Da Michael Jordan nel 1984, fino a Kobe Bryant e al buzzer beater di Trae Young: LaMelo Ball è entrato a far parte di un club élitario.

FOTO: NBA.com

Questo contenuto è tratto da un articolo di Aaron Dodson per The Undefeated (ESPN), tradotto in italiano da Emilio Trombini per Around the Game.


In 75 anni di storia dell’NBA, meno di 85 giocatori si sono guadagnati l’onore di avere un proprio paio di sneakers.


LaMelo Ball, poit guard 20enne degli Charlotte Hornets e Rookie dell’Anno in carica, è diventato l’ultimo ad entrare in questo club esclusivo durante la prima settimana della stagione NBA 2021/22. Nella partita di apertura di Charlotte contro gli Indiana Pacers, Ball ha indossato la sua prima signature shoe, la Puma MB.01, realizzando 31 punti, con un career-high di 7 triple, insieme a 9 rimbalzi e 7 assist.

È stato il primo atleta firmato Puma da quando il marchio è tornato a fare scarpe da basket nel 2018, e non ha deluso durante la sua prima partita ufficiale indossando la MB.01. Nella vittoria degli Hornets, Ball è infatti diventato il più giovane giocatore nella storia della Lega ad iniziare una stagione con una prestazione da 30+ punti, 5+ assist e 5+ rimbalzi. Nel terzo quarto, il pubblico di casa ha persino iniziato a cantare “M-V-P, M-V-P” mentre LaMelo raggiungeva la linea del tiro libero con le sue nuove sneaker firmate.

È stato fantastico“, ha detto Ball a The Undefeated dopo la sua prima partita con le Puma MB.01. “Devi amare le cose che indossi, le tue scarpe da basket.”

Non c’è dubbio che Ball abbia avuto uno dei debutti più emozionanti tra i giocatori del club esclusivo delle signature shoes. Da Michael Jordan a Kobe Bryant, fino a LeBron James e Trae Young, vediamo dove si piazza la sua performance tra i 15 migliori debutti con la propria scarpa nella storia NBA.

MICHAEL JORDAN

Nel suo debutto in Regular Season, avvenuto il 26 ottobre 1984, Jordan scese in campo per i Bulls indossando la Nike Air Ship – non la sua prima scarpa firmata, che era la Air Jordan 1. Fu proprio la Air Ship che fece introdurre nella Lega una nuova politica, destinata a rimanere nel tempo. Dopo una partita di Preseason durante la quale Jordan fu fotografato mentre indossava le Air Ship, infatti, un executive dell’NBA inviò una lettera di diffida all’azienda di Beaverton, Oregon. Da quel momento, la NBA vietava ufficialmente a Jordan di “indossare in campo quelle scarpe da basket Nike rosse e nere”.

Nike ha reagito iniziando a vendere le Air Jordan 1, e non l’Air Ship, ai consumatori come “la scarpa bandita dall’NBA”. Eppure, come descritto da Nick Engvall, appassionato di sneakers da molto tempo, in una storia di sneakerhistory.com del 2015, Jordan ha indossato la sua scarpa per la prima volta solo dopo 11 partite, nella sua stagione da rookie. Il 17 novembre 1984, contro i 76ers, l’allora 21enne guardia dei Bulls svelò la sua “Chicago” Air Jordan 1, segnando 16 punti con 7 assist, 5 rimbalzi e 5 rubate.

Dopo il debutto, secondo Engvall, Jordan giocò esclusivamente con le Air Ship fino alla fine di dicembre, dopodiché passò alle Air Jordan 1 a tempo pieno in vista dell’uscita della scarpa nel marzo 1985.

SHAQUILLE O’NEAL

Due settimane prima che i Magic selezionassero il 20enne O’Neal con la prima scelta nel Draft del 1992, il suo agente, Leonard Armato, smentì la notizia che il centro uscito da Louisiana State University avesse firmato un accordo con LA Gear per scarpe ed abbigliamento. Al contrario, Shaq aveva deciso di firmare con la Reebok un accordo pluriennale del valore di 3 milioni di dollari all’anno dopo che l’azienda di abbigliamento sportivo con sede a Stoughton, Massachusetts, aveva vinto una guerra di rilanci con Nike.

