Un lungo viaggio dal 1984 a oggi, attraverso gesti atletici storici che hanno segnato un’epoca.

Michael jordan slam dunk Contest
OTO: NBA.com

Questo contenuto è tratto da un articolo di Kyle Daubs per Fadeaway World, tradotto in italiano da Alessandro Di Marzo per Around the Game.


Ufficialmente conosciuta come AT&T Slam Dunk Contest, la gara delle schiacciate incolla da decenni milioni di fan NBA alle tv nel corso del sabato dell’All-Star Weekend. Alcuni tra i migliori schiacciatori ed intrattenitori della Lega si sfidano all’insegna dell’atletismo, della tecnica e, soprattutto, dello spettacolo. L’obiettivo? Per chi partecipa, stupire i giudici; per l’NBA, stupire il mondo.


Il primo Slam Dunk Contest, però, fu un’idea della ABA, e andò in scena il 27 gennaio 1976. L’ABA stava faticando a reggere contro l’NBA, dunque volle sperimentare qualcosa che potesse riportare l’interesse degli appassionati sui loro parquet. Vinse, ovviamente, Julius Erving, con una schiacciata dalla linea del tiro libero (vi ricorda qualcosa?). Dopo la fusione tra le due leghe, e dopo diversi anni da questo evento storico, finalmente nel 1984 anche l’NBA introdusse questa gara. 

Un dolce pensiero va ai New York Knicks, che con ben 5 giocatori diversi vincitori detiene il record per maggior numero di trionfi allo Slam Dunk Contest. Dietro subito gli Atlanta Hawks a 4, poi Minnesota Timberwolves e Miami Heat a 3. Da Larry Nance a Obi Toppin, vincitore dell’ultima edizione, abbiamo visto andare in scena tantissimi capolavori. Riviviamoli tutti, con un focus su tutti i vincitori. Buon viaggio!

1984 – Larry Nance

Nel primo anno del nostro racconto Larry Nance riuscì a sconfiggere Julius Erving, Dominique Wilkins e Darrell Griffith. Wilkins ottenne il miglior risultato del primo giro, ma Nance andò in finale con un punteggio di 140, lo stesso di Erving. Quest’ultimo prese 50 per la prima schiacciata, ma solo 25 nella seconda, portando il suo score finale a 122. Nance, con 134, si aggiudicò il premio.

1985 – Dominique Wilkins

Un giovane rookie di nome Michael Jordan arrivò in finale con Dominique Wilkins, che dominò il ragazzino e tutti gli altri senza interruzioni: due schiacciate da 49 al primo turno e due da 50 alla fine permisero all’ala di Atlanta di battere MJ 147-136.

1986 – Spud Webb

L’uomo – l’ometto – che non ti aspetti. Spud Webb dimostrò che, a volte, l’altezza non è tutto: con i suoi soli 168 centimetri riuscì a stupire tutti con ottime schiacciate, battendo tutti, anche Wilkins, in ogni turno e vincendo al round finale per 100-98.

1987 – Michael Jordan 

Ed ecco che nacque il mito di “Air Jordan”. Jordan fece tutto con una facilità impressionante, tanto da battere Clyde Drexler, Jerome Kersey e Terence Stansbury. E poi, la prima delle meraviglie dalla linea del tiro libero. Con questa e altre storiche schiacciate, il #23 portò a casa la vittoria contro Kersey per 146-140.

1988 – Michael Jordan 

Il 1988 fu un rematch del 1985, ancora Jordan contro Wilkins. L’esito, però, fu diverso: dopo un’altra – la più celebre – schiacciata dalla linea della carità, un cult della cultura cestistica, Jordan ottenne un 50 contro il 45 finale di Wilkins, che sprecò dunque il vantaggio di 100-97 e consegnò la gloria a Jordan.

1989 – Kenny “Sky” Walker

Per coloro che non riconoscono il nome, Kenny Walker fu la quinta scelta assoluta del 1986, e giocò per i New York Knicks fino al 1991. Qui dominò Drexler e Webb, pur andando vicinissimo ai 50 punti senza mai toccarli con mano. Forse, però, ne avrebbe meritati alcuni:

1990 – Dominique Wilkins

Ancora Nique, per la seconda volta, contro Kenny “The Jet” Smith, che finì con un punteggio più alto in semifinale ma cedette per pochissimo in finale, contro una splendida windmill di Wilkins e con la folla. E pensare che, nonostante un bonus di 100.000 dollari, non voleva nemmeno partecipare…

1991 – Dee Brown

Il Contest del 1991 non fu ricco di stelle a partecipare, ma ci regalò comunque tante grandi giocate: quella di Dee Brown, una no look con la mano sinistra, attirò l’attenzione di Magic Johnson e lo spinse alla facile vittoria contro Shawn Kemp, anche qui senza cinquantelli ma con tanto spettacolo.

