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Questo contenuto è tratto da un articolo di Kyle Ramnarine per Raptors Republic, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.


I Toronto Raptors si trovano in una delle peggiori posizioni a cui possa aspirare una franchigia NBA: il Purgatorio.


Al momento, non hanno prospettive, in nessuna direzione. La situazione dei Raptors è simile a quella di molte altre squadra che non hanno abbastanza talento per vincere un titolo, ma non sono nemmeno così male da diventare una squadra da lottery. Comunque, a differenza di altri progetti come Orlando, Charlotte e Detroit, che stanno attivamente provando a ricostruire attraverso il Draft, o di realtà che stanno cercando di effettuare scambi per competere nell’immediato, sembra che siano incerti sul percorso da seguire.

In parole povere, i Raptors devono prendere una direzione, e questo sarà l’obiettivo in offseason. Dovrà esserlo per costruire il futuro.

Inizia tutto a monte. La squadra ha bisogno di una guida che possa indicare il cammino verso un futuro migliore. Mentre Nick Nurse è stato un allenatore incredibile nel corso della run 2019, che ha portato al titolo, ha vinto una sola serie Playoffs dopo la partenza di Kawhi Leonard. I Raptors potrebbero avviarsi verso un nuovo inizio, scegliendo qualcuno che possa migliorare la squadra stagione dopo stagione e iniettare di nuovo una cultura vincente in spogliatoio. Questo è quello che spera di ottenere Masai Ujiri licenziando Nurse:

“Questa è un’opportunità per noi di ripartire da zero, di accogliere personale e giocatori che possano aiutarci a raggiungere il nostro obiettivo, vincere il prossimo titolo.”

– Masai Ujiri

I Raptors non hanno troppa scelta a disposizione per guidare questa squadra, ma il miglior fit potrebbe essere Mike Budenholzer – sebbene per adesso non compaia fra i nomi in prima fila.

Nel 2018 è stato assunto dai Bucks per rimpiazzare il coach ad interim Joe Prunty, e ha trasformato una squadra da settimo posto nella stagione precedente in una da primo in quella successiva. Ha dimostrato di poter trascinare una squadra e infondere una mentalità vincente nei giocatori, conducendoli a un record vincente. I giovani giocatori dei Raptors hanno bisogno di un pilastro che li possa aiutare a resistere dopo delle brutte sconfitte e andare avanti. Budenholzer ha sì sulla coscienza una buona serie di fallimenti, ma ha anche avuto successo.

Il suo licenziamento è arrivato dopo l’uscita con i Miami Heat in post-season. Nonostante questo, nelle ultime 5 stagioni, ha guidato i Bucks fino a un post in top-3 di Conference ogni volta. Dopo le sconfitte del 2018 e del 2019 ai Playoffs, ha aiutato Milwaukee a restare insieme con una mentalità vincente e a tornare meglio nella stagione successiva. Questo ha portato a un titolo nel 2021. Ricordiamo inoltre che ha guidato gli Atlanta Hawks a una delle loro migliori stagioni di sempre con un record di 60 vittorie e 22 sconfitte nella stagione 2014/15, culminata per lui nella selezione come allenatore dell’anno.

E’ tempo di passare oltre

Sembra chiaro dopo queste ultime stagioni che questo nucleo non ce la farà. E’ giunto il tempo di prendere decisioni riguardo a Pascal Siakam.

I Raptors hanno visto il meglio che Siakam potesse esprimere come leader. Non può essere il miglior giocatore in una squadra da titolo, ma ha un valore molto alto e ci sono molte superstar che comprendono il potenziale del giocatore, se dovesse arrivare nella loro squadra.

Stando a Zach Lowe di ESPN, Kevin Durant ha chiesto Pascal Siakam ai Nets prima della trade deadline:

“Hanno provato ad arrivarci nelle ultime 96 ore perché KD aveva fatto sapere di apprezzare Siakam, pensava potesse essere un buon innesto.”

Nella passata stagione, Siakam ha viaggiato a 24.2 punti, 7.8 rimbalzi e 5.8 assist di media, tirando con il 48% dal campo. I Raptors dovrebbero cercare di trarre il meglio da questa situazione, e i Portland Trail Blazers potrebbero essere la miglior squadra con cui trattare per Toronto, nel tentativo di ricostruire.

Con Damian Lillard intenzionato a competere, i Raptors sarebbero il partner perfetto per Portland. Potrebbero offrire Pascal Siakam e la scelta numero 13 per la terza assoluta del Draft 2023 e Anfernee Simons. I Raptors dovrebbero assorbire un grosso contratto dai Blazers per fare in modo che il salary matching quadri, perciò ci sono 3 opzioni: Damian Lillard, Jusuf Nurkic e Simons. Non volendo cedere Lillard, ed essendo quello di Nurkic un pessimo contratto, Simons sarebbe la miglior scelta per i canadesi.

