Una guida schematica ai must watch del Torneo NCAA 2023

FOTO: NCAA.com

Finalmente è tempo di March Madness! Il momento più atteso dell’anno per gli appassionati di College Basketball è vicinissimo, con le canoniche 68 squadre pronte a darsi battaglia per arrivare alla vittoria finale. Se servisse un minimo di contesto, l’NCAA Division I Tournament è il torneo a eliminazione diretta a cui prendono parte le suddette 68 squadre di Division I della National Collegiate Athletic Association (NCAA, per gli amici), denominato “March Madness” per il periodo in cui si svolge. A proposito, si comincia il 16 marzo, e trovate tutto il calendario QUI.

Fatte le dovute premesse, su AtG abbiamo selezionato schematicamente:

  • 5 contender per la vittoria finale
  • 5 candidati a MVP del torneo
  • 5 freshmen che possono rilanciarsi in ottica Draft durante il torneo

Nella speranza che questo possa essere utile per i meno avvezzi alla pallacanestro collegiale a trovare delle linee guida nel gigantesco calderone che è la March Madness. Nel frattempo, prima di proseguire a leggere, ecco i nostri bracket:



Contenders

A cura di Tommaso Bonandrini

  • Houston Cougars

Gli Houston Cougars sono la squadra numero 1 del ranking NCAA e per tutta la stagione hanno dato la sensazione di essere la più attrezzata per vincere il titolo. A testimonianza del dominio di Houston non c’è solo il record di 29-2 in stagione, ma anche uno spaventoso differenziale medio di 19,5 punti tra loro e gli avversari. Inutile specificare che si tratti del miglior differenziale in tutta l’NCAA, a quasi 5 punti di distacco dalla seconda.

Houston domina soprattutto grazie alla difesa, con le guardie che mettono grande pressione sulla palla e lunghi atletici che garantiscono protezione del ferro ed energia a rimbalzo. In stagione, i Cougars sono la seconda migliore squadra NCAA per percentuale di tiro concessa agli avversari, sia dal campo, con solo il 36,5%, sia da tre, con il 28,0%.

In attacco il leader è Marcus Sasser, guardia Senior specialista del tiro da 3 (38,2% su 7,1 triple a partita) che segna oltre 17 punti di media. In questa March Madness, le sue percentuali e la sua capacità (o incapacità) di trovare soluzioni alternative al tiro da 3 determineranno se verrà selezionato al primo o al secondo giro del prossimo Draft – ci torneremo dopo.

Un altro giocatore chiave è Jarace Walker, prospetto da top 10 al prossimo Draft e two-way player di altissimo livello. In difesa è molto versatile perché grosso, con braccia lunghe ma anche con buona mobilità orizzontale e capacità di scivolare e tenere le guardie sui cambi. In attacco è intelligente e fa tante cose bene, anche se non eccelle in niente. Può tirare da fuori o chiudere nei pressi del ferro, sia di potenza che di tocco, in più va bene a rimbalzo in attacco ed è un passatore con ottime letture.

Da non trascurare anche il supporting cast di Houston, soprattutto nelle figure di Jamal Shead e J’Wan Roberts, due Junior che garantiscono rispettivamente playmaking e presenza sotto i tabelloni.

  • Kansas Jayhawks

Dopo aver perso Ochai Agbaji, il loro migliore giocatore, e altri role player di grande affidabilità come Christian Braun, David McCormack e Remy Martin, che li hanno portati al titolo NCAA del 2022, i Kansas Jayhawks hanno trovato dei nuovi leader e sono di nuovo in corsa per un posto alle Final Four, dopo una stagione da 25-6 e il primo posto nella molto competitiva Big 12.

Il nuovo capo-giocatore è Jalen Wilson, Junior che ha guidato la Big 12 sia per punti, sia per rimbalzi a partita con una media di 20 e 7. Anche se non sarà facile battere Zach Edey di Purdue, Wilson è un legittimo candidato al premio di National Player of the Year e, se le percentuali dal campo (soprattutto da 3) lo assisteranno, anche a una chiamata a fine primo giro a Giugno.

Come Houston, anche Kansas ha il suo Freshman-meraviglia in Gradey Dick (di cui abbiamo parlato QUI). Un super tiratore, ma con uno skillset molto più ampio di quello di un semplice tiratore, che supera il 40% da tre in stagione e potrebbe essere scelto in lottery al prossimo Draft.

A completare il quintetto di Kansas ci sono tre giocatori solidi e con esperienza NCAA alle spalle. Dajuan Harris, grande difensore, leader e uomo d’ordine della squadra; il transfer da Texas Tech, Kevin McCullar, difensore roccioso e grande ladro di palloni che potrebbe diventare un ottimo 3&D il giorno che smetterà di litigare con le percentuali da fuori; infine c’è il centro-bonsai KJ Adams, una palla di energia (e poca tecnica) compressa in “soli” 201cm di muscoli.

  • UCLA Bruins

Mix ottimamente bilanciato di giocatori di esperienza e Freshmen talentuosi, UCLA ha tutte le carte in regola per cercare la seconda apparizione alle Final Four negli ultimi 3 anni, dopo quella del 2021.