1992 – Cedric Ceballos

La schiacciata di quella serata non fu vista nemmeno da lui, visto che…la fece bendato. Doveva essere la serata di Larry Johnson, che dominò i primi due round, ma in finale sbaglio per ben due volte e Ceballos, con due schiacciate da 50, gli rubò il premio e la scena.

1993 – Harold Miner

Il ’93 fu l’anno in cui le regole furono modificate: niente più 3 round, il punteggio finale sarebbe stato determinato dalle due schiacciate con voto maggiore di ogni round e i finalisti, da quel momento in poi, sarebbero stati 3. Harold Miner, rookie dei Miami Heat, batté di poco un altro rookie, Clarence Weatherspoon, e Ceballos.

1994 – Isaiah Rider

IN questo Slam Dunk Contest, a ogni partecipante furono concessi 90 secondi per schiacciare più volte possibile, in ogni modo possibile. Il round finale avrebbe poi fatto schiacciare i concorrenti rimasti due volte. Isaiah Rider, rookie dei Minnesota Timberwolves, promise che avrebbe vinto la gara addirittura la notte in cui venne scelto al Draft. E mantenne la promessa, aprendo con una grande schiacciata in mezzo alle gambe ancora oggi decisamente memorabile. Questa e altre gli permisero di vincere contro Robert Pack e Shawn Kemp.

1995 – Harold Miner

Altro giro, altro cambio regole: 90 secondi per completare almeno 3 schiacciate alla fine dei quali sarebbe stato assegnato un voto collettivo. Nel round finale, invece, altri 60 secondi per metterne a referto almeno 2. Miner vinse ancora una volta, finendo col punteggio migliore in ogni round.

1996 – Brent Barry 

Dal 1996 il round finale contò solo la migliore tra due schiacciate completate da parte del concorrente. Brent Barry, grazie a diverse schiacciate dalla linea del tiro libero, riuscì sempre a staccare gli avversari, concludendo sopra Michael Finley e Greg Minor anche in finale.

1997 – Kobe Bryant

La futura leggenda dei Los Angeles Lakers mise a segno una prestazione da record nella Rookie Challenge, con 31 punti. In seguito, con una schiacciata tra le gambe, riuscì a scalare la montagna che lo portò faticosamente in finale, dove vinse convincendo tutti con un 49 al primo tentativo.

1998: NON DISPUTATO

1999: NON DISPUTATO

2000 – Vince Carter

Il nuovo millennio venne, ancora una volta, assieme a nuove variazioni delle regole e, sopratutto, con un’edizione leggendaria. Vince Carter ottenne non uno, non due, ma ben TRE prestazioni da 50 punti, che lo coronarono campione indiscusso davanti a Steve Francis e Tracy McGrady.

2001 – Desmond Mason

DeShawn Stevenson, inizialmente, rubò la scena a Desmond Mason con un punteggio di 95 nel primo turno, davanti anche ai 94 di Baron Davis. Mason, a 91, fece meglio in finale e sfruttò le prestazioni insufficienti di Stevenson e Davis per accaparrarsi un rocambolesco premio.

2002 – Jason Richardson

Nel 2002 lo Slam Dunk Contest fu strutturato come un testa a testa tra i 4 concorrenti, e Jason Richardson, “classificato” come quarta testa di serie, la prese sul personale: prima batté Desmond Mason, poi Gerald Wallace in finale per 50 a 49 dopo che un sorteggio lo aveva incaricato di eseguire una schiacciata “stile anni ’90”.

2003 – Jason Richardson

Format degli anni precedenti? No problem, di nuovo, per J-Rich, che con ben 3 schiacciate da 50 divenne il secondo giocatore nella storia NBA a vincere la gara per due anni di fila. La sua ultima, decisiva opera d’arte fu un cioccolatino:

2004 – Fred Jones

Fred Jones si fece conoscere negando il three-peat a Richardson, che finì il primo round a 95 punti ma si arrese al primo e unico tentativo valido di Jones in finale, un cinquantello. Fu un peccato, perché nessuno dei due riuscì a schiacciare con l’ultimo tentativo.

2005 – Josh Smith

A soli 19 anni, Josh Smith mise i brividi ai tifosi Hawks, che per un momento vissero gli anni di Wilkins. Come battere Amar’e Stoudemire in finale? Molto semplice: con 100 punti.

2006 – Nate Robinson

Un’altezza che ricorda quella di Spud Webb incantò i fan nel 2006, quando i 175 centimetri di Nate Robinson conquistarono il trono dello Slam Dunk Contest. Dopo un 50 al primo round, Robinson battè Andre Iguodala al the break per 47-46.

2007 – Gerald Green

Gerald Green, allora 21enne, arrivò in finale contro Nate Robinson, ma non ci fu storia: la sua ultima schiacciata gli valse un 50 tondo, ma non solo: il trionfo di Green fu anche una simbolica vittoria di Boston contro New York.