La partnership ha reso il centro il volto della popolare tecnologia Pump di Reebok, oltre che della sua linea di scapre “Shaq Attaq”.

Con il #23 sulle spalle, O’Neal ha indossato le Shaq Attaq 1 nella sua prima partita NBA, diventando così il quarto rookie nella storia della Lega ad avere una signature shoe durante la sua stagione da esordiente. Ha segnato 12 punti e preso 18 rimbalzi, con ai piedi la scarpa realizzata dalla designer Judy Close.

Reebok ha poi sponsorizzato le Shaq Attaq per tutta la stagione 1992/93 con una campagna pubblicitaria da 20 milioni di dollari. Fiore all’occhiello, lo spot andato in onda durante il Super Bowl XXVII che fu co-scritto da O’Neal come protagonista insieme a Wilt Chamberlain, Bill Russell, Bill Walton e Kareem Abdul-Jabbar.

PENNY HARDAWAY

Hardaway ha iniziato a pensare ad una scarpa durante il suo secondo anno in NBA. In quella stagione 1994/95, la guardia dei Magic ha fatto parte del primo quintetto All-NBA con una media di 20.9 punti, il 51.2% dal campo, 7.2 assist e 4.4 rimbalzi a partita.

Durante la sua prolifica campagna da sophomore, Hardaway ha indossato due modelli Nike – la Air Up e la Flight One – prima che lo swoosh decidesse che Penny meritava un proprio paio di sneakers. “Nike praticamente mi disse, ‘sai cosa? Credo sia arrivato il momento per una tua scarpa”, ha detto Hardaway a Nick DePaula nel 2008. “Sei diventato un nome abbastanza importante: te lo sei davvero guadagnato”.

La sera della prima partita di stagione regolare dei Magic del 1995/96, Hardaway fece 28 punti con le Nike Air Max Penny 1. La sua scarpa ha introdotto “1 Cent”, che è diventato uno dei loghi più riconoscibili della storia.

ALLEN IVERSON

Avete sicuramente visto il filmato del marzo 1997 di un allora 21enne rookie Iverson che incrocia il più grande di tutti i tempi, Jordan. Ai piedi di Iverson c’era un paio di Reebok Question bianche, rosse e blu – la prima scarpa firmata dal futuro Hall of Famer, che ha dato il via ad una partnership a vita con l’azienda.

Nel giugno 1996, Iverson firmò un contratto senza precedenti di 10 anni per 50 milioni di dollari con Reebok prima ancora che lui o il marchio sapessero dove sarebbe iniziata la sua carriera NBA. “Mi merito di essere la prima scelta”, disse Iverson la notte prima del Draft, mentre indossava un Rolex d’oro e una spilla Reebok. E i 76ers selezionarono AI, da Georgetown University, con la prima scelta, facendolo diventare la seconda prima scelta “firmata” Reebok in cinque anni, dopo O’Neal nel 1992.

Iverson ha fatto il suo debutto in NBA l’1 novembre 1996, con una prestazione da 30 punti con la sua Reebok Question – un bel gioco di parole con il suo soprannome “The Answer”, tatuato sul suo bicipite sinistro. La Question da allora è diventata la scarpa da basket più rieditata nella storia della Reebok.

KOBE BRYANT

Una delle eredità di Bryant è il segno che ha lasciato nella storia delle sneakers, avendo firmato per due brand diversi in carriera. Ha indossato adidas per sei stagioni, prima di unirsi a Nike nel 2003 e indossare lo swoosh per il resto della sua carriera NBA.

Entrambi i debutti di Bryant con le proprie sneakers, sia per adidas che per Nike, sono state impressionanti, ma ovviamente la seconda volta ha superato se stesso.