Tra i giocatori di esperienza, il più importante è sicuramente Jaime Jaquez Jr.. Dopo l’addio di Johnny Juzang, Jacquez è diventato il leader supremo della squadra e in stagione viagga a 17,5 punti e 8,0 rimbalzi di media. Il suo stile di gioco compassato e per certi versi anacronistico, fatto di midrange e magistrale uso del corpo, non lo rende un prospetto da primo giro NBA, ma sicuramente un giocatore perfetto per vincere partite di livello NCAA.

Tra gli altri giocatori di esperienza il più interessante da vedere sarebbe stato Jaylen Clark. Un Junior che è comodante tra migliori difensori sugli esterni nel panorama del college basket e che negli ultimi mesi sta migliorando anche il suo gioco offensivo. Purtroppo per lui e per le chance di titolo dei Bruins, peró, nell’ultima partita contro Arizona ha subito un infortunio al tendine d’Achille che lo terrà fuori per tutto il torneo. Avranno quindi ancora più responsabilità David Singleton, giocatore al quinto anno di università che incendia le retine dalla lunga distanza con il suo 43,7% da 3 in carriera, e la guardia floor-general Tyger Campbell.

I Freshmen di talento sono invece il centro Adem Bona, un’atleta selvaggio e pieno di energia che porta rim protection e presenza a rimbalzo, e Amari Bailey, ex stella di Sierra Canyon e compagno di squadra di Bronny James. Rankato quarto in America in uscita dal liceo, Bailey non sta avendo una stagione brillantissima in attacco, ma comunque garantisce atletismo e buona difesa.

  • Alabama Crimson Tide

Alabama è una squadra divertente e talentuosa che gioca ad alto ritmo e fa un uso massivo del tiro da 3 punti (29,4 tentativi a partita, quarta in tutta l’NCAA). Attualmente al quarto posto del ranking NCAA, nella caccia alle Final Four si affiderà principalmente ai suoi Freshmen, che producono più di metà dei punti della squadra.

Il giocatore chiave di Alabama si chiama Brandon Miller, che probabilmente sarà tra i primi 5 giocatori scelti al prossimo NBA Draft. Miller non è solo il miglior Freshman della nazione, è anche candidato al premio di giocatore dell’anno dopo aver guidato Alabama a un record di 26-5, viaggiando a 19,6 punti di media e uno strepitoso 40,4% da tre su oltre 7 tentativi a partita. In questa stagione ha dimostrando abilità di shot making e ball handling impressionanti per un giocatore di 206cm e che fanno presagire, nonostante qualche dubbio sulla sua esplosività, un futuro da stella NBA.

Ma non c’è solo Miller. Alabama è un squadra ricca di talento e con un altro prospetto NBA in Noah Clowney. Un Freshman ancora molto grezzo ma con tanti centimetri e che unisce versatilità difensiva, rim protection dinamica e upside al tiro che lo rendono un archetipo di giocatore molto appetibile per l’NBA moderna. Con una March Madness convincente, Clowney potrebbe guadagnarsi una selezione al primo giro.

Il resto delle responsabilità offensive ad Alabama sono divise tra le tre guardie titolari, Mark Sears e Jaden Bradley, e il sesto uomo Jahvon Quinerly, ex stella liceale e membro della Jelly Fam che porta creation (anche se non sempre in modo efficiente) in uscita dalla panchina.

  • Purdue Boilermakers

I Purdue Boilermakers sono una squadra per certi versi anacronistica rispetto alla pallacanestro moderna, perché costruita completamente intorno al gioco spalle a canestro di Zach Edey, il gigantesco centro canadese di 224cm e frontrunner per il premio di giocatore dell’anno in NCAA. Intorno a lui ruotano una serie di giocatori con talento limitato ma solidissimi, che risultano fondamentali per coinvolgere Edey e sfruttare i vantaggi da lui creati.

La ragione principale del dominio di Edey è abbastanza ovvia: a questo livello è semplicemente troppo grosso per essere frenato dai lunghi avversari. Però non è solo grosso, Edey è un giocatore educato, con buon tocco nei pressi del ferro e letture ordinate quando viene raddoppiato.

Se qualcuno si chiedesse come un giocatore così dominante (22 punti e 13 rimbalzi di media) sia intorno alla posizione 60 delle Draft Board, la risposta è che il suo stile di gioco va nella direzione opposta rispetto a come si sta sviluppando il basket NBA. In attacco è troppo lento e macchinoso per gli standard della Lega di oggi e, soprattutto, la sua scarsa mobilità orizzontale gli permette poca giocabilità difensiva in prospettiva NBA.

Tra i giocatori di complemento di Purdue spiccano due Freshmen: Braden Smith e Fletcher Loyer. Il primo è una point guard old school, che ama coinvolgere i compagni e gioca con grande intensità, andando oltre ai suoi limiti atletici. Loyer invece agisce da scorer secondario e può fare canestro in tanti modi, sia da tre punti (oltre metà dei suoi tiri arrivano da oltre l’arco), sia costruendosi un tiro in penetrazione con il suo stile di gioco poco esplosivo, ma crafty, che spesso prende in contropiede i difensori avversari.

Favoriti per l’MVP a pagina 2; freshmen da osservare a pagina 3