Questo contenuto è tratto da un articolo di Richie Ostler per The Lead SM, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.
Al suo anno da rookie con la canotta degli Utah Jazz, Keyonte George si è affermato nella lega come uno dei più interessanti giovani talenti in circolo, essendo stato eletto nell’All-Rookie Second-Team a maggio. La sua stagione da rookie ha avuto alti e bassi, come svariati neo-approdati nella lega. Ha mostrato sprazzi di potenziale ma anche affrontato varie sfide, come quella delle percentuali basse al tiro, cocenti turnover e problemi in fase difensiva. Ma nonostante questi passi falsi, George può andar fiero della propria prima stagione. Ciò che più conta è che sia riuscito a mettere in mostra parte del suo potenziale in vista della sua seconda annata in NBA.
Gran parte del suo bagaglio tecnico e delle sue abilità è stata messo in mostra nella metà campo offensiva. Il suo nome è già abbastanza noto agli avversari, grazie ai suoi 13.0 punti e 4.4 assist a partita, avendo messo anche a segno ben 147 triple – 20° prestazione per un rookie nella storia della NBA. Nonostante il cammino verso l’Olimpo non sia per nulla semplice, il talento a disposizione di Keyonte George ha reso ottimisti i tifosi degli Utah Jazz. Il suo approccio bilanciato al playmaking e al tiro da oltre l’arco lo eleva in un élite di nomi. Gli unici giocatori in NBA ad aver raggiunto o superato i suoi numeri da oltre l’arco o in assistenza ai compagni sono Luka Doncic, Trae Young, Damian Lillard, Stephen Curry e Allen Iverson. Essere menzionato al fianco di Curry è certamente notevole, e lo è ancor di più il fatto che George abbia raggiunto il record di triple in una sola sfida proprio contro il suo idolo, Steph. A fine gara, Steph ha fatto la conoscenza di Keyonte, salutandolo con un “what’s up, sharp-shooter?” mentre si avviava verso gli spogliatoi e l’All-Star Break.
L’attuale scetticismo
La mole totale di traguardi raggiunti da Keyonte George alla fine del suo anno da rookie è impressionante. Ma, nonostante quanto messo in mostra, c’è ancora parecchio scetticismo nei suoi confronti, a proposito di che ruolo potrà ricoprire in NBA negli anni a venire. Durante una recente puntata del podcast Game Theory Podcast, George non è stato menzionato tra i top-24 Under 24 della lega. Ci sono 2 principali ragioni per questa sua mancata menzione. Innanzitutto la sue carenti abilità difensive, seguite dai suoi numeri al tiro. Tra i 12 rookie che hanno totalizzato almeno 1 tripla a partita nella scorsa stagione, George si è classificato 10° in quanto percentuale da oltre l’arco. Keyonte ha tirato col 33% dal perimetro durante l’anno da rookie, causando dubbi circa il suo ruolo da scorer. Le sue inefficienze nello scoring hanno creato un sentimento generale di attesa e riflessione nei suoi confronti, parlando delle sue proiezioni future. Approfondendo la sua stagione da rookie, si nota comunque tutto l’eccitamento e la frenesia da lui apportati ai tifosi dei Jazz ad ogni appuntamento sul parquet.
Esempi pratici del suo stile di gioco
Keyonte George ha un enorme bagaglio di trick che gli permette di concludere da oltre l’arco. Adora i tiri in pull-up, specialmente in transizione e sfruttando i blocchi dei compagni.
Inoltre è abile a sfruttare gli stessi blocchi costruiti dai compagni per sfruttare il suo palleggio su hand-off e generare facili conclusioni a canestro.
Quando George ha iniziato a segnare con frequenza da oltre la linea dei 3 punti è stato il momento in cui le squadre avversarie hanno iniziato a mettere a punto strategie differenti per affrontarlo. La prossima giocata mostra i Miami Heat intenti ad inviare un difensore in raddoppio, mentre George è riuscito a trovare il taglio di Kelly Olynyk.
Molti osservatori possono aver già notato alcuni pattern fissi nel playmaking di George. Nelle situazioni di blocco sul palleggio, le difese vanno spesso in raddoppio su di lui, o gli mandano un lungo in copertura, mentre Keyonte può creare una giocata sul rullante. Le difese sono messe in allerta anche dai suoi closeout quando viene lasciato libero a colpire dal perimetro – e questa è una situazione in cui George ha colpito le difese avversarie intente a recuperare.
Il ruolo di moderna point guard ed il percorso verso l’élite
Le particolari elevate abilità al tiro da 3 punti di Keyonte George lo proiettano in futuro come una perfetta point guard moderna. Due giocatori dotati di uno skillset bilanciato tra tiro e passaggio sono certamente Jamal Murray e Damian Lillard. Queste 2 guardie sono molto prolifiche dal perimetro, e a turno alternano le loro abilità in maniera vantaggiosa. Per Keyonte George essi sono i modelli a cui ispirarsi, e la prossima stagione ricomincerà per lui la replica del primo atto.