2008 – Dwight Howard

L’anno del soffio sulla candelini di Green e… di Superman, nell’anno in cui i voti vennero espressi dal pubblico a casa via SMS. Dwight Howard fu semplicemente perfetto, e dopo due schiacciate consecutive da 50 ottenne il 78% dei voti in finale contro Green.

 

2009 – Nate Robinson

Sembrava tutto pronto per il repeat di Howard, che segnò altri due cinquantelli nel primo round, ma in finale, ancora con il pubblico a votare Robinson, travestito da kriptonite, ottenne il 52% dei voti totali grazie alla fantastica schiacciata proprio su…Howard!

2010 – Nate Robinson

Ancora Nate, l’unico campione per 3 edizioni diverse, questa volta contro un giovane DeMar DeRozan che diede del filo da torcere a Robinson: solo il 51% dei votanti, infatti, preferì lui. Ma bastò per diventare leggenda di questa competizione.

2011 – Blake Griffin

Dopo un 99 totale di Javale McGee al primo turno, Blake Griffin alzò il livello in finale, con una grande eblow Dunk e con un meraviglioso salto su—-un’auto. Queste prestazioni gli valsero il 68% delle preferenze dei votanti: chi guarda lo Slam Dunk Contest vuole spettacolo, e Griffin fu decisamente in grado di fornirlo.

2012 – Jeremy Evans 

Dal 2012 i fan poterono votare anche tramite Twitter, e premiarono Jeremy Evans in una ferrata battaglia contro Chase Budinger: i due si staccarono per solo l’1% dei voti.

2013 – Terrence Ross

Evans era pronto a difendere il titolo dell’anno precedente, ma non aveva fatto i conti con Terrence Ross, che chiuse i primi due tentativi con 99 punti ottenendo poi il 58% dei voti dei tifosi.

2014 – John Wall

Il primo anno in cui venne introdotto un format a squadre, con la vincente a determinare l’ordine di schiacciato per il round successivo: la squadra ad arrivare per prima a 3 punti avrebbe vinto, e dopo la fine John Wall fu nominato “schiacciatore della serata”, vincendo così il premio accanto ai compagni Paul George e Terrence Ross.

2015 – Zach LaVine

Con il ritorno al format del 2007, quello utilizzato ancora oggi, inizialmente Zach LaVine e Victor Oladipo se le diedero di santa ragione con diversi cinquantelli consecutivi, ma alla fine la spuntò LaVine con un uno schiacciante punteggio finale di 94-75.

2016 – Zach LaVine

Potremmo parlare a lungo di questa gara, ma preferiamo farvela rivivere qui. Non c’è bisogno di aggiungere altro.

2017 – Glenn Robinson III

Glenn Robinson III si contese il successo assieme a Derrick Jones Jr., vincendo poi 94-87 in finale. Sorprendentemente, questa volta Aaron Gordon faticò, e GRIII eseguì schiacciate in grado di esaltare non poco Russell Westbrook e James Harden.

2018 – Donovan Mitchell

Al tempo solo un rookie – oggi titolare all’All-Star Game – Donovan Mitchell ricordò ai tifosi Jazz i tempi di Darrell Griffith: la sua prima, creativa schiacciata prese un 48, le altre due furono entrambe da 50. In finale, Spida sconfisse per 98-96 il figlio di un grande schiacciatore: Larry Nance Jr.

2019 – Hamidou Diallo 

Il 2019 fu segnato da tanti nomi nuovi, pur senza grandi quantità di talento. I fans, addirittura, temevano un contest troppo noioso, ma Hamidou Diallo alzò l’asticella indossando anche il mantello di superman: insomma, sembra un portafortuna.

2020 – Derrick Jones Jr.

L’ultimo Slam Dunk Contest parecchio memorabile, per alcuni addirittura il migliore di sempre. Sicuramente il più estenuante, viste le infinite schiacciate da 50 punti da parte di Jones e Gordon, una dopo l’altra. Alla fine, a sorpresa, fu la schiacciata su Tacko Fall ad allontanare Gordon dai 50 punti e a consegnare a DJJ un meritatissimo premio.

2021 – Anfernee Simons

Per la prima e unica volta con le restrizioni Covid Anfernee Simons, Obi Toppin e Cassius Stanley battagliarono ad Atlanta, con i primi due a conquistare la finale. Ma non ci fu storia: Simons si mostrò superiore fin dall’inizio, e trionfò chiudendo con un 50.

2022 – Obi Toppin

Non arrendersi mai: dopo la delusione dell’anno precedente, ecco il quinto Knick a vincere lo Slam Dunk Contest: Toppin, questa volta in un’edizione a dir poco soporifera senza nessun 50, conquistò la finale con 92 punti, contro un orribile Juan Toscano Anderson. Qualcuno doveva pur vincere, e Toppin colse l’attimo.