Contro i Jazz, il 31 ottobre 1997, un Bryant allora 19enne ha lanciato la adidas KB8, mettendo a referto 23 punti e 5 assist in 33 minuti dalla panchina. Il giorno di Natale del 2005, Bryant ha invece esordito con la Nike Zoom Kobe 1 con 37 punti, 8 rimbalzi e 6 assist contro gli Heat. E a fine gennaio 2006, meno di un mese dopo il debutto della scarpa, Bryant ha realizzato il suo career-high di 81 punti con le Nike Zoom Kobe 1 ai piedi.

LEBRON JAMES

Nessun giocatore nella storia della lega ha avuto un debutto più atteso della prima in NBA di LeBron James, “The Chosen One”.

Nel maggio 2003, un mese prima che i Cavaliers lo scegliessero con la prima scelta al Draft, James aveva già firmato un contratto di sette anni per 90 milioni di dollari con Nike, che è ancora il contratto di sponsorizzazione più ricco per un rookie NBA. Prima del suo debutto contro i Kings il 29 ottobre 2003, Nike ha rilasciato lo spot “Pressure”, con James e la sua prima signature shoe, la Nike Air Zoom Generation, costruita da un team design composto da Tinker Hatfield, Eric Avar e Aaron Cooper.

In prima serata alla ARCO Arena, James ha abbagliato tutti con le Zoom Generation ai piedi. Ha segnato 25 punti, tirando 12/20 dal campo, con 9 assist, 6 rimbalzi e 4 rubate. Ha anche realizzato la sua prima schiacciata in carriera dopo una palla rubata, immortalata in una foto che dovrebbe essere esposta in un museo.

LBJ ha finito la sua rookie season indossando le Zoom Generations, mentre registrava una media di oltre 20 punti, 5 assist e 5 rimbalzi a partita, primo rookie a riuscirci dai tempi di Michael Jordan.

DWYANE WADE

Il tre volte campione Wade fa parte di un club esclusivo di giocatori NBA che hanno avuto la propria scarpa con tre marchi diversi durante la loro carriera. Gli altri sono stati Chris Webber (Nike, FILA, Dada) e Kevin Garnett (Nike, AND1, Adidas, Anta). Ciò significa che Wade ha debuttato 3 volte con le proprie sneakers, e ha dato spettacolo in campo con ognuna di esse.

Nella notte della prima partita di Regular Season 2005/06 dei Miami Heat, la guardia ha fatto registrare 23 punti, 10 rimbalzi, 6 assist, 2 rubate e 2 stoppate indossando le Converse Wade 1.

Nell’aprile 2011, dopo essere passato da Converse al brand Jordan, Wade ha superato dei problemi fisici e si è presentato alla serie di primo turno Playoffs con le Jordan Fly Wade 1, per la prima volta, mettendo a referto 14 punti, 6 rimbalzi, 2 assist, 2 palle rubate e una stoppata.

Il massimo di Wade in un debutto, comunque, è stato 29 punti, quando ha indossato la scarpa Li-Ning Way of Wade 1 nel 2012. Da lì è iniziata la sua partnership con l’azienda cinese Li-Ning, con cui poi avrebbe fatto uscire altri 8 modelli e firmato un accordo a vita.

DERRICK ROSE

Il tempismo dell’uscita della prima scarpa di Rose non avrebbe potuto essere più perfetto. Due anni dopo essere entrato nell’NBA come prima scelta assoluta dei Bulls, nella sua città natale, Rose ha iniziato la sua terza stagione indossando le adidas adiZero Rose 1 nella notte di apertura del 2010. Ha segnato 28 punti nel debutto della scarpa, e a maggio 2011 è diventato il più giovane giocatore nella storia della Lega ad essere nominato MVP, all’età di 22 anni. “Quando hai una scarpa che porta il tuo nome, la tua autostima cresce”, ha detto Rose a ESPN nel 2019. “Quando sei lì in campo, ti dà un po’ più di swag. All’epoca, non potevo crederci”.

