Questo contenuto è tratto da un articolo di Adam Taylor per Celtics Blog, tradotto in italiano da Edoardo Viglione per Around the Game.
In un inizio di stagione complicato per i Celtics nel quale Jayson Tatum litiga con il suo tiro, Jaylen Brown combatte per rimanere lontano dagli infortuni e Marcus Smart finisce in prima pagina per le parole dure rivolte ai compagni, una delle poche note positive è stata Robert Williams – nonostante il suo infortunio al ginocchio di lunedì notte, che comunque non dovrebbe tenerlo lontano dal campo a lungo.
Dai numeri nei rimbalzi offensivi fino al netto sviluppo della difesa perimetrale, Rob fino a questo momento è stato senza dubbio uno dei giocatori più continui dei Boston Celtics. Tutti siamo a conoscenza del suo talento, così come del fatto che i tanti problemi fisici degli ultimi anni ne abbiano compromesso lo sviluppo.
Contro i Cavs e i suoi numerosi “big men”, Williams ha dominato il pitturato e fatto sentire in entrambe le età campo la sua presenza. Il tabellino finale: 12 punti, 16 rimbalzi, +13 plus/minus.
Guardate questa stoppata, per esempio. Time Lord riesce ad accorciare la distanza e stoppare il tiro dal mid-range di Valentine in modo impressionante. Al quarto anno, lo fa sembrare facile. Williams ha 1.8 stoppate di media a partita, potrebbero essere di più in futuro.
Qui sotto ancora Rob che, nemmeno tre minuti più tardi, si accoppia con il rookie Evan Mobley vicino alla linea dei tre punti. Il rookie inizialmente lo batte sul closeout, ma Williams riesce a recuperare, rallentare la sua penetrazione e stopparlo al ferro.
Il numero 44 biancoverde sta cominciando a godere di grande fiducia da parte dei compagni anche per la sua comunicazione in difesa, come dimostrano le parole di Josh Richardson posteriori alla vittoria contro i Raptors, nella quale Williams ha raccolto 13 rimbalzi e messo a referto 16 punti.
“Penso che Rob faccia un ottimo lavoro come quarterback della difesa, chiamando i cambi e le coperture.”
Josh Richardson
In media il prodotto di Texas A&M sta contestando circa 11 tiri a partita e ne sta stoppando poco meno della metà di quelli all’interno del pitturato. Gli avversari diventano riluttanti a penetrare se son presenti sia Horford che Williams, due giocatori che con la loro fisicità e le loro capacità difensive hanno alte probabilità di forzare un errore degli avversari.
Contro i Cavaliers, poi, Williams ha dominato sotto il canestro avversario raccogliendo 5 rimbalzi offensivi. E la sua grande crescita in questo fondamentale risiede anche nella sua capacità di trasformare in punti questi rimbalzi.
Nel video qui sopra, Williams sta tenendo la corsia centrale libera per permettere a Smart di guidare l’azione; accelera solo nel momento in cui il numero 36 sta tirando, finendo per raccogliere dal tabellone la palla e schiacciare.
I Celtics hanno aspettato a lungo un giocatore capace di prendere rimbalzi in entrambe le metà del campo, e quando sano Robert Williams sta rispondendo presente alla chiamata.
Offensivamente, Time Lord produce di media 10.8 punti a partita, 1.5 assist e genera circa 10 punti con gli screen assist. Gran parte di queste cifre deriva dal suo lavoro nel pitturato, ma la pressione al ferro e la spaziatura verticale di Williams possono influenzare il modo in cui le difese si comportano contro i Celtics, rendendoli quindi più versatili e imprevedibili. Sono giocate che valgono più dei 2 punti che segnano sul tabellino.
Infine, l’ultima evoluzione di Williams, che abbiamo potuto vedere nelle ultime settimane: la sua voce. Rob ha cominciato a parlare durante le conferenze stampa – ma non in modo dannoso, bensì offrendo una valutazione della situazione attuale della squadra e di come pensa che si possa risolvere.
“Ci siamo rilassati troppo. L’abbiamo fatto diverse volte ultimamente e dobbiamo correggere questo comportamento. È tutto ciò che posso dire. Siamo stufi, stiamo ancora imparando giorno dopo giorno, ma questi errori non devono più verificarsi.”
Robert Williams dopo la rimonta subita contro i Cleveland Cavaliers
Rob è uno dei giocatori di maggior impatto del roster, e in quanto tale è un buon segno che abbia iniziato a farsi sentire maggiormente all’interno dello spogliatoio.
In tanti stanno puntando il dito verso diversi giocatori dei Celtics, per i risultati della squadra in questo inizio di stagione. Williams, però, ha mostrato significativi miglioramenti. E, infortuni permettendo, rimane un ampio margine di crescita per il giovane centro.