Questo contenuto è tratto da un articolo di Dr. Rajpal Brar per 3CB Performance, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.
Nelle ultime uscite stagionali dei Los Angeles Lakers, coach Darvin Ham non ha potuto contare su Gabe Vincent. La guardia ex Miami Heat è stata messa k.o. a causa di un rigonfiamento al ginocchio, dovuta a versamento di liquido sinoviale. Originariamente era già stato messo fuori causa per 2 settimane, previa rivalutazione, la quale ha emesso un verdetto di almeno altre 2 settimane di assenza. I Lakers hanno dovuto inoltre fare i conti con l’assenza di Jarred Vanderbilt (di cui abbiamo parlato QUI), oltre che tenere sotto controllo le condizioni di Anthony Davis (argomento affrontato QUI in precedenza) e le varie opportunità offerte dal trade market (tematica di cui abbiamo parlato QUI).
Il gonfiore delle articolazioni e il liquido sinoviale che lo causa sono spesso causati da eccessiva attività atletica e conseguente infiammazione delle articolazioni. In questo caso non si tratterebbe di alcunché di preoccupante, risolvibile con il solo riposo precauzionale. Ritmi tanto elevati sono molto frequenti in pre-season o in avvio stagionale, il che potrebbe essere un indizio circa la natura dell’infortunio di Gabe Vincent. Va considerato, inoltre, che l’ex Miami Heat è reduce dalla Playoff-run della squadra di coach Erik Spoelstra: i ritmi mantenuti durante tutta la post-season non sono stati di certo quelli a cui Vincent, e soprattutto il suo fisico, erano abituati fin lì. Ciò può aver lasciato qualche scoria ancora da smaltire.
In altri casi il gonfiore da versamento di liquido sinoviale può essere causato da irritazione della cartilagine articolare. Può essere particolarmente fastidioso se eventuali frammenti cartilaginei dovessero staccarsi e “fluttuare” nell’articolazione, poiché il gonfiore persisterebbe fino alla loro rimozione – tramite intervento chirurgico in artroscopia. Non sembrerebbe questo il caso del nativo di Modesto, California.
Infine, Vincent è stato sottoposto ad una procedura chiamata PRP – Platlet Rich Plasma o Plasma Ricco di Piastrine – ovvero una terapia che favorisce il ritorno al normale equilibrio delle funzioni articolari, con riduzione fino a scomparsa dell’infiammazione, favorendo il naturale recupero fisico. Ciò implica, di contro, un periodo di riduzione del livello d’intensità di attività fisica: è quindi molto probabile che sia questa la causa delle ulteriori (almeno) 2 settimane di stop, durante le quali verrà lentamente ristabilito il suo equilibrio fisico dallo staff medico gialloviola, che potrà dunque esser pronto al successivo step, quello denominato ramping-up-activities, prima di poterlo rivedere in campo insieme a LeBron James ed il resto del team gialloviola.
