FOTO: Eleven Warriors

Alla fine Bronny James ha scelto USC (University of South California, situata a Los Angeles) per il suo primo anno in NCAA. I Trojans erano già stati dati come favoriti in questi mesi (i dettagli QUI), quando la corsa al figlio di LeBron James stava impazzando fra una serie di nomi, fra cui Ohio State (terra del padre) e Oregon fra le più ricorrenti.

Ad aspettarlo ci sarà coach Andy Enfield, mentre ad unirsi a lui ci saranno anche altri due recruit di alto livello, tra cui Isaiah Collier, prospetto numero 1 di questa classe stando a 247Sports, e Arrinten Page, recruit 4 stelle, entrambi in uscita da Wheeler High School. Collier ha condiviso il parquet con Bronny al McDonald’s All-American Game a gennaio, e ha rilasciato queste dichiarazioni sul proprio futuro compagno:

“Giocare con lui è stato grandioso. In queste due settimane abbiamo avuto modo di conoscerci come giocatori, lui è un grande tiratore e io un grande passatore, possiamo giocare davvero bene insieme.”


– Via Yahoo Sports

La scelta non è ovviamente casuale, anzi, in sede di reclutamento era già stato palesata la possibilità di vedere il figlio di LeBron in un ambiente molto sotto i riflettori. A partire dalla stagione 2024/25, quella dopo la prima di Bronny James, USC (assieme a UCLA, altre di LA) entrerà a far parte della Big Ten Conference, che nel 2022 ha firmato un media deal da $8 miliardi circa in 7 anni in accordo con Fox, CBS e NBC.

Sarà certamente difficile immaginare una permanenza di Bronny in NCAA oltre il primo anno, visto il volere del padre di giocarvi assieme e le proiezioni già altissime in termini di impatto mediatico, perciò il nuovo contratto non lo riguarderà direttamente. Ma questa crescita in corso della compagine collegiale losangelina, unita al suo essere già una piazza di spicco nel panorama americano, non potrà che instaurare con James Jr. un rapporto di beneficio reciproco dal punto di vista della visibilità.

Bronny ha anche già firmato un accordo NIL con Nike tra i più remunerativi in circolazione fra i pari età, investendo sulla propria immagine e rappresentando lui stesso un ottimo investimento. Il tutto considerando che, comunque, anche a giocare a pallacanestro se la cavi abbondantemente.

Magari le proiezioni non sono da top-10 per il Draft 2024, ma ne abbiamo fatto un’analisi nel dettaglio QUI, dove vengono messi in mostra gli enormi miglioramenti dal punto di vista dell’atletismo, della self creation e dell’assertività.

L’idea è che, nel bene e nel male, la percezione di Bronny James rischi di risultare alterata da ambo i fronti, quando il suo livello sembra quello di cui abbiamo parlato in un precedente articolo:

Se ci dimentichiamo per qualche secondo del suo nome e delle esternalità positive (nella forma di LeBron James e buzz mediatico) che Bronny porterà alla franchigia che lo sceglierà in NBA, il range di scelta al Draft a oggi più realistico è probabilmente un tardo primo/inizio secondo giro.

Vedremo se riuscirà a guadagnarsi minuti a USC, dove dovrà un po’ sgomitare.