Questo articolo, scritto da Mark Schindler per Premium Hoops e tradotto in italiano da Federico Frumento per Around the Game, è stato pubblicato in data 2 aprile 2021.


Questo giocatore è un buon difensore sul perimetro.Talvolta è molto attivo in difesa.I suoi movimenti lontano dalla palla sono fantastici.Questo ragazzo offre un’ottima protezione del ferro.Ha un grande valore come difensore di squadra.


Con tutta probabilità avete già sentito o letto una di queste frasi sui vostri podcast o siti NBA preferiti. Io stesso talvolta cado preda di questi semplicistici ma confortanti clichè, ma raramente sento qualcuno domandarsi cosa significhino realmente. Siamo stati alle prese con questa stessa domanda in un recente podcast, ma l’argomento è troppo lungo per affrontarlo in modo esauriente in una sola ora.

Il mio obiettivo di oggi è semplice: formare una metrica basata su un giudizio dell’effort difensivo che aiuti a giudicare la difesa perimetrale, usarla per valutare quelli che sono notoriamente buoni/cattivi difensori e cercare le differenze. Voglio chiarire che il mio intento NON è quello di risolvere definitivamente il dilemma dello scouting riguardo alla valutazione dei difensori sul perimetro. Intendo solo avviare la conversazione affinchè sia poi approfondita in altre sedi.

Metrica sulla difesa perimetrale

Quello che segue è il mio primo tentativo di di creare una rubrica per valutare i parametri della difesa perimetrale in NBA.

Utilizzo della metrica per valutare la difesa perimetrale

Per testare questa rubrica ho deciso di prendere in esame casi agli antipodi: tre giocatori che sono conosciuti per essere ottimi difensori perimetrali e due giocatori che sono negativi in queste situazioni. Ho usato la metrica D-LEBRON di Basketabll Index per essere sicuro che il loro impatto difensivo che si riflette nelle statistiche fosse comparabile con ciò che l’intellighenzia di Twitter vede coi propri occhi.

Per quanto riguarda i migliori difensori perimetrali ho preso in esame il candidato al DPOY Ben Simmons (+1.56 D-LEBRON al 31/3/21), Matisse Thybulle (+2.02) e Jimmy Butler (+1.63). Dall’altro lato ho valutato Damian Lillard (-2.56) e Trae Young (-2.18). (Nota: ho deciso di analizzare Thybulle in seguito ad una prima indagine, quindi parlerò di lui separatamente più avanti).

Prima di parlare dei risultati voglio essere chiaro: la valutazione delle prestazioni difensive è estremamente complessa. Non solo il valutatore deve conoscere il sistema difensivo, ma anche il ruolo del giocatore all’interno del sistema. Perciò non posso fare altro che ribadire che ci sarà sempre un impatto della soggettività. Mostrerò anche alcuni video per spiegare le mie valutazioni, ma comunque si tratta della punta dell’iceberg.

Guardando giocare questi giocatori mi sono segnato quante giocate delle varie categorie indicate prima (eccezzionale, ottimo, buono, nella media, deleterio) hanno effettuato per ogni partita. Poi ho preso in esame il numero di minuti che hanno giocato in modo da ottenere il numero di giocate per 36 minuti, per avere dati più omogenei. Infine, ho confrontato i dati dei giocatori da entrambi i lati dello spettro in modo da poter collezionare più dati velocemente. Idealmente avrei voluto usare i dati di ciascun giocatore singolarmente, ma, per poter fare una stima più rapidamente, li ho raggruppati.

Damian Lillard e Trae Young

Ho cominciato la mia valutazione con i due difensori peggiori, con l’intento di cercare di fornire una definizione di “brutta difesa”.

Quello che mi ha colpito maggiormente è stato il grande numero di giocate da -1 (“deleterio”) che sia Young sia Lillard hanno commesso. In particolare entrambi hanno avuto grandi difficoltà riguardo ai blow-by in situazioni in cui la difesa dipendeva dalla loro capacità di stare di fronte all’attaccante. Con un closeout maldestro, o semplicemente non muovendo i piedi abbastanza rapidamente, hanno concesso un vantaggio che si sarebbe potuto tradurre in punti da parte degli avversari.

Nessuno dei due errori difensivi ha portato direttamente a un canestro, ma entrambi hanno prodotto situazioni di vantaggio per l’attacco che potrebbero portare a un impatto negativo su 100 possessi. Talvolta queste mancanze hanno prodotto facili occasioni per l’attacco, ma ho cercato di non guardare unicamente il risultato.

Una critica che può essere mossa è che Lillard dovrebbe venire protetto da situazioni di isolamento in post-up, quindi questo potrebbe essere considerato al di fuori di ciò che ci si aspetta da lui all’interno del sistema difensivo dei Blazers. Dall’altro canto, Portland cambia spesso con i difensori sul perimetro, quindi se al posto di Lillard ci fosse stato un difensore migliore in post l’intera difesa ne avrebbe giovato.