Con 11 modelli adidas a suo nome, D-Rose è uno degli otto giocatori nella storia della lega, insieme a Jordan, Bryant, James, Carmelo Anthony, Chris Paul, Iverson e Durant ad aver avuto almeno 10 proprie scarpe.

KYRIE IRVING

Irving prende la palla vicino a metà campo, attacca il suo difensore, palleggia a sinistra, poi a destra, poi ancora a sinistra, attacca il canestro e appoggia un layup dei suoi alla tabella. E’ il 4 dicembre 2014.

Al Madison Square Garden mancano 10 secondi da giocare, e quel canestro di Kyrie contro i Knicks ha sigillato la vittoria dei Cavaliers, coronando il debutto di Irving con le Nike Kyrie 1 con 37 punti.

STEPHEN CURRY

Dopo aver indossato Nike ai piedi per i primi quattro anni della sua carriera, Curry ha fatto quello che in molti hanno considerato un grande azzardo, lasciando il baffo per unirsi ad Under Armour nell’ottobre 2013. Una linea dedicata a Curry non era nei piani di Nike, a differenza del brand di Baltimora. E il 9 gennaio 2015, alla Oracle Arena di Oakland, California, la point guard dei Warriors ha lanciato la Under Armour Curry One con 23 punti e 10 assist. “È un sogno che si avvera”, disse Curry quella sera. “C’è una lunga serie di giocatori che ha avuto una signature shoe prima di me, con tutte le marche. Ma dare vita alla Curry One con Under Armour è qualcosa che non vedevo l’ora di fare”.

Più tardi in quella stagione 2014/15, Curry è stato nominato MVP e ha portato Golden State al primo titolo della franchigia in 40 anni. Ora è al suo nono modello, ed è il volto del proprio marchio Curry presso Under Armour.

JAMES HARDEN

Il 1 ottobre 2015 è ufficialmente iniziato l’accordo di 13 anni e 200 milioni di Harden con adidas, dopo che Nike, il marchio che Harden ha indossato per i primi sei anni della sua carriera, si è rifiutata di fare un’offerta così onerosa. Il brand tedesco ha celebrato il momento – e il suo nuovo atleta nella scuderia – inviando un camion pieno di scarpe da basket con il tag “The Wait Is Over” in grassetto rosso a casa di Harden prima della stagione NBA 2015/16.

Un anno dopo, in un evento di lancio a Houston con presenti diversi rapper come Travis Scott, Nipsey Hussle e YG, la star NBA, allora con i Rockets, ha svelato le sue prime sneakers, le adidas Harden Vol. 1. Durante una sessione di interviste quella sera, un giornalista ha chiesto ad Harden se pensasse di avere la migliore sneaker della lega. “Penso di sì“, ha detto Harden. “Sono estremamente emozionato. Tutto quello che faccio ha dello swag, lo sapete“.

La prima volta che il Barba è sceso in campo con le Vol. 1, nella prima stagionale di Houston della stagione 2016/17, ha giocato contro i Lakers allo Staples Center, nella sua città natale, e ha flirtato con la tripla-doppia, segnando 34 punti conditi da 17 assist e 8 rimbalzi.

GIANNIS ANTETOKOUNMPO

Era giusto che Antetokounmpo, nato da immigrati nigeriani e cresciuto ad Atene, in Grecia, svelasse la sua prima signature sneaker sulla scena globale. La stessa settimana in cui “The Greek Freak” è stato nominato MVP nel 2019, Nike ha annunciato Antetokounmpo come il primo giocatore di basket internazionale ad avere la propria scarpa nella storia del marchio.

“Volevo che la mia scarpa presentasse fondamentalmente me e la mia famiglia al mondo”, ha detto Antetokounmpo a The Undefeated al lancio ad Atene della Nike Zoom Freak 1. Pochi mesi dopo, è sceso in campo con la Freak 1 per la prima volta alla Coppa del Mondo FIBA in Cina, nella gara di apertura della Grecia contro il Montenegro. Antetokounmpo ha giocato solo 16 minuti, segnando 10 punti e raccogliendo 8 rimbalzi. Nella sua prima partita NBA indossando la Freak 1, invece, ha segnato una tripla-doppia da 30 punti, 13 rimbalzi e 11 assist.

