Dopo l’esperienza ai Milwaukee Bucks degli ultimi due anni, Jae Crowder tornerà in NBA per il suo 13esimo anno, indossando la sua nona canotta in carriera, quella dei Sacramento Kings – con i quali si era allenato anche in estate, stando a Shams Charania. Alla base della scelta dei californiani ci sono le defezioni nel reparto ali, come quella di Trey Lyles, che perderà dalle 3 alle 4 settimane dopo una risonanza magnetica che ha evidenziato uno stiramento di grado 1 al polpaccio; oppure quella di DeMar DeRozan, rientrato da 3 partite dopo averne perse altrettante di fila, e che sarà nuovamente assente nella sfida fra mercoledì e giovedì notte contro i Timberwolves. Crowder è un veterano, al tempo solido difensivamente contro avversari non troppo rapidi, che ha fatto della forza fisica il proprio punto di forza anche contro avversari discretamente più grossi di lui, al quale si richiede di segnare qualche tripla in spot-up. Le sue percentuali in carriera non sono nulla di entusiasmante, 34.8% su 4.4 triple a partita, ma ha dimostrato di poterle segnare nei momenti importanti: 38% su 6.5 tentativi da fuori di media nella run Playoffs 2021 dei Suns fino alle Finals, giocata interamente da titolare; titolare come nella cavalcata dei Miami Heat nel 2020, anch’essa infrantasi solo alle Finals, nel corso della quale ha cominciato 22 partite su 22, tirando con il 34.2% su 7.7 triple. Non Klay Thompson, ma un’ala “grossa” con mindset difensivo. Sebbene nel suo tenore ai Bucks abbia dimostrato di aver perso più di un passo, dimostrandosi a tratti quasi ingiocabile soprattutto ai Playoffs, una mentalità impostata difensivamente, per di più di un veterano, non può che far bene a una realtà come Sacramento, al momento 15esima per defensive rating e che sotto coach Mike Brown ha sempre brillato maggiormente nell’altra metà campo. Probabilmente sarà questo il ruolo di Jae Crowder e il modo in cui si guadagnerà possessi in campo, quantomeno all’inizio, ricordando che si parla di un role player da massimo 10/15 minuti a partita in uscita dalla panchina.