A parte la maggioranza di giocate “deleterie”, Young e Lillard hanno contribuito ad alcune giocate positive. Tra i due, però, ho contato davvero poche giocate “ottime” e nessuna “eccezionale”.

Visto che entrambi giocano per circa 36 minuti, la proiezione è stata molto semplice per loro. In media, compiono 4.24 giocate “deleterie” a partita e poco più di una giocata “ottima”. Durante questa parte della mia analisi stavo ancora sviluppando le giocate da +0.5 (“buone”), quindi non le ho contate.

Ben Simmons e Jimmy Butler

Come per molte teorie, le conclusioni sono piuttosto noiose, ma ciò su cui voglio soffermarmi sono le sottigliezze. Neanche Simmons e Butler sono scevri da errori difensivi, ma questi si verificano molto meno frequentemente.

Quello sotto è probabilmente l’unico vero blow-by che ho trovato, e si potrebbe argomentare anche se lo sia o meno. In ogni caso, Wiggins ottiene chiaramente un vantaggio a causa della difesa di Simmons:

Analogamente, i seguenti due errori difensivi di Butler hanno dato origine a canestri facili. Nel primo lo schema difensivo di Miami dipende dal cambio di Butler su Sabonis, ma Sabonis riesce a prendere vantaggio. Nel secondo Butler esita un attimo, lasciando a McDermott lo spazio necessario per concludere il lob.

Ancora una volta è opportuno notare che queste tre giocate fano parte di una mole ben inferiore di giocate “deleterie” che i due hanno commesso rispetto a Lillard e Young.

Simmons e Butler hanno dato origine a un numero molto maggiore di giocate +1 “ottime” e alcune +2 “eccezionali”. Jimmy ha causato diversi falli offensivi, che potrebbero essere equiparati, per importanza, a una stoppata al ferro. Entrambi, inoltre, hanno rubato palla al ball-handler avversario con una discreta frequenza.

La diversificazione diventa più difficile nel caso di una situazione “pick-6”, quando una palla rubata oppure una giocata difensiva producono la possibilità di una buona transizione offensiva. Come, per esempio, queste due giocate:

Nella prima giocata Butler fa una buona lettura, anche se la colpa sembra piuttosto dovuta al passaggio, un po’ pigro. Poi, segna utilizzando la sua intelligenza nel contropiede uno-contro-uno. Nella seconda, Simmons genera la rubata grazie alla sua velocità e lunghezza, che dà origine a un facile contropiede in campo aperto.

Per quanto mi riguarda darei un +2, “eccezionale”, alla giocata di Simmons, ma sarei tentato di farlo anche con quella di Butler, a cui invece ho assegnato +1, “ottima”. La linea di demarcazione tra le due è dove l’analisi si fa difficoltosa ed estremamente soggettiva.

Ecco dunque i dati (agglomerati) che ho raccolto per Simmons, Butler e Thybulle:

Giocate “deleterie”: 1.64 / 36 minuti

Giocate “ottime”: 2.36 / 36 minuti

Giocate “eccezionali”: 0.36 / 36 minuti

La differenza rispetto ai dati di Lillard e Young (4.24 – 1.18 – 0) è subito evidente.

Mathysse Thybulle

Avete letto abbastanza, quindi vi do la mia opinione, forse controcorrente: Mathysse Thybulle è il miglior difensore perimetrale dell’NBA. Voglio essere chiaro: Thybulle è un difensore con un impatto maggiore rispetto a quello di Simmons. Alex Fidanza ne ha parlato su Twitter, e io ora vorrei spiegare perché non sia un’opinione così controversa.

Seppur basandosi su un campione più ridotto, Thybulle ha effettuato più giocate difensive “ottime” ed “eccezionali”, e, in proporzione, lo stesso numero di giocate “deleterie”. Ciò conferma il paragone fatto tramite i dati di Basketball-Index:

La maggior obiezione di Alex Fidanza è che lui avrebbe più fiducia in Simmons quando si tratta di difendere uno specifico giocatore. Forse questo è vero, e forse è vero anche per quanto riguarda la difesa su più posizioni. Simmons è più versatile, ma io rimango convinto che nella stessa situazione Thybulle sia leggermente meglio.

Inoltre, perché Thybulle non dovrebbe essere un difensore migliore? Simmons deve utilizzare più energie nella metà campo offensiva, e, semplicemente, sarebbe impossibile impiegare le stesse energie in difesa. Forse Simmons sarebbe migliore di Thybulle se avesse lo stesso compito, ma così non è, e noi dobbiamo analizzare ciò che vediamo. Così come Tony Allen una decina di anni fa, uno specialista difensivo deve essere esattamente questo: molto più impattante in difesa.