Simons ha 23 anni, è reduce da una stagione da 21.1 punti di media, 2.6 rimbalzi e 4.1 assist in 62 partite, nel corso della quale ha dimostrato le proprie abilità di tiro da fuori, chiudendo con il 37% da tre. Il suo shot making è surreale dal mid-range e dal palleggio, l’ideale per i Raptors, che si sono classificati terzultimi nella passata stagione per percentuale da tre punti e 27esimi nei tiri dal campo. Simons aprirebbe il campo, dando maggior fluidità alla manovra offensiva e creando dal palleggio i suoi tiri. Ricordando che ha chiuso la passata stagione in top-20 per assist a partita fra le shooting guard.

In ogni caso, le sue carenze difensive non si possono nascondere, ma affiancato da un profilo come OG Anunoby e inserito in un sistema più conservativo sotto un nuovo allenatore, ci si può passare su. Simons diventerebbe la shooting guard titolare, se i Raptors decidessero di ricostruire un futuro da qui, sarebbe uno dei pilastri del progetto accanto a Scottie Barnes.

Inoltre, se i Raptors dovessere completare questo scambio, otterrebbero la terza scelta assoluta al Draft, che potrebbe trasformarsi in Scoot Henderson. Visto che il futuro di Fred VanVleet è ignoto, Henderson otterrebbe subito un ruolo di rilievo, rimpiazzandolo. Si tratta di un atleta irreale, che garantirebbe immediatamente la pressione al ferro proveniente dal back-court di cui Toronto ha bisogno da anni ormai.

Oltre a Siakam, il front office dovrà occuparsi anche di VanVleet, Gary Trent Jr. e Jakob Poeltl, tutti free agent.

Parlando del primo, non è chiaro se ritornerà con la sua player option 2023/24; se la rifiutasse, potrebbe poi firmare a cifre più alte in free agency. Il front office potrebbe comunque cercare una possibile sign&trade, ad esempio con i Lakers per D’Angelo Russell, che si rivelerebbe un ottimo sesto uomo per i bisogni dei Raptors, aiutando la squadra in uscita dalla panchina. DLo ha anche accumulato un po’ di esperienza e potrebbe aiutare una squadra giovane a crescere, soprattutto per quel che riguarda l’integrazione della guardie in uscita dal Draft.

Toronto potrebbe invece cercare di ri-firmare Trent e Poeltl. Il primo è reduce da una stagione da 17.4 punti di media a gara, con il 36% da fuori e il 43% dal campo, in cui ha dimostrato di essere un tiratore d’élite sugli scarichi, manna dal cielo per l’attacco della squadra. Ha solo 24 anni e tutto il tempo per migliorare, anche in difesa, e sarebbe il fit perfetto per un profilo come Simons, qualora dovesse avverarsi la trade precedente.

Poeltl, invece, è stato di enorme aiuto difensivamente per i Raptors nella passata stagione. Secondo Bleacher Report, gli avversari hanno tirato il 6.9% in meno rispetto al solito con l’ex Spurs in campo. Se Toronto non riuscisse ad arrivare a un upgrade come Myles Turner, ad esempio, Poeltl si rivelerebbe comunque uno starter solido e con un’ottima efficienza.

Draft, cosa fare?

Se i Raptors non riuscissero a scambiare Siakam, rimarrebbero con la 13esima scelta al prossimo Draft. Indipendentemente da quello che succederà a VanVleet, una point guard esplosiva è la priorità numero uno. Nick Smith Jr. sarebbe un nome interessante, capace di occupare entrambi gli slot nel back-court.

Smith è alto oltre 195 centimetri con una incredibile apertura alare di 210 centimetri, fattore che lo rende versatile in difesa. Si tratta di un abile scorer, con un palleggio rapidissimo e un primo passo fulminante, che potrebbe renderlo un problema per molti difensori. Ha dimostrato di saper tirare quando richiesto: in 17 gare al College, ha convertito con il 33.8% le sue 4.2 triple tentate di media. Non ci pensa due volte a tirare dal mid-range e, grazie alla propria rapidità e al palleggio, può crearsi il proprio tiro in ogni momento.

Smith avrebbe bisogno di sviluppare le proprie abilità nell’attaccare il ferro, essendo propenso a tirare più dal palleggio, ma passando tempo in NBA e aggiungendo massa al proprio corpo, dovrebbe essere in grado di implementare il proprio bagaglio offensivo. Trascorrendo del tempo con il training staff dei Raptors, Smith potrebbe affermarsi come una giovane stella.

Toronto deve cominciare a ricostruire il proprio futuro per uscire dal Purgatorio NBA. Hanno bisogno di giovani e talento, e tutto parte dalla ricerca di un leader, che potrebbe essere Budenholzer, e dalle scelte che verranno compiute in offseason.