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4 – Non ri-firmare Alex Caruso

Dopo la partenza di Caldwell-Pope, il front office dei Lakers aveva sulla carta la necessità di pensare alla difesa perimetrale, e la risposta ce l’aveva in casa: Alex Caruso si era ormai affermato come uno dei migliori difensori sugli esterni della lega. Mani veloci, capacità di passare attraverso i blocchi e intelligenza cestistica avevano fatto di lui un pilastro dei Lakers dell’ultimo biennio.

Una delle squadre più ricche della lega ha invece apparentemente deciso di risparmiare qualche soldo, evitando di puntare forte sul rinnovo di Caruso, che ha capito la situazione e ha firmato con i Bulls.

Un altro fattore decisivo in questa situazione è stata (di nuovo) la volontà di puntare molto su Talen Horton-Tucker, anche se evidentemente indietro nello sviluppo rispetto a Caruso. Nonostante le leve lunghe infatti, THT è un difensore decisamente meno efficace e intelligente di Caruso; inoltre, anche nell’altra metà campo sembra un fit peggiore, con percentuali da tre inferiori (quest’anno non oltre il 24%) e un evidente bisogno di avere palla in mano, condizione complicata da soddisfare quando giochi con LeBron James e Russell Westbrook.

Le prestazioni di Caruso in maglia Bulls in questa prima parte di stagione non fanno che aumentare i rimorsi in casa Lakers. Il prodotto di Texas University sta confermando l’affidabilità al tiro (36%, dopo il 40% della scorsa stagione), ma soprattutto ha ulteriormente migliorato l’impatto nella metà campo difensiva:

  • I giocatori marcati da lui tirano con il 28% da 3 punti;
  • E’ primo nella lega per palle rubate a partita (2.0), e ha una steal percentage del 3.2% (98esimo percentile);
  • Rispetto a quando è fuori, nei minuti in cui è sul parquet i Bulls subiscono 6.6 punti in meno ogni 100 possessi (91esimo percentile).

Nel frattempo, i Lakers sono diventati la 19esima difesa della lega, e tra le altre cose mostrano gravissime lacune nella difesa Point-Of-Attack.