Ogni anno, all’altezza di free agency e trade deadline, i telefoni degli addetti ai lavori vibrano senza sosta impazzendo al ritmo dei tweet inviati da un qualche insider dall’altra parte dell’oceano. In questa selva immensa di trade rumors, può capitare che qualche movimento passi sottotraccia. Un role player inserito in una blockbuster trade, una scelta al secondo turno girata a qualcuno per fare trade up, un movimento secondario per alleggerire il monte stipendi: tutte facce della stessa medaglia, tutte situazioni che, nella maggior parte dei casi, non smuovono granché.
Ma quali sono, invece, quelle situazioni in cui un qualche General Manager, Scout o Executive dovrebbe ricevere un aumento? Esistono casi eclatanti? Yossi Gozlan di HoopsHype ha stilato una lista delle 10 trade più “sneaky”, passate sotto traccia, dell’ultima decade.
Andiamo a scoprirla, commentandola insieme.
- Rudy Gobert ai Jazz (2013)
Jazz ricevono: Rudy Gobert (scelta numero #27 al Draft 2013)
Nuggets ricevono: Erick Green (scelta numero #46); cash
- Khris Middleton ai Bucks (2013)
Bucks ricevono: Brandon Knight, Khris Middleton, Viacheslav Kravtsov
Pistons ricevono: Brandon Jennings
- Gary Harris e Jusuf Nurkic a Denver (2014)
Nuggets ricevono: first-round pick numero #16 (Jusuf Nurkic) e #19 (Gary Harris) del 2014
Bulls ricevono: first-round pick numero #9 del 2014 (Doug McDermott)
- Norman Powell e OG Anunoby ai Raptors (2015)
Raptors ricevono: first-round pick 2017, via Clippers (OG Anunoby), scelta numero #46 del 2015 (Norman Powell)
Bucks ricevono: Greivis Vasquez
- Jarrett Allen ai Nets (2017)
Nets ricevono: first-round pick 2017 lottery protected (Jarrett Allen), Marcus Thornton, Andrew Nicholson
Wizards ricevono: Bojan Bogdanovic, Chris McCullough
- Jusuf Nurkic a Portland (2017)
Nuggets ricevono: Mason Plumlee; second-round pick 2018; cash
Trail Blazers ricevono: Jusuf Nurkic, first-round pick 2017 (via Memphis)
- Donovan Mitchell ai Jazz (2017)
Jazz ricevono: prima scelta numero #13 del 2017 (Donovan Mitchell)
Nuggets ricevono: Trey Lyles; prima scelta numero #24 del 2017 (Tyler Lydon)
- Cameron Johnson e Dario Saric a Phoenix (2019)
Suns ricevono: first-round pick #11 del 2019 (Cam Johnson) e Dario Saric
Timberwolves ricevono: first-round pick #6 del 2019 (Jarrett Culver)
- Desmond Bane a Memphis (2020)
Grizzlies ricevono: first-round pick #30 del 2020 (Desmond Bane) dai Celtics; Mario Hezonja dai Blazers
Celtics ricevono: 2 second-round picks future da Memphis
Blazers ricevono: Enes Kanter da Boston; cash considerations da Memphis
Alcune considerazioni:
- quella che si prospettava mediaticamente come la trade Brandon-to-Brandon alla fine è stata un’affare per i Bucks grazie a Khris Middleton. Fun fact: mentre Middleton alzava il titolo, nessuno degli altri membri della trade era in NBA. Brandon Kinght era alla ricerca di un contratto, Viacheslav Kravtsov in Ucraina con la maglia del Dnipro e Brandon Jennings… a festeggiare assieme a Khris e compagni, entrando nella Leggenda. Bucks in Six!
- Tim Connelly, ex executive VP e President of Basketball Operations dei Nuggets, è l’uomo delle trade sottotraccia. Nel bene, come nel caso della scelta di Jokic, Nurkic o Gary Harris, e nel male, vedere la trade di Nurkic con i Blazers o quelle con i Jazz per Donovan Mitchell e… Rudy Gobert – sì, lo stesso Gobert che Connelly ha voluto con forza a Minnesota. Forse, con qualche anno di ritardo e non nel contesto più adatto possibile (la nostra opinione QUI).
- e, se volessimo parlare di trade opinabili e Minnesota, perché non citare lo scambio per Jarrett Culver? Ovviamente in tempi di Draft è sempre difficile orientarsi al meglio, ma è anche piuttosto ironico pensare al fatto che, nei passati Playoffs, un profilo come quello di Saric o Johnson, sarebbe stato essenziale. Ma a che sarebbe servito, dopotutto? Lo avrebbero scambiato assieme a qualche pick di troppo per Rudy Gobert.
- infine, il Draft non è esatto, e magari le cose non sarebbero andate così. Ma, per un solo istante, chiudete gli occhi e immaginate Desmond Bane ai Boston Celtics. Fatto? Ecco, da adesso, o state mentendo, o siete disillusi perché, dopo un assaggio di perfezione, tutto il resto perde sapore.