SGA ha tirato circa 12 tiri liberi di media nelle ultime 10 partite

FOTO: Sports Illustrated

Questo contenuto è tratto da un articolo di Jayden Rule per Welcome to Loud City , tradotto in italiano da Edoardo Bertocchi per Around the Game.


Shai Gilgeous-Alexander ha raggiunto dei livelli da superstar in questa stagione e, come sappiamo, pure la terna arbitrale lo tratta di conseguenza. Nelle ultime dieci partite, infatti, ha raggiunto un’incredibile media di oltre 12 tiri liberi tirati, mantenendo una altrettanto stupefacente percentuale realizzativa del 92.7%.


Alcuni ritengono che questa situazione sia stata creata dalla simpatia ed empatia dimostrate da Shai nei confronti degli arbitri. Il 9 novembre, a seguito della sconfitta contro i Bucks, gli era stato chiesto come giudicasse l’arbitraggio della partita ed ha risposto semplicemente: “Sono umani come noi e commettono degli errori. Però è altrettanto vero che hanno fatto anche molti fischi giusti”. 

Siamo proprio sicuri che sia questo il motivo dei suoi numeri ai tiri liberi? Chi lo sa, ma sicuramente male non ha fatto.

Il suo metodo preferito per guadagnarsi “un viaggio in lunetta” è una finta di tiro dal “mid-range” che porti il difensore a saltare, in maniera tale che Shai, con un passo,  possa meglio cercare il contatto. Ciò è sicuramente agevolato dal fatto che quest’anno il prodotto dell’Università del Kentucky sta tirando benissimo dalla media distanza, il che lo rende senz’altro un grave pericolo per le difese avversarie in quella zona del campo. In pratica, non fa altro che approfittare della situazione per farsi beffe di chi lo marca.

Non è però necessario che il difensore “abbocchi” alla finta e salti: infatti, Shai è in grado di subire fallo pure quando questo sta recuperando su di lui. Un movimento favorevole allo scopo, anche perché induce l’avversario ad avventarsi sulla palla, colpendogli il braccio.

Naturalmente, i giocatori che attaccano spesso il ferro hanno più probabilità di subire contatti, e la pressione che Shai esercita sulle difese in questi casi ha pochi eguali nella Lega. SGA costringe gli avversari a collassare in area e a cercare di rubargli la palla nel momento in cui avanza verso il canestro.

Contro i Rockets, SGA non ha avuto alcun problema a superare Garrison Mathews, decisamente lento di piedi, così come il compagno di squadra di quest’ultimo, Alperen Sengun, arrivato ad aiutare sulla penetrazione. La guardia dei Thunder, passando in mezzo ai due, si è creato i presupposti per guadagnarsi un fallo. Le difese non possono essere approssimative e accontentarsi di controllare il pitturato.

Un altro esempio di aiuto difensivo troppo lento a convergere sulla penetrazione e di come Shai punisca appieno l’errore: dopo aver bruciato il primo avversario, parte in terzo tempo e subisce fallo sul tentativo di stoppata di Sengun.

Adora anche raccogliere la palla e tirare a canestro con angoli veramente difficili, tanto che i difensori non se lo aspettano e l’incertezza li spinge a cercare la palla con sufficienza, col risultato che spesso finiscono per colpire il braccio di Shai.   

Con una media di 10 tiri liberi tirati a partita quest’anno, SGA è terzo nella lega a questa voce statistica, dietro solo a Giannis Antetokounmpo e Joel Embiid. A ciò si aggiunge, ricordiamo, il fatto di essere uno degli unici quattro giocatori a tirarne almeno cinque ad allacciata di scarpe realizzandone il 90% .

La sua capacità di realizzare i tiri liberi ha mantenuto le sue valutazioni ed il rendimento ad un livello stellare: Shai Gilgeous-Alexander sta ancora totalizzando oltre 31 punti di media con una percentuale reale dal campo del 61.8%. La “linea della carità” è stata indubbiamente molto generosa con Shai e i Thunder al momento, grazie (anche) al trattamento riservato alla nuova superstar dagli uomini in grigio.