
La Regular Season 2022/23 è entrata nelle ultime due settimane di calendario, e si può dire senza troppe esitazioni che saranno i 15 giorni di stagione regolare più divertenti da tanto, tanto tempo. Forse i più spettacolari di sempre. E il merito, neanche a dirlo, è della brillante novità introdotta – inizialmente, per ovviare alle circostanze generate dalla pandemia – dall’NBA a partire dalla stagione 2019/20: il Play-In Tournament.
Vi ricordate com’erano le ultime settimane prima dei Playoffs, fino a quattro anni fa? Una lenta agonia, con poche partite rilevanti in termini di classifica e un’infinità di squadre più o meno in vacanza, chi aspettando l’arrivo della post-season, chi direttamente l’estate. Qui sotto, ad esempio, la Western Conference ad aprile 2019 (ultimo anno prima del Play-In), in cui la distanza tra ottavo e nono posto aveva reso la volata finale decisamente poco intrigante:

Quest’anno, invece, tutto il contrario. A Est il quadro Playoffs e Play-In è più delineato, salvo il testa-a-testa tra Heat e Nets per il sesto posto, e il tentativo disperato di Pacers e Wizards di rimontare una tra Bulls e Raptors per partecipare agli “spareggi”. A Ovest, invece, è “Wild, Wild West”.
Tre partite di distanza (aggiornata) tra la quarta e la dodicesima, con nove squadre in volata e una totale incertezza su chi entrerà direttamente nella griglia Playoffs, chi passerà dal Play-In e chi invece resterà a guardare. Il tutto, con una serie di scontri diretti in clima da post-season, che coinvolgono squadre con ambizioni di titolo (Warriors, Suns, Lakers, Clippers) ma anche delle assolute rivelazioni (Jazz, Thunder).
Fino al 2020, in una stagione del genere probabilmente le speranze di alcune franchigie sarebbero state abbandonate da tempo, e questo avrebbe contribuito a “rovinare” lo spettacolo di molte partite dell’ultimo mese e allo stesso a spalancare ulteriormente il divario tra playoff teams e tanking teams (con tutte le implicazioni che questo ha anche in sede di mercato, come abbiamo visto alla trade deadline scorsa).
Il Play-In Tournament, invece, ha dato un senso alla seconda metà di stagione di diverse franchigie, come ci testimonia la corrente stagione. A meno di dieci partite dal termine, infatti, sono solo sei le squadre che hanno alzato il piede dall’acceleratore; e a parte Portland, sono tutti team che erano destinati già da ottobre a un’annata di questo tipo.
Sì, è il finale di Regular Season più bello di sempre. Ed è tutto merito del Play-In.