FOTO: Pasadena Star News

I Los Angeles Lakers sono alla quarta sconfitta consecutiva, la quinta nelle ultime sei e la decima nelle ultime tredici – e LeBron James sembra averne avuto abbastanza. Molto nervosismo in campo, linguaggio del corpo non ottimale e una conferenza stampa piuttosto esplicativa del suo stato d’animo. Mentre coach Darvin Ham, dopo aver smentito QUESTI rumors sul malumore dello spogliatoio nei suoi confronti a inizio gara, è apparso più “ottimista” (“Sono stanco di chi si concentra su ogni singola partita, è come una maratona, siamo in una striscia difficile ma abbiamo giocato gare di alto livello poco tempo fa, dobbiamo solo tornarci”), l’ex Cavs e Miami Heat ha escluso anche un qualsiasi conforto derivante dalla vittoria dell’In-Season Tournament:

“Si è trattato di un paio di partite, un campione ridotto. Tutti continuano a parlare di Vegas, sono state due partite: ci siamo occupati di quella questione, era l’In-Season Tournament e l’abbiamo giocato, lo abbiamo vinto. Ma erano letteralmente due partite.”

“Facciamo schifo al momento.”


Questa risposta, soprattutto la scelta delle parole “right now” (“al momento”) indica la mancata volontà di concentrarsi sul passato e di restare solo sul presente. Un metodo che non lascia scappatoie o scusanti, ma che non permette nemmeno rimorsi, tanto che poco dopo risponderà “restare positivo e agire da leader” a una domanda su cosa possa fare LeBron James in questi momenti. Il manifesto dell’umore del giocatore dei Lakers, comunque, lo si può percepire negli ultimi 45 secondi della seguente intervista, quando liquida una domanda su Ricky Rubio spiegando al giornalista che abbia scelto un tempismo pessimo:

Un altro piccolo messaggio dolceamaro arriva da un tweet di Claire de Lune, contenente le parole di LeBron James sul figlio “Bronny”: “Potrebbe giocare con noi al momento. Facilmente.”. Un giovane 3&D non farebbe male a questa squadra ma, scherzi a parte, per i Los Angeles Lakers si tratta davvero di un periodo problematico, che li vede fuori anche dalla zona Play-In e con l’ottava schedule più complicata in arrivo nelle prossime gare – stando al calcolo di Tankathon. Se le cose continueranno ad andare così, una svolta entro la trade deadline sarà inevitabile.