Per la seconda estate consecutiva, la domanda è se ancora ci sia un posto in NBA per Danilo Gallinari. Nel 2022, il dubbio era stato sollevato dall’infortunio al ginocchio (legamento crociato) subito in una partita con la Nazionale, che ha costretto il Gallo a saltare l’intera stagione 2022/23, senza neanche riuscire a vestire per uan volta quella maglia dei Boston Celtics per cui aveva firmato pochi mesi prima; ora invece, dopo una stagione di assenza e con il 35esimo compleanno all’orizzonte, la domanda scaturisce dalla sua situazione in seguito alla trade-Porzingis, che lo ha portato a Washington. Dove, senza mezzi termini, non ha motivo di esistere.

Gli Washington Wizards negli ultimi mesi hanno ceduto Bradley Beal (Suns), Kristaps Porzingis (Celtics) e in precedenza anche Rui Hachimura (Lakers): piazza pulita, ottenendo più asset possibili in cambio e ripartendo dalle fondamenta, con uno o più anni di tanking all’orizzonte. Un contesto in cui Gallinari non ha alcun interesse a rimanere, a questo punto della sua carriera e per giunta dopo dodici mesi fermo ai box. E quindi?

Le possibilità che lasci la Capitale con una trade sono ridotte all’osso, considerando il suo (non) valore di mercato, già calato negli ultimi anni per via del suo declino fisico e ora realisticamente tendente allo zero dopo il grave infortunio. Un buyout sembra dunque l’ipotesi più realistica, ed è probabile che le due parti cercheranno un accordo per liberare il giocatore e consentirgli di scegliere il prossimo step della sua carriera. Negli Stati Uniti, o magari tornando da questa parte dell’Oceano.


In ottica NBA, l’unica squadra di cui si è sentito parlare dopo il suo sbarco a Washington sono i Miami Heat, che ormai da anni vengono costantemente avvicinati a Danilo in ogni sessione di mercato. Come riportato da Greg Sylvander, questa potrebbe essere la volta buona: nel caso in cui Gallinari si rendesse disponibile come free agent, al minimo salariale potrebbe infatti essere un’opzione gradita a Pat Riley e soci, che recentemente avrebbero discusso del suo profilo (insieme a quello di altri veterani accessibili sul mercato, tra cui Robert Covington e Jonas Valanciunas).

Come noto, in queste settimane gli Heat sono occupati al tavolo delle trattative per Damian Lillard e realisticamente si potrebbero muovere per completare il roster solo al termine di questo processo. Miami, comunque, sarebbe uno scenario chiaramente attraente per Gallinari, considerando il contesto ambientale e soprattutto il fatto che si tratti di una contender, reduce da un viaggio alle Finals e con un Lillard che sembra sempre più vicino. Resta da capire se effettivamente gli Heat riusciranno a mandare in porto l’affare con i Blazers, ed eventualmente se il Gallo convinca coach Spoelstra come aggiunta di esperienza per dare profondità alla panchina. Altrimenti?

Per il momento sappiamo poco o nulla d’altro. Dal fronte Washington non è trapelato nulla, né tanto meno dal giocatore, ma delle novità (e possibili franchigie interessate) potrebbero emergere nel momento in cui si dovesse annunciare l’accordo con gli Wizards per il buyout. E nel caso in cui dall’NBA non arrivasse nessuna offerta interessante – ancora: dal punto di vista del contesto, perché si tratterebbe in ogni caso di un minimo salariale – rimane viva l’ipotesi di un ritorno a casa. In Italia, con la sua Olimpia Milano che da sempre lo attende a braccia aperte. Prima, però, Danilo cercherà di capire se qualcuno gli darà un’ultima occasione per tornare dalla sua esperienza negli Stati Uniti con un anello al dito.