ZION WILLIAMSON

Nel 2019, Williamson era il prospetto NBA più quotato dai tempi di James. Ciò significa che è diventato anche il rookie più ricercato dai brand da più di 15 anni.

Dopo che i Pelicans lo hanno selezionato con la prima scelta assoluta, Williamson ha firmato un contratto di cinque anni per 75 milioni di dollari per unirsi a Jordan. La partnership ha reso Williamson il settimo giocatore dopo MJ ad avere una propria scarpa Jordan – e il primo atleta della Generazione Z (nato dopo il 1996) ad avere una sneaker personale. “L’opportunità di avere una scarpa firmata Jordan era qualcosa a cui non potevo dire di no“, ha detto Zion a The Undefeated in aprile, prima dell’annuncio delle Jordan Zion 1.

Quando ha allacciato la scarpa per la prima volta contro i Nets, la stella dei Pelicans ha dominato: 33 punti, 74% dal campo, 7 rimbalzi e 4 assist. Nessun giocatore nella storia delle Jordan – da Russell Westbrook (20 punti con la Why Not Zer0.1 nel 2018) a Chris Paul (16 punti con la CP3.I nel 2008) ad Anthony (20 punti con la Melo 1.5 nel 2004) e persino Jordan (16 punti con la Air Jordan 1 nel 1984) – ha segnato più punti nel suo debutto.

TRAE YOUNG

Young non vedeva l’ora di far debuttare le sue prime sneakers, e non ha perso tempo. Le adidas Trae Young 1 non dovevano uscire prima di ottobre, ma dopo che gli Hawks hanno raggiunto i Playoffs 2021 come quinta squadra della Eastern Conference, la point guard ha deciso di allacciare la propria sneaker prima del previsto. “Volevo solo poter giocare i miei primi Playoffs con la mia scarpa“, ha detto Trae, che ha tirato fuori la scarpa per Gara 1 della serie contro i Knicks, quarti.

Sul parquet del Madison Square Garden, con la Trae Young 1 ha segnato 32 punti, tra cui il floater vincente con 0.9 secondi rimasti sul cronometro.

Di tutti i debutti di questa lista, la performance di Young è stata certamente la più importante. Ha poi mantenuto una media di 28.8 punti e 9.5 assist in 16 partite durante i Playoffs 2021, il tutto indossando le Adidas Trae Young 1.

LAMELO BALL

Quattro anni fa, prima delle Puma MB.01, Ball ha lanciato una scarpa chiamata “MB1” all’età di 16 anni con il Big Baller Brand. Ha anche collaborato con la rivista SLAM, in quell’occasione, per uno spot esilarante per promuovere la scarpa. E suo fratello maggiore, Lonzo, ha scritto una canzone rap chiamata “Melo Ball 1”. Ma non c’è alcun filmato di Ball che si allaccia il suo paio di scarpe BBB in una partita.

Prima del Draft 2020, quando gli Hornets lo hanno selezionato con la scelta numero 3, Ball ha firmato un accordo pluriennale con Puma per diventare il volto del brand per quanto riguarda la pallacanestro.

A metà ottobre, il marchio ha annunciato ufficialmente la MB.01, rendendo Ball il quarto atleta di basket nella storia di Puma, dopo Walt Frazier (1973), Ralph Sampson (1983) e Vince Carter (1999). “Vivo secondo il motto, ‘One of One,’ che significa che non sono come tutti gli altri“, ha detto LaMelo. “Mi distinguo per essere diverso, e sono me stesso al 100%. Il motto è stato davvero l’ispirazione dietro la MB.01. Volevo creare un tipo diverso di sneakers. Un modello con un design unico, colori brillanti e la migliore tecnologia per una migliore performance in campo“.

Con 31 punti, 7 triple e una vittoria nell’esordio stagionale di Charlotte, Ball non avrebbe potuto immaginare una prima partita migliore con le sue Puma MB.01.