The Knicks Wall, tradotto in italiano da Stefano Tedeschi per Around the Game.



Alla fine siamo arrivati al momento della verità.

I New York Knicks e i Cleveland Cavaliers sono pronti ad affrontarsi nel primo turno dei Playoffs 2023, una serie che esalterà i malati di basket per l’equilibrio annunciato. 

I Knicks arrivano ai Playoffs dopo un anno fatto di tanti alti – diverse strisce vincenti raccolte in stagione regolare, Jalen Brunson dimostratosi giocatore di livello e la consacrazione in coppia con Julius Rande, oltre alla dimostrazione di avere profondità con una panchina solida –  ma anche di qualche pecca importante. Basti pensare all’infortunio dello stesso Randle, che lo mette a rischio per l’esordio in post-season, oltre a qualche perplessità sul gioco di RJ Barrett ed in generale sull’atteggiamento difensivo, a volte molto discutibile. 

Senza dubbio chi si è trovato protagonista di molte valutazioni positive, nelle ultime settimane, è Immanuel Quickley, guardia nel suo terzo anno di carriera NBA. IQ è probabilmente la storia di maggior successo per New York di questa stagione, in piena corsa per il titolo di sesto uomo dell’anno e uno dei giocatori più elettrizzanti e affidabili della squadra. 

Con la serie contro i Cavs alle porte è senza’altro legittimo porsi la questione di come potrà comportarsi contro la solida difesa di Cleveland, assumendo che verrà incoporato come ruolo nel quintetto in campo nei momenti decisivi, come del resto è già accaduto durante la regular season.

Nelle sue quattro partite giocate tra Knicks e Cavs, le sue medie sono state di 10.5 punti, 4.3 rimbalzi, 3.7 assist e 0.5 palle rubate spalmati su 25 minuti di gioco, con una progressione del tempo speso sul parquet nell’avanzare della stagione, a testimoniare il ruolo di assoluto rilievo identificato per lui da Tom Thibodeau, con l’obiettivo di spezzare la difesa di Cleveland. 

Il metodo preferito di Quickley nel creare vantaggio offensivo è di uscire dal pick&roll e puntare diretto al ferro grazie all’ampia varietà di movimenti offensivi, risultanti nel mettere in difficoltà il difensore di turno, incapace di opporsi ai suoi floaters se non mandandolo spesso in lunetta. 

In questa azione, contro la seconda linea dei Cavs, Quickley porta Raul Neto nel pitturato, dopo servizio di Deuce McBride. IQ si fa strada sul lato destro del campo utilizzando lo screen di Isaiah Hartenstein per allontanare Neto quel tanto che basta per creare lo spazio e concludere con l’and-1:

Un aiuto importante arriva da Isaiah Hartenstein nel portare i giusti blocchi.

Questo è esattamente quello che Quickley dovrà fare per lavorarsi la seconda linea di Cleveland in apertura della serie. Anche quando in campo insieme a Brunson è in grado di battere le difese e crearsi delle buone opportunità nel midrange.

Mentre nel suo secondo anno Quickley insisteva nel affrontare i difensori in solo-mode, ignorando gli screen che gli venivano portati, in questa stagione ha dimostrato maggiore maturità e pazienza. 

Qui attende che Isaiah Hartenstein stabilisca il contatto e, una volta generato lo spazio per liberarsi da Garland, ha la possibilità tecnica di giocare al gatto col topo verso un difensore di alto livello come Jarrett Allen: finta e cambio di passo ed ecco il marchio di fabbrica del floater, eludendo le braccia alzate di Allen. 

Considerato il livello difensivo dei due Cavs in questione non è una azione che porterà al successo garantito (nell’azione precedente a questa non aveva funzionato grazie a Garland), ma contro il back-court della panchina dei Cavs potrà certamente pagare i dividendi, magari mettendo in difficoltà le “Twin Towers” di Cleveland, Allen e Evan Mobley. 

Oltre alla sua abilità nell’attaccare il canestro, Quickley ha abilità di passaggio sottovalutate. Nella partita contro i Cavs del 24 gennaio ha distribuito 6 assist grazie alla sua capacità di generare spazio facendo quello che meglio gli riesce: sbilanciare il difensore.

Nell’ultima post-season ai Knicks è mancata la capacità di innescare Quentin Marshall Grimes e senz’altro è tra gli obiettivi di Q di metterlo in ritmo. Qui attira il difensore in aiuto dall’angolo, oltre a Chris LeVert, aprendo lo spazio per il tiro da tre wide-open.

La situazione si è ripetuta due volte durante la stessa partita anche con Julius Randle, giocatore che, a differenza di Grimes (dotato di uno dei tempi di catch-and-shoot più rapidi nella lega), ha una meccanica di tiro molto lenta, a testimonianza di quanto sia efficace IQ nel generare spazio sul perimetro. 

Anche come facilitatore del gioco, l’accoppiata con Isaiah Hartenstein è estremamente efficace. Quest’ultimo è a sua volta conosciuto come buon passatore e la combinazione con Quickley apre numerose opzioni offensive, il che risulterà molto interessante nella sfida tra le seconde linee, in cui il talento difensivo dei Cavs scende. 

Qui Quickley penetra nel pitturato dopo uno scarico di RJ Barrett, trovatosi in un vicolo cieco, come del resto spesso potrebbe accadere visto il livello difensivo del front-court dei Cavs. 

Con la palla in mano, Immanuel Quickley si libera velocemente del proprio difensore verso il canestro e ad attenderlo vicino al ferro c’è proprio Hartenstein col taglio, leggendo il mismatch difensivo. Non sarà uno schema standard, ma la possibilità di aprire il l’area con lo scarico su Quickely e affidarsi alla sua creatività può essere un’arma in più.

Certamente i Playoffs non sono la regular season e non è da queste partite che possiamo prevedere l’andamento della serie. Sarà una occasione per vedere giocatori come Quickley al vero banco di prova, quando gli aggiustamenti difensivi si fanno seriamente e l’avversario viene studiato nei suoi limiti. Tuttavia, se Quickley saprà mantenersi ai livelli in cui ha giocato per tutta la regular season, i Knicks avranno una seria possibilità di spezzare la partita con la second unit.