Trarre le conclusioni

La conclusione più immediata è che i grandi difensori sul perimetro fanno molte meno giocate “deleterie” e molte più “ottime” ed “eccezionali” rispetto ai difensori più carenti. Sebbene questo sia ovvio, ritengo che la conclusione più interessante riguardi l’ordine di grandezza di queste differenze.

Simmons/Butler/Thybulle comparati con Lillard/Young commettono circa un terzo degli errori (giocate “deleterie”: 1.64 / 4.24), il doppio delle giocate “ottime” (2.36 / 1.18 ) e sono in grado, a differenza di Dame e Trae, di compiere giocate “eccezionali” (0.36 / 0).

In parole povere, buoni difensori commettono meno errori e si rendono protagonisti di più giocate positive. Tuttavia, il numero di giocate “ottime” ed “eccezionali” è probabilmente inferiore a quello che ci si potrebbe aspettare. La chiave di lettura potrebbe stare nelle giocate “deleterie” e in quelle “buone”.

Tornando alla metrica D-LEBRON, che tiene conto delle statistiche sui 100 possessi, Simmons/Butler permettono +1.5 punti/100 possessi, mentre Lillard/Young -2.5 punti/100 possessi. Volendo portare questi valori a numeri sui 36 minuti di gara, otteniamo +1.125/75 posessi e -1.875/75 possessi. Un grande difensore permette una differenza di circa 3 punti su 75 possessi (o per 36minuti, circa una partita media) rispetto a un cattivo difensore, stando alla metrica D-LEBRON.

Non voglio soffermarmi sui valori numerici, ma mi sembra un’affermazione ragionevole. Dubito che la differenza sia sostanzialmente maggiore. Grandi difensori permettano un “plus” di circa 2 punti/75 possessi, e pessimi difensori (specialmente point guard) “costano” circa -1.5.

Fare una stima delle difese “ottime” ed “eccezionali”

Basandosi sul mio criterio, un modo semplicistico per fare una stima delle giocate “ottime” ed “eccezionali” di cui un giocatore si rende protagonista è rapportare le sue stoppate/rubate/falli causati sui 36 minuti. Tuttavia questa stima presenta un paio di criticità. Anzitutto non differenzia le giocate “ottime” da quelle “eccezionali”. Sarebbe necessario osservare tutte le singole stoppate e rubate di un giocatore per farlo. Inoltre, alcune rubate potrebbero essere frutto di un errore dell’attacco piuttosto che di abilità difensiva. Per esempio, un passaggio sbagliato a volte è più imputabile all’attacco che al difensore. Ancora una volta, sarebbe necessario guardare tutte le azioni per fare queste distinzioni.

Infine, ed è la cosa più importante, talvolta è difficoltoso fare una stima delle giocate “deleterie”. Visto che nè il boxscore, nè nessuna metrica di cui sono a conoscenza tengono conto dei blow-by o delle rotazioni sbagliate. Rimane necessario contarle “manualmente”. Considerando che la differenza maggiore che ho rilevato tra cattivi e ottimi difensori è proprio nel numero di giocate “deleterie”, questo è un punto fondamentale.

Limiti e prossimi passi

  1. In questo articolo ho discusso unicamente dei difensori migliori e di quelli peggiori. Il prossimo passo deve essere un’analisi di quelli che abbiamo definito “nella media”. Decidere che appartenga a quella categoria sarà già sufficientemente difficoltoso, ma richiederà solo un maggior numero di casi su cui usare la mia metrica.
  2. Nel mio articolo ho discusso delle giocate “deleterie”, “ottime” ed “eccezionali”, lasciando da parte quelle “buone”. Con un’analisi che tenga conto anche di quelle si potrebbe avere un punto di osservazione più completo.
  3. Possibilmente, sarebbe utile creare una nuova categoria per le giocate negative. Raggrupparle tutte nella categoria “deleterie” forse è eccessivo. Senza dubbio ci sono giocate ed errori che hanno pesi specifici diversi.
  4. Un’altra cosa utile potrebbe essere rimarcare meglio le sezioni della metrica con definizioni più chiare, in modo che chiunque possa usarle.
  5. Inoltre, tenere conto, in queste analisi, della difficolta dei matchup e della flessibilità difensiva è un altro possibile aspetto interessante. Basketball-Index ci fornisce statistiche per entrambi, il che è necessario, perché da un giocatore che sta marcando James Harden ci si aspettano più errori rispetto a uno che sta marcando PJ Tucker.
  6. Infine, sarebbe bello un giorno vedere i blow-by in qualche boxscore.

Se non altro spero di aver accesso la conversazione sulla difesa, e averla spinta verso un terreno di confronto più specifico e utilizzabile da tutti.