FOTO: Trentonian

Chiusasi l’era-Doc Rivers, nella città dell’amore fraterno si è deciso di ripartire con un nuovo ciclo, annunciato dal solito Adrian Wojnarowski di ESPN:

Nick Nurse ha accettato un accordo per diventare il prossimo head coach dei Philadelphia 76ers. Sia i Phoenix Suns che i Sixers erano in contatto con il suo agente, Andy Miller di Klutch Sports, ma alla fine Nurse ha optato per Philadelphia, in primis perché avrà la possibilità di allenare l’MVP, Joel Embiid. Poi, perché Daryl Morey ha lavorato con Nurse a Houston. C’è anche un grosso legame fra l’allenatore e i Sixers, dovuto ai suoi anni a Toronto, inclusa la serie Playoffs 2019 che ha guidato i Raptors al titolo. L’accordo è ancora da definire con precisione, ma lui vuole impegnarsi con i Sixers. Per Phoenix, invece, la ricerca continua.”

Lotta a due, dunque, per accaparrarsi i talenti dell’ex allenatore di Toronto, tra l’altro rivale più volte di Philadelphia in questi anni, prima con la vittoria dei Raptors in Gara 7 nel 2019 con game winner di Kawhi Leonard, poi con la rivincita dei 76ers nei Playoffs 2022 in 6 partite.


Su 390 gare in carriera da head coach, Nick Nurse ha un record di 227 vittorie e 163 sconfitte, di cui 120 accumulate però nelle ultime 3 stagioni, alla fine delle quali i Raptors hanno mancato per due volte i Playoffs, uscendo comunque al primo turno nell’unica partecipazione (2021/22).

Continua dunque lo stretto legame fra Toronto Raptors e Philadelphia 76ers, così come continuano a rimescolarsi le carte delle panchine NBA, dopo le assunzioni di Ime Udoka da parte dei Rockets e di Adrian Griffin da parte dei Bucks. In Nurse, i Sixers sperano di trovare sia un coach esperto, sia un’aria leggermente nuova, sebbene il sistema messo in scena a Toronto non porti con sé tratti granché “rivoluzionari”.

In generale, la gestione dei Raptors eccelleva più dalla metà campo difensiva, stagnando nell’attacco a difesa schierata, forse un po’ anche a causa della mancanza di interpreti di alto livello – fatta eccezione per Pascal Siakam, che è sì una star, ma molto limitata offensivamente.

Ad ogni modo, prima di parlare di campo sarà necessario capire che tipo di 76ers allenerà Nurse: la situazione di James Harden è più complessa che mai (i dettagli QUI), e una sua eventuale partenza potrebbe sconvolgere irreversibilmente i piani di Daryl Morey e tutta Philadelphia.

Per adesso, insomma, i 76ers hanno apparecchiato tutto per un’altra stagione competitiva, ma i dubbi, inevitabilmente, restano, e resteranno per buona parte dell’offseason.