FOTO: NBC Sports

Questo contenuto è tratto da un articolo di Michael Shearer per Celtics Blog, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.


Quando si pensa ai Celtics e alla loro sottovalutazione, chi viene in mente per primo? Forse Jayson Tatum o Jaylen Brown, il duo che il mondo ha costantemente cercato di fare a pezzi nonostante la loro costante traiettoria ascendente. Forse Payton Pritchard, il principale candidato a sesto uomo dell’anno, o Derrick White, il Michael Jordan dei glue guy. Ebbene, la scienza ha finalmente una risposta.

Owen Phillips ha snocciolato un po’ di cifre su The F5, newsletter basata sui numeri scritta dall’appassionato di R ed ex analista dei Knicks. Ha confrontato le metriche avanzate di ogni giocatore (si pensi a EPM, DARKO, ecc.) con il numero di volte che le persone hanno cercato il giocatore su Basketball-Reference.com. In generale, più un giocatore ha successo, più visite alla pagina riceve. Phillips ha cercato i giocatori le cui pagine non fossero in linea rispetto alle loro prestazioni. E indovinate chi si è trovato in cima alla classifica?

Luke Kornet è uno dei role player preferiti di chi scrive, ed è senza dubbio da tenere d’occhio in questa stagione. Certo, il motivo per cui non è popolare è chiaro. Impostare blocchi perfetti, fare la giusta lettura sullo short roll e contestare layup senza commettere fallo non sono di solito materiale da highlight.

Kornet non ha un sacco di visualizzazioni su YouTube o di reel dedicati su Instagram, non ha ancora raggiunto i 20 punti in stagione e ha toccato la doppia cifra solo sette volte. Ha anche avuto momenti, pure di recente, in cui non ha fatto parte in modo significativo della rotazione – i lunghi tradizionali saranno sempre un po’ dipendenti dal matchup.

Ma questo non significa che Kornet non sia un buon role player. Phillips ha approfondito le caratteristiche del lungo in campo, e sono tutte cose che i tifosi dei Celtics conoscono alla perfezione: è un grande finalizzatore con mani delicate; è un protettore del ferro d’élite sneaky, quasi di nascosto; e soprattutto è un rimbalzista da top-10 sulle triple avversarie sbagliate (ok, questa statistica non è esattamente a portata di mano, ma mi piace).

FONTE: The F5

Francamente, il fatto che abbia poca popolarità è un fallimento per i tifosi dei Celtics. Bisogna incoraggiare e valorizzare i propri pupilli, e se questo include la creazione di bot per ricaricare automaticamente le pagine di Basketball-Reference di Jordan Walsh o Neemias Queta, questa è una chiamata all’azione.

La storia di Phillips è divertente, merita una lettura. Tuttavia, ha una clamorosa omissione: non c’è una sola dichiarazione sull’aura divoratrice di mondi di Kornet. Non esiste un singolo giocatore nella lega con un indice di goffaggine-al-minuto più alto (Phillips riconosce almeno il Kornet Kontest, il minimo che potesse fare):

Probabilmente Kornet si vedrà nei Playoffs più di quanto ci si aspettasse all’inizio dell’anno, purtroppo però potrebbe essere l’ultimo anno che i tifosi lo vedranno in bianco-verde. Alla fine dell’anno sarà un free agent senza restrizioni e, anche se il pubblico potrebbe non apprezzare quanto sia stato bravo per Boston, gli avversari lo sanno. Il campionato è sorprendentemente assetato di lunghi solidi e i Celtics potrebbero non poterselo permettere. E dovranno godersi quello che potrebbe essere il loro ultimo anno con il giocatore più sottovalutato della lega prima che smetta di essere sottopagato.